Archivio per tag: pfas
	
	
			
		
			
							
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				 Il Movimento Cinque Stelle invita la regione a sperimentare la tecnologia in quanto esistono microrganismi in grado di decontaminare acque e terreni inquinati da Pfas. "Esistono microrganismi in grado di decontaminare acque e terreni inquinati da Pfas. La Regione si faccia carico di sperimentare la tecnologia". La proposta è del gruppo Cinquestelle in Consiglio Regionale che ha ospitato oggi in collegamento Skype il biologo Domenico Prisa il quale ha esposto i risultati della sua ricerca. Ha impiegato microrganismi nelle acque contaminate da Pfas dimostrando che da un primo test di laboratorio questi sarebbero in grado di depurare l'acqua senza danni per l'ambiente non solo abbattendo i Pfas ma anche vari tipi di inquinanti tra cui i metalli pesanti. Presenti anche l'assessore all'Ambiente del Comune di Sarego (Vi) Flavio Zambon e la consigliera comunale M5s di Montecchio Maggiore (Vi) Sonia Perenzoni.			
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			Il Movimento Cinque Stelle invita la regione a sperimentare la tecnologia in quanto esistono microrganismi in grado di decontaminare acque e terreni inquinati da Pfas. "Esistono microrganismi in grado di decontaminare acque e terreni inquinati da Pfas. La Regione si faccia carico di sperimentare la tecnologia". La proposta è del gruppo Cinquestelle in Consiglio Regionale che ha ospitato oggi in collegamento Skype il biologo Domenico Prisa il quale ha esposto i risultati della sua ricerca. Ha impiegato microrganismi nelle acque contaminate da Pfas dimostrando che da un primo test di laboratorio questi sarebbero in grado di depurare l'acqua senza danni per l'ambiente non solo abbattendo i Pfas ma anche vari tipi di inquinanti tra cui i metalli pesanti. Presenti anche l'assessore all'Ambiente del Comune di Sarego (Vi) Flavio Zambon e la consigliera comunale M5s di Montecchio Maggiore (Vi) Sonia Perenzoni.			
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		Pfas, M5S: "Regione sperimenti tecnologia"
Giovedi 23 Marzo 2017 alle 16:17 Il Movimento Cinque Stelle invita la regione a sperimentare la tecnologia in quanto esistono microrganismi in grado di decontaminare acque e terreni inquinati da Pfas. "Esistono microrganismi in grado di decontaminare acque e terreni inquinati da Pfas. La Regione si faccia carico di sperimentare la tecnologia". La proposta è del gruppo Cinquestelle in Consiglio Regionale che ha ospitato oggi in collegamento Skype il biologo Domenico Prisa il quale ha esposto i risultati della sua ricerca. Ha impiegato microrganismi nelle acque contaminate da Pfas dimostrando che da un primo test di laboratorio questi sarebbero in grado di depurare l'acqua senza danni per l'ambiente non solo abbattendo i Pfas ma anche vari tipi di inquinanti tra cui i metalli pesanti. Presenti anche l'assessore all'Ambiente del Comune di Sarego (Vi) Flavio Zambon e la consigliera comunale M5s di Montecchio Maggiore (Vi) Sonia Perenzoni.			
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			Il Movimento Cinque Stelle invita la regione a sperimentare la tecnologia in quanto esistono microrganismi in grado di decontaminare acque e terreni inquinati da Pfas. "Esistono microrganismi in grado di decontaminare acque e terreni inquinati da Pfas. La Regione si faccia carico di sperimentare la tecnologia". La proposta è del gruppo Cinquestelle in Consiglio Regionale che ha ospitato oggi in collegamento Skype il biologo Domenico Prisa il quale ha esposto i risultati della sua ricerca. Ha impiegato microrganismi nelle acque contaminate da Pfas dimostrando che da un primo test di laboratorio questi sarebbero in grado di depurare l'acqua senza danni per l'ambiente non solo abbattendo i Pfas ma anche vari tipi di inquinanti tra cui i metalli pesanti. Presenti anche l'assessore all'Ambiente del Comune di Sarego (Vi) Flavio Zambon e la consigliera comunale M5s di Montecchio Maggiore (Vi) Sonia Perenzoni.			
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					Categorie: Fatti				
			
			
			
							
				 Patrizia Bartelle rilancia sul fronte-Pfas dopo le rivelazioni di alcuni quotidiani secondo cui l'acqua delle scuole polesane sarebbe a rischio contaminazione. "Diversi mesi fa - rileva la consigliera regionale del M5S - avevamo parlato del rischio che corre anche la falda rodigina ma eravamo stati sconfessati fin con troppa foga, da chi di dovere, che aveva rassicurato del contrario. Mi auguro che adesso, che a riportare la questione al centro del dibattito è un'associazione così autorevole come Greenpeace, si possa finalmente far luce sulla vicenda in modo chiaro oltre che definitivo. È un nostro diritto sapere quale acqua viene somministrata ai nostri figli ma più in generale, e lo dice la stessa Costituzione, la salute è un diritto inalienabile che va riconosciuto, garantito e difeso dallo StatoM; pensiamo ai nostri vicini sloveni che hanno addirittura previsto per legge un limite minimo pro capite...".			
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			Patrizia Bartelle rilancia sul fronte-Pfas dopo le rivelazioni di alcuni quotidiani secondo cui l'acqua delle scuole polesane sarebbe a rischio contaminazione. "Diversi mesi fa - rileva la consigliera regionale del M5S - avevamo parlato del rischio che corre anche la falda rodigina ma eravamo stati sconfessati fin con troppa foga, da chi di dovere, che aveva rassicurato del contrario. Mi auguro che adesso, che a riportare la questione al centro del dibattito è un'associazione così autorevole come Greenpeace, si possa finalmente far luce sulla vicenda in modo chiaro oltre che definitivo. È un nostro diritto sapere quale acqua viene somministrata ai nostri figli ma più in generale, e lo dice la stessa Costituzione, la salute è un diritto inalienabile che va riconosciuto, garantito e difeso dallo StatoM; pensiamo ai nostri vicini sloveni che hanno addirittura previsto per legge un limite minimo pro capite...".			
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		Pfas, Patrizia Bartelle (M5S): "Notizie allarmanti"
Giovedi 23 Marzo 2017 alle 15:47 Patrizia Bartelle rilancia sul fronte-Pfas dopo le rivelazioni di alcuni quotidiani secondo cui l'acqua delle scuole polesane sarebbe a rischio contaminazione. "Diversi mesi fa - rileva la consigliera regionale del M5S - avevamo parlato del rischio che corre anche la falda rodigina ma eravamo stati sconfessati fin con troppa foga, da chi di dovere, che aveva rassicurato del contrario. Mi auguro che adesso, che a riportare la questione al centro del dibattito è un'associazione così autorevole come Greenpeace, si possa finalmente far luce sulla vicenda in modo chiaro oltre che definitivo. È un nostro diritto sapere quale acqua viene somministrata ai nostri figli ma più in generale, e lo dice la stessa Costituzione, la salute è un diritto inalienabile che va riconosciuto, garantito e difeso dallo StatoM; pensiamo ai nostri vicini sloveni che hanno addirittura previsto per legge un limite minimo pro capite...".			
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			Patrizia Bartelle rilancia sul fronte-Pfas dopo le rivelazioni di alcuni quotidiani secondo cui l'acqua delle scuole polesane sarebbe a rischio contaminazione. "Diversi mesi fa - rileva la consigliera regionale del M5S - avevamo parlato del rischio che corre anche la falda rodigina ma eravamo stati sconfessati fin con troppa foga, da chi di dovere, che aveva rassicurato del contrario. Mi auguro che adesso, che a riportare la questione al centro del dibattito è un'associazione così autorevole come Greenpeace, si possa finalmente far luce sulla vicenda in modo chiaro oltre che definitivo. È un nostro diritto sapere quale acqua viene somministrata ai nostri figli ma più in generale, e lo dice la stessa Costituzione, la salute è un diritto inalienabile che va riconosciuto, garantito e difeso dallo StatoM; pensiamo ai nostri vicini sloveni che hanno addirittura previsto per legge un limite minimo pro capite...".			
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					Categorie: Fatti				
			
			
			
							
				 E' necessario tutalere i cittadini e non alzare i limiti dei Pfas, ma a quanto pare la Regione non la fa e lo dice il M5S. "Sui Pfas è inaccettabile la presa di posizione della Regione". Non usa mezzi termini la deputata del Movimento Cinque Stelle Silvia Benedetti che condanna la scelta annunciata dalla Giunta di alleggerire i limiti per chi utilizza e scarica nell'ambiente sostanze della famiglia dei Pfas. "Chi ha utilizzato questi inquinanti per decenni ha condannato o compromesso la vita di migliaia di persone, ora che tutto ciò è stato finalmente denunciato e dimostrato non è ammissibile che si continui a non prendere provvedimenti radicali, almeno ad impedire immediatamente che gli sversamenti continuino, incrementando ancor di più il plume d'inquinamento e di contaminazione."			
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			E' necessario tutalere i cittadini e non alzare i limiti dei Pfas, ma a quanto pare la Regione non la fa e lo dice il M5S. "Sui Pfas è inaccettabile la presa di posizione della Regione". Non usa mezzi termini la deputata del Movimento Cinque Stelle Silvia Benedetti che condanna la scelta annunciata dalla Giunta di alleggerire i limiti per chi utilizza e scarica nell'ambiente sostanze della famiglia dei Pfas. "Chi ha utilizzato questi inquinanti per decenni ha condannato o compromesso la vita di migliaia di persone, ora che tutto ciò è stato finalmente denunciato e dimostrato non è ammissibile che si continui a non prendere provvedimenti radicali, almeno ad impedire immediatamente che gli sversamenti continuino, incrementando ancor di più il plume d'inquinamento e di contaminazione."			
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		Pfas, Benedetti (M5S): "Regione tutela diritti delle aziende e no dei cittadini"
Martedi 21 Marzo 2017 alle 16:16 E' necessario tutalere i cittadini e non alzare i limiti dei Pfas, ma a quanto pare la Regione non la fa e lo dice il M5S. "Sui Pfas è inaccettabile la presa di posizione della Regione". Non usa mezzi termini la deputata del Movimento Cinque Stelle Silvia Benedetti che condanna la scelta annunciata dalla Giunta di alleggerire i limiti per chi utilizza e scarica nell'ambiente sostanze della famiglia dei Pfas. "Chi ha utilizzato questi inquinanti per decenni ha condannato o compromesso la vita di migliaia di persone, ora che tutto ciò è stato finalmente denunciato e dimostrato non è ammissibile che si continui a non prendere provvedimenti radicali, almeno ad impedire immediatamente che gli sversamenti continuino, incrementando ancor di più il plume d'inquinamento e di contaminazione."			
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			E' necessario tutalere i cittadini e non alzare i limiti dei Pfas, ma a quanto pare la Regione non la fa e lo dice il M5S. "Sui Pfas è inaccettabile la presa di posizione della Regione". Non usa mezzi termini la deputata del Movimento Cinque Stelle Silvia Benedetti che condanna la scelta annunciata dalla Giunta di alleggerire i limiti per chi utilizza e scarica nell'ambiente sostanze della famiglia dei Pfas. "Chi ha utilizzato questi inquinanti per decenni ha condannato o compromesso la vita di migliaia di persone, ora che tutto ciò è stato finalmente denunciato e dimostrato non è ammissibile che si continui a non prendere provvedimenti radicali, almeno ad impedire immediatamente che gli sversamenti continuino, incrementando ancor di più il plume d'inquinamento e di contaminazione."			
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					Categorie: Ambiente, Fatti				
			
			
			
							
				 Pubblicato alle 14.33, aggiornato alle 15.05. Questa mattina alle ore 10,30 un gruppo di circa cinquanta persone con il volto coperto, che nel comunicato che riportiamo a seguire si definiscono come «le attiviste e gli attivisti di "Vicenza si solleva" e del "Collettivo Resistenze Ambientali" di Padova»* è entrato nello stabilimento Miteni di Trissino, che ci informa sulla vicenda, sfondando la rete perimetrale. Il gruppo vestito di tute bianche, ben organizzato, ha affrontato i lavoratori presenti e raggiunto le aree in cui sono conservate sostanze chimiche (l'azienda è al centro delle polemiche sui Pfas, ndr) accendendo fiaccole e fumogeni, mettendo così a gravissimo rischio l'incolumità dei lavoratori e della popolazione. I carabinieri giunti sul posto hanno inseguito i malviventi per le zone circostanti. L'impianto è stato messo immediatamente in sicurezza.			
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			Pubblicato alle 14.33, aggiornato alle 15.05. Questa mattina alle ore 10,30 un gruppo di circa cinquanta persone con il volto coperto, che nel comunicato che riportiamo a seguire si definiscono come «le attiviste e gli attivisti di "Vicenza si solleva" e del "Collettivo Resistenze Ambientali" di Padova»* è entrato nello stabilimento Miteni di Trissino, che ci informa sulla vicenda, sfondando la rete perimetrale. Il gruppo vestito di tute bianche, ben organizzato, ha affrontato i lavoratori presenti e raggiunto le aree in cui sono conservate sostanze chimiche (l'azienda è al centro delle polemiche sui Pfas, ndr) accendendo fiaccole e fumogeni, mettendo così a gravissimo rischio l'incolumità dei lavoratori e della popolazione. I carabinieri giunti sul posto hanno inseguito i malviventi per le zone circostanti. L'impianto è stato messo immediatamente in sicurezza.			
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		Assalto all'azienda chimica Miteni con rischi per incolumità lavoratori e popolazione: l'ad Antonio Nardone elogia calma dipendenti. Assalto rivendicato da "Vicenza si solleva"
Sabato 18 Marzo 2017 alle 15:05 Pubblicato alle 14.33, aggiornato alle 15.05. Questa mattina alle ore 10,30 un gruppo di circa cinquanta persone con il volto coperto, che nel comunicato che riportiamo a seguire si definiscono come «le attiviste e gli attivisti di "Vicenza si solleva" e del "Collettivo Resistenze Ambientali" di Padova»* è entrato nello stabilimento Miteni di Trissino, che ci informa sulla vicenda, sfondando la rete perimetrale. Il gruppo vestito di tute bianche, ben organizzato, ha affrontato i lavoratori presenti e raggiunto le aree in cui sono conservate sostanze chimiche (l'azienda è al centro delle polemiche sui Pfas, ndr) accendendo fiaccole e fumogeni, mettendo così a gravissimo rischio l'incolumità dei lavoratori e della popolazione. I carabinieri giunti sul posto hanno inseguito i malviventi per le zone circostanti. L'impianto è stato messo immediatamente in sicurezza.			
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			Pubblicato alle 14.33, aggiornato alle 15.05. Questa mattina alle ore 10,30 un gruppo di circa cinquanta persone con il volto coperto, che nel comunicato che riportiamo a seguire si definiscono come «le attiviste e gli attivisti di "Vicenza si solleva" e del "Collettivo Resistenze Ambientali" di Padova»* è entrato nello stabilimento Miteni di Trissino, che ci informa sulla vicenda, sfondando la rete perimetrale. Il gruppo vestito di tute bianche, ben organizzato, ha affrontato i lavoratori presenti e raggiunto le aree in cui sono conservate sostanze chimiche (l'azienda è al centro delle polemiche sui Pfas, ndr) accendendo fiaccole e fumogeni, mettendo così a gravissimo rischio l'incolumità dei lavoratori e della popolazione. I carabinieri giunti sul posto hanno inseguito i malviventi per le zone circostanti. L'impianto è stato messo immediatamente in sicurezza.			
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					Categorie: Ambiente				
			
			
			
							
				 "In qualità di Consigliere comunale del gruppo Creazzo nel cuore ho presentato un'interrogazione comunale sull'emergenza Pfas in Veneto" scrive in una nota che pubblichiamo Veronica Rigoni, Consigliere comunale Creazzo nel cuore. In data 8 marzo 2017 il programma televisivo "le Iene" trasmetteva uno speciale dedicato, pubblicando dati in cui compariva un'azienda sita in via Pisocche, a Creazzo, con prodotti contaminati dai valori fuori legge di concentrazione di Pfas pari a 57,4 nanogrammi, superando i limiti di performance indicati dalle autorità competenti. (Analisi del 03/2015).			
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			"In qualità di Consigliere comunale del gruppo Creazzo nel cuore ho presentato un'interrogazione comunale sull'emergenza Pfas in Veneto" scrive in una nota che pubblichiamo Veronica Rigoni, Consigliere comunale Creazzo nel cuore. In data 8 marzo 2017 il programma televisivo "le Iene" trasmetteva uno speciale dedicato, pubblicando dati in cui compariva un'azienda sita in via Pisocche, a Creazzo, con prodotti contaminati dai valori fuori legge di concentrazione di Pfas pari a 57,4 nanogrammi, superando i limiti di performance indicati dalle autorità competenti. (Analisi del 03/2015).			
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		Pfas a Creazzo e Le Iene: Veronica Rigoni presenta un'interrogazione
Venerdi 10 Marzo 2017 alle 21:43 "In qualità di Consigliere comunale del gruppo Creazzo nel cuore ho presentato un'interrogazione comunale sull'emergenza Pfas in Veneto" scrive in una nota che pubblichiamo Veronica Rigoni, Consigliere comunale Creazzo nel cuore. In data 8 marzo 2017 il programma televisivo "le Iene" trasmetteva uno speciale dedicato, pubblicando dati in cui compariva un'azienda sita in via Pisocche, a Creazzo, con prodotti contaminati dai valori fuori legge di concentrazione di Pfas pari a 57,4 nanogrammi, superando i limiti di performance indicati dalle autorità competenti. (Analisi del 03/2015).			
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			"In qualità di Consigliere comunale del gruppo Creazzo nel cuore ho presentato un'interrogazione comunale sull'emergenza Pfas in Veneto" scrive in una nota che pubblichiamo Veronica Rigoni, Consigliere comunale Creazzo nel cuore. In data 8 marzo 2017 il programma televisivo "le Iene" trasmetteva uno speciale dedicato, pubblicando dati in cui compariva un'azienda sita in via Pisocche, a Creazzo, con prodotti contaminati dai valori fuori legge di concentrazione di Pfas pari a 57,4 nanogrammi, superando i limiti di performance indicati dalle autorità competenti. (Analisi del 03/2015).			
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					Categorie: Fatti				
			
			
			
							
				 La decisione della Regione Veneto di costituirsi parte offesa nei procedimenti relativi ad ogni ipotesi di reato che dovesse emergere dalle indagini in corso riguardanti l'inquinamento da sostanze perfluoro-alchiliche (Pfas), trova concorde  - come si legge in una nota - i consiglieri regionali Cristina Guarda (AMP) Andrea Zanoni: "Si tratta di una scelta che va nella direzione da tempo sostenuta. E' uno dei modi di esercitare il dovere di tutela ambientale e sanitaria che ha l'istituzione regionale. E corrisponde alle richieste che, sia dal fronte dell'opposizione che dei cittadini, vengono rivolte incessantemente al governo veneto. Resta ferma la necessità di attuare questa tutela non solo dal punto di vista giudiziario ma anche sotto il profilo della prevenzione, dei controlli e dei sostegni che la Regione deve garantire per uscire da questa vicenda con i minori danni possibili".			
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			La decisione della Regione Veneto di costituirsi parte offesa nei procedimenti relativi ad ogni ipotesi di reato che dovesse emergere dalle indagini in corso riguardanti l'inquinamento da sostanze perfluoro-alchiliche (Pfas), trova concorde  - come si legge in una nota - i consiglieri regionali Cristina Guarda (AMP) Andrea Zanoni: "Si tratta di una scelta che va nella direzione da tempo sostenuta. E' uno dei modi di esercitare il dovere di tutela ambientale e sanitaria che ha l'istituzione regionale. E corrisponde alle richieste che, sia dal fronte dell'opposizione che dei cittadini, vengono rivolte incessantemente al governo veneto. Resta ferma la necessità di attuare questa tutela non solo dal punto di vista giudiziario ma anche sotto il profilo della prevenzione, dei controlli e dei sostegni che la Regione deve garantire per uscire da questa vicenda con i minori danni possibili".			
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		Guarda e Zanoni su Pfas, Regione si costituirà parte offesa. Lo sosteniamo da tempo
Giovedi 9 Marzo 2017 alle 18:39 La decisione della Regione Veneto di costituirsi parte offesa nei procedimenti relativi ad ogni ipotesi di reato che dovesse emergere dalle indagini in corso riguardanti l'inquinamento da sostanze perfluoro-alchiliche (Pfas), trova concorde  - come si legge in una nota - i consiglieri regionali Cristina Guarda (AMP) Andrea Zanoni: "Si tratta di una scelta che va nella direzione da tempo sostenuta. E' uno dei modi di esercitare il dovere di tutela ambientale e sanitaria che ha l'istituzione regionale. E corrisponde alle richieste che, sia dal fronte dell'opposizione che dei cittadini, vengono rivolte incessantemente al governo veneto. Resta ferma la necessità di attuare questa tutela non solo dal punto di vista giudiziario ma anche sotto il profilo della prevenzione, dei controlli e dei sostegni che la Regione deve garantire per uscire da questa vicenda con i minori danni possibili".			
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			La decisione della Regione Veneto di costituirsi parte offesa nei procedimenti relativi ad ogni ipotesi di reato che dovesse emergere dalle indagini in corso riguardanti l'inquinamento da sostanze perfluoro-alchiliche (Pfas), trova concorde  - come si legge in una nota - i consiglieri regionali Cristina Guarda (AMP) Andrea Zanoni: "Si tratta di una scelta che va nella direzione da tempo sostenuta. E' uno dei modi di esercitare il dovere di tutela ambientale e sanitaria che ha l'istituzione regionale. E corrisponde alle richieste che, sia dal fronte dell'opposizione che dei cittadini, vengono rivolte incessantemente al governo veneto. Resta ferma la necessità di attuare questa tutela non solo dal punto di vista giudiziario ma anche sotto il profilo della prevenzione, dei controlli e dei sostegni che la Regione deve garantire per uscire da questa vicenda con i minori danni possibili".			
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					Categorie: Ambiente				
			
			
			
							
				 Miteni, coinvolta nel caso Pfas, informa che oggi alle ore 9 ha accolto i carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) nel nostro impianto di Trissino. Su richiesta della procura della Repubblica di Vicenza, il Noe ha richiesto di acquisire la documentazione storica e attuale dell'azienda, di proprietà dal 2009 del gruppo Weylchem. Il clima è di totale collaborazione. I tecnici Miteni stanno affiancando i carabinieri per illustrare le specifiche procedure aziendali, i sistemi di gestione, controllo e sicurezza, e per consentire la più efficace identificazione dei documenti utili per gli accertamenti. La presenza dei carabinieri del Noe nello stabilimento, così come da tempo quella dei tecnici Arpav, siamo certi che consentirà di fare ulteriore chiarezza sullo scrupoloso operato dell'azienda che ha sempre lavorato nel rispetto delle leggi, anticipando in forma volontaria interventi di ambientalizzazione anche quando non erano nemmeno richiesti o prescritti.			
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			Miteni, coinvolta nel caso Pfas, informa che oggi alle ore 9 ha accolto i carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) nel nostro impianto di Trissino. Su richiesta della procura della Repubblica di Vicenza, il Noe ha richiesto di acquisire la documentazione storica e attuale dell'azienda, di proprietà dal 2009 del gruppo Weylchem. Il clima è di totale collaborazione. I tecnici Miteni stanno affiancando i carabinieri per illustrare le specifiche procedure aziendali, i sistemi di gestione, controllo e sicurezza, e per consentire la più efficace identificazione dei documenti utili per gli accertamenti. La presenza dei carabinieri del Noe nello stabilimento, così come da tempo quella dei tecnici Arpav, siamo certi che consentirà di fare ulteriore chiarezza sullo scrupoloso operato dell'azienda che ha sempre lavorato nel rispetto delle leggi, anticipando in forma volontaria interventi di ambientalizzazione anche quando non erano nemmeno richiesti o prescritti.			
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		Pfas, Miteni collabora con i carabinieri del Nucleo operativo ecologico, Noe
Mercoledi 8 Marzo 2017 alle 21:50 Miteni, coinvolta nel caso Pfas, informa che oggi alle ore 9 ha accolto i carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) nel nostro impianto di Trissino. Su richiesta della procura della Repubblica di Vicenza, il Noe ha richiesto di acquisire la documentazione storica e attuale dell'azienda, di proprietà dal 2009 del gruppo Weylchem. Il clima è di totale collaborazione. I tecnici Miteni stanno affiancando i carabinieri per illustrare le specifiche procedure aziendali, i sistemi di gestione, controllo e sicurezza, e per consentire la più efficace identificazione dei documenti utili per gli accertamenti. La presenza dei carabinieri del Noe nello stabilimento, così come da tempo quella dei tecnici Arpav, siamo certi che consentirà di fare ulteriore chiarezza sullo scrupoloso operato dell'azienda che ha sempre lavorato nel rispetto delle leggi, anticipando in forma volontaria interventi di ambientalizzazione anche quando non erano nemmeno richiesti o prescritti.			
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			Miteni, coinvolta nel caso Pfas, informa che oggi alle ore 9 ha accolto i carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) nel nostro impianto di Trissino. Su richiesta della procura della Repubblica di Vicenza, il Noe ha richiesto di acquisire la documentazione storica e attuale dell'azienda, di proprietà dal 2009 del gruppo Weylchem. Il clima è di totale collaborazione. I tecnici Miteni stanno affiancando i carabinieri per illustrare le specifiche procedure aziendali, i sistemi di gestione, controllo e sicurezza, e per consentire la più efficace identificazione dei documenti utili per gli accertamenti. La presenza dei carabinieri del Noe nello stabilimento, così come da tempo quella dei tecnici Arpav, siamo certi che consentirà di fare ulteriore chiarezza sullo scrupoloso operato dell'azienda che ha sempre lavorato nel rispetto delle leggi, anticipando in forma volontaria interventi di ambientalizzazione anche quando non erano nemmeno richiesti o prescritti.			
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					Categorie: Fatti				
			
			
			
							
				 Il Movimento 5 stelle di Noventa Vicentina  - si legge in una nota - ha presentato una richiesta al Sindaco di organizzare un evento informativo aperto alla cittadinanza sulla campagna di biomonitoraggio da Pfas. Il consigliere Maria Pia Dall'Armellina ha verificato la disponibilità da parte della Direzione Generale e dell'Ufficio di Prevenzione dell'Ulss 8 di mettere a disposizione dei relatori che informino correttamente i cittadini sugli effetti per la salute di questo prodotto inquinante e sull'opportunità di aderire a questa campagna di biomonitoraggio. L'Ulss 8 ha richiesto che, per una corretta prassi amministrativa, la formale richiesta per organizzare l'incontro parta proprio dal Sindaco.			
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			Il Movimento 5 stelle di Noventa Vicentina  - si legge in una nota - ha presentato una richiesta al Sindaco di organizzare un evento informativo aperto alla cittadinanza sulla campagna di biomonitoraggio da Pfas. Il consigliere Maria Pia Dall'Armellina ha verificato la disponibilità da parte della Direzione Generale e dell'Ufficio di Prevenzione dell'Ulss 8 di mettere a disposizione dei relatori che informino correttamente i cittadini sugli effetti per la salute di questo prodotto inquinante e sull'opportunità di aderire a questa campagna di biomonitoraggio. L'Ulss 8 ha richiesto che, per una corretta prassi amministrativa, la formale richiesta per organizzare l'incontro parta proprio dal Sindaco.			
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		M5S chiede al sindaco di Noventa di informare i cittadini sul biomonitoraggio dei Pfas
Martedi 7 Marzo 2017 alle 09:51 Il Movimento 5 stelle di Noventa Vicentina  - si legge in una nota - ha presentato una richiesta al Sindaco di organizzare un evento informativo aperto alla cittadinanza sulla campagna di biomonitoraggio da Pfas. Il consigliere Maria Pia Dall'Armellina ha verificato la disponibilità da parte della Direzione Generale e dell'Ufficio di Prevenzione dell'Ulss 8 di mettere a disposizione dei relatori che informino correttamente i cittadini sugli effetti per la salute di questo prodotto inquinante e sull'opportunità di aderire a questa campagna di biomonitoraggio. L'Ulss 8 ha richiesto che, per una corretta prassi amministrativa, la formale richiesta per organizzare l'incontro parta proprio dal Sindaco.			
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			Il Movimento 5 stelle di Noventa Vicentina  - si legge in una nota - ha presentato una richiesta al Sindaco di organizzare un evento informativo aperto alla cittadinanza sulla campagna di biomonitoraggio da Pfas. Il consigliere Maria Pia Dall'Armellina ha verificato la disponibilità da parte della Direzione Generale e dell'Ufficio di Prevenzione dell'Ulss 8 di mettere a disposizione dei relatori che informino correttamente i cittadini sugli effetti per la salute di questo prodotto inquinante e sull'opportunità di aderire a questa campagna di biomonitoraggio. L'Ulss 8 ha richiesto che, per una corretta prassi amministrativa, la formale richiesta per organizzare l'incontro parta proprio dal Sindaco.			
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					Categorie: Ambiente, Lavoro, Fatti				
			
			
			
							
				 La questione delle sostanze chimiche Pfas, le nocive perfluoralchiliche che inquinano le acque continua a tormentare cittadini, agricoltori, allevatori e lavoratori. Fra i lavoratori della Miteni, la multinazionale chimica di Trissino, troviamo pareri diversi. "Lavoro qui da un decennio e il problema delle basi chimiche nocive c'è sempre stato - afferma un lavoratore che ha voluto restare anonimo -. Ma molte persone non considerano che le stesse sostanze che noi trattiamo sono presenti anche in alcune pentole antiaderenti e in chissà quali altri oggetti che abbiamo nelle nostre case e usiamo quotidianamente. E poi, se da noi, In Italia, per molti anni sono mancate delle regole per la lavorazione di queste sostanze, mi chiedo se, ad esempio, tutte le aziende cinesi che producono abbigliamento o altro siano in regola o commercino sostanze prive di Pfas".			
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			La questione delle sostanze chimiche Pfas, le nocive perfluoralchiliche che inquinano le acque continua a tormentare cittadini, agricoltori, allevatori e lavoratori. Fra i lavoratori della Miteni, la multinazionale chimica di Trissino, troviamo pareri diversi. "Lavoro qui da un decennio e il problema delle basi chimiche nocive c'è sempre stato - afferma un lavoratore che ha voluto restare anonimo -. Ma molte persone non considerano che le stesse sostanze che noi trattiamo sono presenti anche in alcune pentole antiaderenti e in chissà quali altri oggetti che abbiamo nelle nostre case e usiamo quotidianamente. E poi, se da noi, In Italia, per molti anni sono mancate delle regole per la lavorazione di queste sostanze, mi chiedo se, ad esempio, tutte le aziende cinesi che producono abbigliamento o altro siano in regola o commercino sostanze prive di Pfas".			
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		Trissino, inquinamento da Pfas. I cittadini: "I media esagerano. Le sostanze nocive ci sono ovunque"
Giovedi 2 Marzo 2017 alle 17:36 La questione delle sostanze chimiche Pfas, le nocive perfluoralchiliche che inquinano le acque continua a tormentare cittadini, agricoltori, allevatori e lavoratori. Fra i lavoratori della Miteni, la multinazionale chimica di Trissino, troviamo pareri diversi. "Lavoro qui da un decennio e il problema delle basi chimiche nocive c'è sempre stato - afferma un lavoratore che ha voluto restare anonimo -. Ma molte persone non considerano che le stesse sostanze che noi trattiamo sono presenti anche in alcune pentole antiaderenti e in chissà quali altri oggetti che abbiamo nelle nostre case e usiamo quotidianamente. E poi, se da noi, In Italia, per molti anni sono mancate delle regole per la lavorazione di queste sostanze, mi chiedo se, ad esempio, tutte le aziende cinesi che producono abbigliamento o altro siano in regola o commercino sostanze prive di Pfas".			
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			La questione delle sostanze chimiche Pfas, le nocive perfluoralchiliche che inquinano le acque continua a tormentare cittadini, agricoltori, allevatori e lavoratori. Fra i lavoratori della Miteni, la multinazionale chimica di Trissino, troviamo pareri diversi. "Lavoro qui da un decennio e il problema delle basi chimiche nocive c'è sempre stato - afferma un lavoratore che ha voluto restare anonimo -. Ma molte persone non considerano che le stesse sostanze che noi trattiamo sono presenti anche in alcune pentole antiaderenti e in chissà quali altri oggetti che abbiamo nelle nostre case e usiamo quotidianamente. E poi, se da noi, In Italia, per molti anni sono mancate delle regole per la lavorazione di queste sostanze, mi chiedo se, ad esempio, tutte le aziende cinesi che producono abbigliamento o altro siano in regola o commercino sostanze prive di Pfas".			
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					Categorie: Ambiente, Associazioni, Lavoro				
			
			
			
							
				 "La salute è un diritto di tutti i cittadini, sul quale nessuno dovrebbe poter disporre e che, soprattutto, va tutelata e garantita a ciascuna persona. La vicenda Pfas, indubbiamente, denota che qualcosa non ha funzionato nel sistema, dai controlli al rispetto delle regole, perciò oggi i cittadini, quindi anche gli agricoltori, ne stanno facendo le spese. È una situazione preoccupante e vergognosa, di fronte alla quale il mondo agricolo ritiene opportuno collaborare con le autorità sanitarie, al fine di accertare le condizioni di salute degli imprenditori dell'area". Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù intervengono a seguito dell'annuncio da parte della Regione Veneto di dare il via ad un monitoraggio mirato sugli agricoltori, per accertare il livello di Pfas presente nel loro organismo.			
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			"La salute è un diritto di tutti i cittadini, sul quale nessuno dovrebbe poter disporre e che, soprattutto, va tutelata e garantita a ciascuna persona. La vicenda Pfas, indubbiamente, denota che qualcosa non ha funzionato nel sistema, dai controlli al rispetto delle regole, perciò oggi i cittadini, quindi anche gli agricoltori, ne stanno facendo le spese. È una situazione preoccupante e vergognosa, di fronte alla quale il mondo agricolo ritiene opportuno collaborare con le autorità sanitarie, al fine di accertare le condizioni di salute degli imprenditori dell'area". Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù intervengono a seguito dell'annuncio da parte della Regione Veneto di dare il via ad un monitoraggio mirato sugli agricoltori, per accertare il livello di Pfas presente nel loro organismo.			
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Coldiretti Vicenza: Pfas: concordati con la Regione Veneto i monitoraggi per tutelare la salute delle persone
Mercoledi 1 Marzo 2017 alle 16:10 "La salute è un diritto di tutti i cittadini, sul quale nessuno dovrebbe poter disporre e che, soprattutto, va tutelata e garantita a ciascuna persona. La vicenda Pfas, indubbiamente, denota che qualcosa non ha funzionato nel sistema, dai controlli al rispetto delle regole, perciò oggi i cittadini, quindi anche gli agricoltori, ne stanno facendo le spese. È una situazione preoccupante e vergognosa, di fronte alla quale il mondo agricolo ritiene opportuno collaborare con le autorità sanitarie, al fine di accertare le condizioni di salute degli imprenditori dell'area". Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù intervengono a seguito dell'annuncio da parte della Regione Veneto di dare il via ad un monitoraggio mirato sugli agricoltori, per accertare il livello di Pfas presente nel loro organismo.			
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			"La salute è un diritto di tutti i cittadini, sul quale nessuno dovrebbe poter disporre e che, soprattutto, va tutelata e garantita a ciascuna persona. La vicenda Pfas, indubbiamente, denota che qualcosa non ha funzionato nel sistema, dai controlli al rispetto delle regole, perciò oggi i cittadini, quindi anche gli agricoltori, ne stanno facendo le spese. È una situazione preoccupante e vergognosa, di fronte alla quale il mondo agricolo ritiene opportuno collaborare con le autorità sanitarie, al fine di accertare le condizioni di salute degli imprenditori dell'area". Con queste parole il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola ed il direttore Roberto Palù intervengono a seguito dell'annuncio da parte della Regione Veneto di dare il via ad un monitoraggio mirato sugli agricoltori, per accertare il livello di Pfas presente nel loro organismo.			
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