Il processo di fusione tra Acque Vicentine, che ci invia la nota che pubblichiamo, e Alto Vicentino Servizi entra in una nuova importante fase che culminerà il 26 giugno con il deposito del progetto al Registro Imprese. A precedere questo passaggio fondamentale sono le assemblee dei soci dei due gestori durante le quali è stato presentato il progetto ai Sindaci (il 12 quella di Acque Vicentine e il 14 quella di AVS) e una serie di incontri sul territorio dedicati agli amministratori e consiglieri comunali. Per Acque Vicentine le date in programma sono il 13 giugno a Monticello, il 15 a Barbarano e il 19 ad Altavilla. Un ulteriore incontro, in data da definire, si terrà a Vicenza. Per Alto Vicentino Servizi gli incontri sono invece in programma il 21 giugno a Valdagno e il 22 a Schio (nella foto da sinistra: il presidente di AVS Cattelan, il sindaco di Thiene Casarotto, il presidente della Provincia Variati, il presidente di Acque Vicentine Guzzo e il direttore generale di Acque Vicentine Fabio Trolese).
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«Scrive il prof. Alessandro Penati: " non si riscontrano le condizioni per qualsiasi ulteriore investimento nelle vostre banche da parte dei fondi da noi gestiti". Stile freddo, deciso, altezzoso. In linea con quel mondo della finanza che il prof. Penati rappresenta. Ma non è per una ragione filologica o antropologica che riporto la frase del fondatore di Quaestio SGR s.p.a.; essa esprime la visione che i proprietari delle banche popolari venete hanno di esse, rigidamente distinta in un "vostre banche" ed in un maiestatico "noi"»: così inizia l'avv. Andrea Arman, presidente del Coordinamento Associazioni Banche Popolari Venete "don Enrico Torta", in un documento che pubblichiamo di seguito e che è una vera e propria lettera aperta da tenere in profonda considerazione se unita ad altri appelli che tendono allo stesso obiettivo: ricostruire le banche venete ripartendo dalla trasparenza e dalla fiducia, gli unici "valori" che potrebbero attrarre i "capitali" monetari che oggi tutti rincorrono.
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"Arzignano ha un polo industriale di primaria importanza ed una classe imprenditoriale che non solo sa fare bene il proprio lavoro, ma che ha capito la scelta dell'Amministrazione e l'ha sempre sostenuta, accettando di dare il proprio contributo di sostegno alla comunità , tanto che la crisi ad Arzignano si è sentita meno che altrove" sottolinea l'assessore al Bilancio Angelo Frigo".Tanto per dare qualche numero" continua il Sindaco Gentilin, "le politiche fiscali fatte ad Arzignano hanno portato ad esentare 8.000 possessori di prima casa dal pagamento dell'odiata TASI. Un aiuto concreto per tante famiglie in difficoltà . C'è un dato importante che però va sottolineato" aggiunge l'assessore Frigo. "Una parte significativa delle imposte che noi raccogliamo vanno dirette a Roma. Dei 4,4 milioni di euro raccolti dall'IMU sui capannoni, ne restano ad Arzignano 730.000. Il resto finisce divorato da quell'enorme buco nero che è il bilancio dello Stato. Quindi il vero problema non sono le politiche fiscali di Arzignano, ma quello che ci costa mantenere l'apparato statale, obsoleto,elefantiaco e freno allo sviluppo economico". "Vorrei infine sottolineare che il polo industriale di Arzignano continua ad esercitare una forza di attrazione che non ha pari nell'area" conclude il sindaco Gentilin, "tanto che esistono diverse richieste di costruzione ed allargamento di edifici industriali ed artigianali, segno che l'imposizione fiscale non è tale da impedirne la crescita economica".
Fabrizio Viola e Cristiano Carrus hanno varcato stamattina tardi la porta della Commissaria Europea alla Concorrenza, cioè la responsabile dell'Antitrust Margrethe Vestager, proprio mentre avveniva qualcosa, il primo downgrandig, da Aa3 a A1 della Cina neo capitalista, di più epocale, ci perdonino i nostri lettori locali, della possibile "risoluzione" della Banca Popolare di Vicenza e/o (anche a vocali invertite) di Veneto Banca di cui i due Ad sono venuti a Bruxelles a perorare la causa "implorando" l'applicabilità dell'intervento di Stato sotto forma di "ricapitalizzazione pracauzionale" per degli spiccioli come 6.4 miliardi di euro almeno di cui, però, l'Europa vuole che almeno un miliardo fresco, conversione di bond subordinati per 740 milioni e anticipo di Atlante per 900 milioni a parte, arrivi da ormai sorde casse private.
Università degli Studi di Padova. Raul Randon è brasiliano, ma è anche italiano, vicentino. Da molti anni, infatti, ha la doppia cittadinanza iure sanguinis in virtù del fatto che suo nonno Cristoforo emigrò in Brasile nel 1888 da Muzzolon di Cornedo Vicentino. Classe 1929, Raul Anselmo Randon di cose, nella vita, ne ha fatte tante, a partire da quell'officina meccanica messa in piedi dal nulla assieme al fratello HercÃlio nel lontano 1949. Le Empresas Randon oggi sono un gruppo di 10 aziende con quartier generale a Caxias do Sul (Rio Grande do Sul-Brasile), ai primissimi posti al mondo nella produzione di rimorchi per camion, vagoni ferroviari, mezzi pesanti fuoristrada, sospensioni e sistemi frenanti.
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Tre appuntamenti il sabato mattina, dal 10 giugno. Un corso breve per imparare a capire la situazione odierna, a guardare al domani e a gestire i propri risparmi. Si parlerà di come difendersi dalle crisi bancarie, della gestione del rischio e di investire per obiettivi. Docente sarà  Massimo Sandonà , consulente ed educatore finanziario, laureato in economia della banca e dei mercati finanziari.
Date: sabato 10-17-24 giugno
Orario: ore: 10,00 - 12,00
Iscrizioni: entro lunedì 5 giugno
Costo: gratuito
Età minima: 18 anni
Il corso sarà attivato solo al raggiungimento di 8 iscrizioni. Corso a numero chiuso per un massimo di 20 persone.
Ieri presso la sede FIAMM di Montecchio Maggiore si è tenuto il primo grande incontro dopo la joint venture con Hitachi Chemical. L'operazione, partita il 28 novembre scorso, ha sancito l'acquisizione del 51 per cento di FIAMM Energy Tecnology. Attraverso questo accordo, FIAMM ha l'obiettivo di rafforzare gli asset strategici del gruppo e il presidio dei mercati di interesse, consolidando il proprio ruolo nel settore dell'accumulo di energia e il potenziamento delle capacità produttive. "Hitachi Chemical" si avvarrà , infatti degli stabilimenti produttivi e della rete di vendita e distribuzione di FIAMM in Europa, dove l'azienda italiana detiene importanti quote di mercato nel settore delle batterie al piombo per l'automotive e per applicazioni industriali e dove il marchio gode di notorietà e reputazione. Misao Nakagawa, presidente del Consiglio di amministrazione di FIAMM Energy Technology S.p.A., multinazionale del Gruppo giapponese "Hitachi Chemical Co. Ltd.", ha aperto l'incontro con il personale FIAMM in arrivo dalle varie sedi italiane.
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