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"Cimitero" di boschi, accordo tra Intesa Sanpaolo e Federlegno Arredo per sostegno della filiera del legno

Di Note ufficiali Martedi 18 Dicembre 2018 alle 12:08 | 0 commenti

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Intesa Sanpaolo e FederlegnoArredo hanno sottoscritto un importante accordo per fornire un ulteriore supporto alla filiera del legno triveneto, duramente colpita dal maltempo che a inizio novembre ha causato ingenti danni al territorio. La banca mette a disposizione della “Filiera del Legno” del Triveneto un plafond di 100 milioni di euro, anche con possibile accesso al plafond “Circular Economy”, stanziato dalla banca e utilizzabile in questo caso ai fini del rimboschimento, di attività rigenerativa dell’ecosistema e di prelievo del legname, in modo da evitarne il degrado.

Questa iniziativa si aggiunge a quanto la banca ha avviato immediatamente dopo gli eventi atmosferici, ossia un plafond di 270 milioni di euro per la concessione di finanziamenti a condizioni agevolate a famiglie e imprese del nord-est e la sospensione fino a 12 mesi delle rate dei finanziamenti in essere, per il ripristino dei danni subiti.

Dalle prime stime, si tratta di circa 15 milioni di alberi caduti da raccogliere in tempi brevi, per cui si rendono necessari interventi urgenti e articolati. In considerazione di questa consapevolezza, Intesa Sanpaolo e FederlegnoArredo mettono in campo le proprie specificità al fine di fare squadra e affiancare le imprese della filiera ad essere parte attiva sia nella gestione del materiale da raccogliere sia nella successiva opera di rimboschimento.

In particolare, gli interventi previsti dall’accordo riguardano le imprese boschive, le segherie e l’ultimo anello della lavorazione/trasformazione del legno (carpenteria, mobilifici, bioedilizia, centrali elettriche a cippato, …).

 

Imprese Boschive

Al fine di incrementare la capacità produttiva delle imprese boschive, anche mediante incremento del grado di meccanizzazione, Intesa Sanpaolo mette a disposizione diverse modalità di finanziamento: dal credito per l’acquisto dei macchinari al leasing finanziario ed operativo con patto di riacquisto dei macchinari. Su questo ultimo punto sono stati avviati i primi contatti con i principali operatori del settore.

 

Segherie

Al fine di consentire lo stoccaggio del legname proveniente dall’emergenza e agevolarne la vendita in modo graduale nel tempo, Intesa Sanpaolo mette a disposizione un finanziamento dedicato caratterizzato da un preammortamento di 2 anni su una durata complessiva di 4 anni ed un rimborso del capitale graduale (35% del capitale rimborsato nel 3º anno e il 65% nel 4 º anno).

Inoltre, a seguito di una quantità straordinaria di legname, può essere necessario un incremento della meccanizzazione dell’azienda, come ad esempio l’ampliamento dell’impianto di irrigazione, nuove macchine per la movimentazione e la trasformazione del legname. Anche in questo caso la Banca mette a disposizione finanziamenti dedicati.

 

Filiera del legno

Il Programma Filiere messo a disposizione dalla Banca consente al capofila di trasferire ai loro fornitori strategici una serie di vantaggi, tra cui il miglioramento del rating sulla base del rating del capo filiera (Champion), per un miglior accesso al credito e lo smobilizzo dei crediti nei confronti del capo filiera.

 

Attività di rimboschimento

Oltre alla gestione dell’emergenza per la fase di esbosco, stoccaggio e lavorazione del legno, è di fondamentale importanza una strategia per il rimboschimento dei soprassuoli colpiti.

La Banca, per supportare le aziende forestali ed i privati, nelle attività di rimboschimento mette a disposizione finanziamenti dedicati che per le aziende prevedono una durata fino a 20 anni e per i privati una durata fino a 10 anni.

“Il ciclone Vaia ha ancora una volta evidenziato l’importanza di strutturare una politica nazionale di lungo respiro che miri ad una gestione attiva del nostro patrimonio forestale: solo attraverso un rilancio di tutti gli anelli della filiera è possibile valorizzare le potenzialità delle foreste italiane. Dissesto idrogeologico, funzione ricreativa e sociale, nonché processi di utilizzazione forestale sono aspetti che devono caratterizzare lo sviluppo del nostro comparto industriale, anche alla luce di un progressivo cambiamento climatico della fascia temperata – sottolinea Marco Vidoni, Presidente di Assolegno. “La presente collaborazione con Intesa Sanpaolo si inserisce nelle molte attività portate avanti da FederlegnoArredo in termini di valorizzazione dei soprassuoli boschivi nazionali al fine di garantire uno sviluppo e sostegno alle imprese del settore nell’affrontare le prossime sfide del mercato.”   

“Nel mese di novembre abbiamo svolto numerosi incontri nel Triveneto con i diversi attori del territorio per ascoltare sia le necessità più immediate per affrontare l’emergenza sia quelle indispensabili per rilanciare una attività economica importante per le nostre valli montane, in un’ottica di sistema consapevoli dell’importanza di fare squadra- ha dichiarato Renzo Simonato, Direttore Regionale Veneto, FriuliVG e TrentinoAA Intesa Sanpaolo -. Una buona cura del patrimonio boschivo aiuta a rilanciare l’economia montana e nel contempo a mantenere curato l’assetto idrogeologico. Come banca del territorio, ci sentiamo responsabili anche del patrimonio naturale delle nostre montagne e mettiamo a disposizione specifici prodotti finanziari per andare incontro alle esigenze della filiera del legno".

 

“Un bel modo per non farci sentire soli, grazie a Intesa Sanpaolo e Federlegnoarredo, anche per l’entità rilevante dell’impegno”. Con queste parole, il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta l’accordo tra la banca Intesa Sanpaolo e Federlegnoarredo a sostegno della filiera del legno, con lo stanziamento di un plafond di cento milioni per la gestione del legname proveniente dai boschi del Triveneto colpiti dal maltempo. “La partita della gestione dell'enorme quantità di legname derivante dagli alberi abbattuti dal tornado è una delle più complesse e urgenti da affrontare – ricorda Zaia - e con questa iniziativa, Intesa San Paolo e Federlegno dimostrano un grande spirito di solidarietà e altrettanta capacità di cogliere l'importanza di fare squadra e di stimolare le imprese della filiera ad essere parte attiva sia nella gestione del materiale da raccogliere sia, poi, nella lunga e difficile opera di rimboschimento. In particolare, gli interventi previsti dall’Accordo riguardano le imprese boschive, le segherie e l’ultimo anello della lavorazione/trasformazione del legno, come, ad esempio, carpenteria, mobilifici, bioedilizia, centrali elettriche a cippato. 


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