Quotidiano | Categorie: Politica

Vicenza Capoluogo si appella alle liste civiche per le elezioni: "non strumentalizzate questo modo di intendere e di fare politica"

Di Emma Reda Sabato 10 Giugno 2017 alle 10:34 | 1 commenti

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Pubblicato il 9 giugno alle 20.03, aggiornato il 10 alle 10.34. Vicenza Capoluogo rivolge, nella nota a firma del suo direttivo e del presidente Sandro Pupillo, un appello alle associazioni e liste civiche che si pesentano alle elezioni amministrative in questo week end esortandole a non usare "questo modo di intendere e di fare politica in modo strumentale". L'appello, chiosa il presidente, "vuole essere uno stimolo di riflessione anche in vista delle Amministrative che si terranno a Vicenza il prossimo anno". Ecco la nota.

Siamo prossimi alle elezioni amministrative. In tutti i Comuni chiamati tra pochi giorni al voto sono nate una lunga serie di liste che si definiscono "civiche". Alcune fanno capo ad Associazioni create "ad hoc" per l'appuntamento elettorale, altre non hanno alcun fine se non quello di poter concorrere alle elezioni. Parrebbe la fine del sistema dei partiti.

Viene da chiedersi: stiamo assistendo forse alla vittoria dell'antipolitica, alla fine della "militanza" tradizionale? Che fine hanno fatto i noti simboli che riempiono le strade, i cartelli pubblicitari, le nostre città prima di un voto per il Parlamento, o per l'Europa? Rintracciare un simbolo tradizionale nelle liste amministrative, infatti, è difficilissimo, mentre è sempre più frequente trovarne di nuovi.

Creare queste liste di persone è effettivamente piuttosto semplice. Nell'ordine, bisogna: aspettare la tornata elettorale, scegliere il momento giusto per annunciarle (per avere un buono ritorno mediatico), trovare una trentina di persone (dando un'occhiata, per ciascuna, al suo bacino elettorale), quindi sesso, età, competenze. A questo, spesso, segue appunto la scelta del nome: obbligatorio il richiamo alla città, si toglie quello del partito, si prova qualche combinazione (possibilmente) originale: ed ecco le varie "impegno Comune", "la Città comune", "Città futura", "Città del domani", "sosteniAmo la Città", "la nuova Città", e via dicendo.

Dove sono finiti i Partiti, così presenti negli altri appuntamenti elettorali? Crollata la loro credibilità, a livello locale si fa oramai a gara per sembrare diversi, usando lo stratagemma della Associazione "civica". Accade così che sempre più Associazioni che - non a caso - nascono a ridosso della scelta per il nuovo Sindaco, nascondano al loro interno politici storici e riciclati: o peggio, nascano come scorciatoia per chi si vuole candidare senza un minimo di selezione. Politici locali che si presentano nelle civiche rinnegando i loro rispettivi partiti, temporaneamente, perché non appena finisce la campagna elettorale riprendono in mano le idee e i simboli e iniziano di nuovo a scannarsi tra di loro, nel teatrino già tristemente conosciuto, contribuendo alla disaffezione attuale verso il mondo politico. E così, spesso, mentre al governo i partiti si scannano rivendicando idee e valori differenti, nelle realtà locali uomini e donne di quei stessi partiti vanno - magari - a braccetto insieme, a fare campagna elettorale.

Anche Vicenza Capoluogo contiene in sé il nome della propria città. Anche Vicenza Capoluogo è coinvolta nell'attività amministrativa. Anche Vicenza Capoluogo intenderà presentarsi nel 2018 alla tornata elettorale amministrativa. Ma una differenza c'è. Abbiamo una storia lunga, un Manifesto Civico (che è la nostra "Carta di Identità"), una Carta Etica per chiunque assuma ruoli pubblici, una intensa vita associativa, un metodo di selezione dei candidati, progetti annuali, votati di assemblea in Assemblea da più di 14 anni. L'appuntamento elettorale non è il fine del nostro spenderci, del nostro esserci. Abbiamo iniziato questo percorso per coinvolgere i cittadini in una maniera alternativa, e non funzionale, al modo di fare dei partiti, che pure non combattiamo, non denigriamo, non disconosciamo, avendoci a lungo lavorato assieme. Proprio per questo motivo, ribadiamo ancora una volta il nostro essere civici, non per appeal, non per brand, per avere più successo sui social. Siamo nati per garantire una continuità nel tempo: dibattere sia problemi amministrativi sia culturali, politici e sociali, offrire occasioni per una crescita educativa nell'ambito della cittadinanza, promuovere iniziative di formazione alla solidarietà e alla democrazia.

Non un semplice format elettorale. Chiediamo questo: di non usare questo modo di intendere e di fare politica in modo strumentale. Non ne abbiamo bisogno, in un momento storico in cui la fiducia verso amministratori e uomini pubblici è minima. Chiediamo coerenza a tutte le Associazioni che hanno formato delle liste civiche per affrontare il voto dei cittadini, chiediamo corrispondenza tra le idee che propongono e la politica che hanno in varie vesti seguito fino a prima. Esigiamo che queste non vengano nascoste sotto una veste, quella civica, che ha coinvolto molte persone nella Politica partecipativa da molti anni.

Le elezioni sono sicuramente una sfida per le "Civiche", ma noi ne lanciamo un'altra. Dimostrare di voler continuare il proprio servizio a favore dei cittadini anche dopo l'appuntamento elettorale per garantire stabilità e permanenza dell'azione nel tempo e per provare a creare una rete "civica" che abbia un respiro più ampio di quello locale.


Il Direttivo di Vicenza Capoluogo


Commenti

Inviato Sabato 10 Giugno 2017 alle 12:53

Purtroppo Vicenza Capoluogo non ha fatto che portare voti a Variati che certamente non rappresentava gli interessi di Vicenza come ha ben dimostrato in quasi otto anni, impoverendo culturalmente , politicamente ed economicamente la città. Ricordiamo che l'esponente di Vicenza capoluogo si è dimesso perchè non gli è stato dato da Variati un assessorato. prima di proporsi ancora dovrebbe fare professione, meglio giuramento, la Lista Civica di non alleanza con gli eredi Variati, nè inserire, come ha fatto sui esponenti in listini di candidati sindaci candidati compromessi con Variati e la sua amministrazione.
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