Valdagno, domani sera il ricercatore Samuele Sottoriva presenterà il suo libro sulla storia industriale della Valle dell'Agno
Martedi 30 Maggio 2017 alle 15:15 | 0 commenti
Appuntamento domani sera 31 maggio alle ore 20.30 a Palazzo Festari con la presentazione del libro del ricercatore Samuele Sottoriva, dal titolo "Energia dall'acqua. Le centrali idroelettriche dell'alta valle dell'Agno". Si parlerà delle centrali idroelettriche dai Marzotto dell'Ottocento in poi. Realizzate dalla Marzotto a cavallo tra Ottocento e Novecento per fornire energia agli stabilimenti di Valdagno e del Maglio, furono un elemento fondamentale per la crescita del Lanificio. Un sistema di piccoli impianti che si sviluppano tra Recoaro e Valdagno, con un profondo legame con il territorio, collegati l'uno all'altro in modo che la preziosa risorsa non venga mai sprecata. Centrali idroelettriche che segnano ancora oggi il paesaggio con le loro diverse opere: briglie di presa, canali derivatori, ponti canali, bacini di carico, condotte forzate, edifici motore. Di ognuna di esse viene qui ricostruita l'intera vicenda: sono descritti gli opifici preesistenti nella zona (mulini, segherie, magli), i progetti originari con le relative planimetrie, le modifiche e le varianti operate, le opposizioni riscontrate, i rinnovi concessi o mancati, le vicende salienti. Fino al recente passaggio di proprietà a Eusebio Energia e Impianti Agno e ai notevoli interventi di riattivazione e ristrutturazione. Arricchiscono il volume due testimonianze e una mappa con la localizzazione degli impianti.
Moderano l'incontro Andrea Pase e Daniela Frigo.
Samuele Sottoriva, si è laureato in Scienze Storiche all'Università degli Studi di Padova.
La sua tesi di laurea è stata recentemente premiata con il Prix Master dell'Institut François
Mitterrand: per la prima volta il prestigioso premio è stato conferito ad uno studente non
francese. Affascinato sin da bambino dall'utilizzo dell'acqua come fonte di energia, uno stage
promosso congiuntamente da Università e Impianti Agno gli ha permesso di avvicinarsi al
mondo dell'idroelettrico. Tra progetti e planimetrie, tra condotte e turbine ha scoperto come
da secoli territorio, uomo, acqua ed energia siano profondamente legati: il volume sulle
centrali idroelettriche dell'alta Valle del Agno ricostruisce il segno più recente di questo
rapporto secolare.
Andrea Pase, lavora come geografo all'Università di Padova. Cresciuto a Valdagno, ha
incontrato in questa valle, per la prima volta, paesaggi e storie, stratificazioni e orizzonti
costruiti dalle comunità umane nella relazione di lunga durata con l'ambiente. Ha portato
questo apprendimento e questa passione nelle ricerche successive. Dai cippi confinari veneti
e imperiali sull'alpe di Campogrosso si è rivolto ai confini coloniali e post-coloniali in Africa
subsahariana; dalle derivazioni idrauliche dell'Agno si è spostato sui grandi fiumi saheliani
(Nilo, Senegal, Niger, Chari-Logone), che ha studiato con la collega e amica Marina Bertoncin.
Da qualche anno, gli capita di accompagnare i suoi studenti a leggere, sul campo,
l'evoluzione storica del territorio valdagnese.
Daniela Frigo, docente di Storia - Dipartimento di Scienze politiche e Sociali, Università di Trieste.
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