Schio, il M5S presenta una mozione per istituire una nuova società di servizio idrico
Martedi 28 Novembre 2017 alle 15:06 | 0 commenti
Riceviamo da Marco Vantin, consigliere comunale e Portavoce M5S Schio e pubblichiamo. Vi comunico che ho presentato Mozione che trovate in allegato e che a breve verrà presentata anche in altri Consigli Comunali della provincia. Purtroppo nella nascente Viacqua Spa, società che nasce dalla Fusione tra Acque Vicentine con Alto Vicentino Servizi, sono presenti alcune problematiche a cominciare dallo statuto che va in contrasto con quanto scritto negli statuti dei comuni che ne fanno parte (Esempio Vicenza, Schio, Valdagno, Sandrigo). Poi ci sono anche altre tematiche come la possibilità di studiare il passaggio da una SPA ad una società di diritto pubblico, come promesso e scritto già da qualche anno da alcuni comuni soci. Con questa mozione chiediamo appunto di istituire un gruppo di lavoro o commissione che studi e proponga sia nuove soluzioni che le giuste correzioni agli errori fatti.
La Mozione. Istituzione gruppo di lavoro per una società di diritto pubblico del servizio idrico
integrato (ora Viacqua Spa)
Premesso che:
◠L'acqua è un bene essenziale ed insostituibile per la vita e, pertanto, la disponibilità e
l'accesso all'acqua potabile ed all'acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni
collettivi costituiscono un diritto dell'uomo inviolabile, universale ed indivisibile,
annoverabile fra quelli di cui all'articolo 2 della Costituzione;
◠l'acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi e dalla sua disponibilità è
condizionato il futuro di tutti gli esseri viventi sulla terra;
â— con la promulgazione della Carta Europea dell'Acqua (Strasburgo 1968) la concezione
dell'acqua, come "bene comune" per eccellenza, si è progressivamente affermata a livello
mondiale;
◠l'acqua appartiene all'intera umanità , è un bene universale pubblico ed a tutti deve esserne
garantita la disponibilità di accesso;
◠il bene acqua, pur essendo rinnovabile, per effetto dell'azione antropica può esaurirsi, ed è
quindi responsabilità individuale e collettiva prendersi cura di tale bene, utilizzarlo con
saggezza e preservarlo affinchè sia accessibile a tutti e dispoonibile per le future generazioni;
â— il Parlamento Europeo ed il Forum mondiale dell'Acqua in questi ultimi 10 anni attraverso
vari risoluzioni hanno affermato che l'acqua è un bene comune dell'umanità e che le risorse
idriche non devono essere assoggettate alle norme di mercato interno europeo, inoltre che la
gestione delle risorse idriche si basi su un'impostazione partecipativa e integrata, che
coinvolga gli utenti ed i responsabili decisionali nella definizione delle politiche in materia
di acqua a livello locale e in modo democratico ed infine che l'acqua è un bene comune
dell'umanità , che non dovrebbe pertanto essere una fonte di profitto indebito, e che l'accesso
all'acqua dovrebbe costituire un diritto fondamentale e universale;
◠il diritto all'acqua è inalienabile, e perciò nessuno ne può rivendicare la proprietà perchè è
un bene naturale a disposizione di tutti e condiviso da ogni forma di vita, e da ciò deriva
l'assoluta necessità che ogni forma di gestione del bene acqua sia pubblica.
Considerato che:
â— l'esito della consultazione referendaria del 12 e 13 giugno 2011 ha determinato
l'abrogazione sia dell'articolo 23bis del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con
la legge 6 agosto 2008, n .133 e successive modificazioni e integrazioni, sia del comma 1
dell'articolo 154 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 sancendo che:
â—‹ i servizi pubblici locali di interesse generale non devono essere assoggettati alle
regole di mercato;
○ il servizio idrico integrato non ha come scopo la remuneratività ;
â— che sussistono, pertanto, le condizioni normative per promuovere un percorso che porti
verso la ripubblicizzazione dei servizi idrici, sottraendo la gestione del SII dalle logiche di
mercato;
◠che nello Statuto del nostro comune all'Art. 2 Finalità Generali al comma 2 capoverso d)afferma "che l'acqua, come l'aria, è un diritto universale e inalienabile";
â— che sempre nel nostro Statuto all'Art. 57 Disciplina dei Servizi Pubblici al comma 4 dice "Il
Comune riconosce che il Servizio Idrico Integrato è un servizio pubblico locale primario, di
interesse generale, finalizzato a garantire l'accesso all'acqua, e pari dignità , a tutti i cittadini.
S'impegna a garantire che il servizio idrico e gli enti gestori del servizio siano soggetti al
diretto controllo pubblico locale dei Comuni e operino senza scopo di lucro";
◠questo Consiglio comunale in data 19/10/2015 ha approvato all'unanimità un ordine del
giorno da noi proposto (Acqua, bene comune Art. 7 Legge 133/2014) in cui si ribadiva
quanto sopra premesso.
Visto che:
â— nel mese di settembre ed ottobre di quest'anno i comuni soci di AVS e AVI hanno portato in
Consiglio comunale delibera riguardante la fusione delle due società in Viacqua SPA e 67
comuni su 69 l'hanno approvata;
â— tra questi ci sono comuni che hanno approvato la delibera nonostante lo Statuto della nuova
Società (Viacqua Spa) va in contrasto con il proprio Statuto comunale, ad esempio Vicenza,Valdagno, Sandrigo e Schio;
TUTTO CIÃ’ PREMESSO, SI IMPEGNANO SINDACO E GIUNTA
1) a farsi promotori in assemblea dei soci di Viacqua Spa di istituire un gruppo di lavoro o
commissione che, partendo dall'analisi della situazione della nascente Viacqua Spa e della
normativa vigente, elabori e proponga percorsi concreti per individuare le forme societarie
più opportune per assicurare l'affidamento diretto del servizio idrico integrato ad aziende di
totale proprietà dei comuni del territorio e che si occupino sotto stretto controllo dei comuni
stessi in via esclusiva della gestione del Servizio Idrico Integrato; il gruppo di lavoro
dovrebbe esaminare in particolare la possibilità , vantaggi e limiti, di optare per forme
societarie di diritto pubblico, che per la loro stessa natura, potrebbero garantire il legame
organico con gli Enti locali, l'assenza di scopo di lucro, e la partecipazione dei cittadini e dei
lavoratori dipendenti.
La modalità di lavoro di questo gruppo dovrà essere orientata verso la massima trasparenza
degli atti e aperta alla partecipazione della cittadinanza, anche con strumenti propositivi. I
componenti del gruppo di lavoro dovranno essere scelti dall'Assemblea dei soci di Viacqua ecomprendere anche esperti del settore, lavoratori e società civile e che suddetto gruppo di
lavoro venga istituito entro il 31 marzo 2018;
2) a promuovere all'interno del Consiglio di Bacino Bacchiglione un tavolo di
approfondimento sulle problematiche derivanti dall'obbligo di legge di Gestore unico
nell'ambito, considerata l'attuale presenza nel bacino di tre Gestori, di cui uno,
AcegaApsAmga del Gruppo Hera che fino a scadenza usufruisce di una salvaguardia di
legge, e considerando il rischio conseguente che il Servizio, non potendo domani essere
gestito direttamente in tutto il territorio dagli Enti Locali consorziati, debba essere messo a
gara;
3) a relazionare alle Commissioni Consiliari competenti, con cadenza quadrimestrale,
sull'avanzamento del piano di lavoro come sopra descritto.
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