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Pedemontana veneta, nota del commissario Corsini su tutela sub appaltatori e fornitori dei cantieri

Di Emma Reda Giovedi 1 Giugno 2017 alle 17:34 | 0 commenti

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In relazione ad alcune dichiarazioni alla stampa del vicepresidente di Confindustria Vicenza, Gaetano Marangoni, relative alla tutela di sub-appaltatori e fornitori dei cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) contenute nel contratto stipulato fra la Regione e la concessionaria SIS, l'ufficio stampa della Giunta Regionale diffonde una nota del Commissario regionale per la SPV, Avvocato dello Stato Marco Corsini, che segue tra virgolette. "Colgo l'occasione offerta dagli amici di Confindustria, che comunque ringrazio per la condivisione e l'appoggio al lavoro sin qui svolto per il al celere riavvio della concessione per la Pedemontana Veneta, per intervenire sulla questione degli espropriati e dei subappaltatori.

Sin dal primo momento abbiamo avuto attenzione per la posizione di espropriati e subappaltatori, che la nota sofferenza finanziaria del concessionario aveva e ha reso critica. È un'attenzione che va oltre gli obblighi e i doveri propri del concedente, che non dovrebbe occuparsi della tutela dei subappaltatori (che spetta semmai per legge al committente dell'opera, mediante il pagamento diretto di quanto non versato loro dall'appaltatore).

Ciò nonostante la convenzione ora prevede, obbedendo a precisa prescrizione del Consiglio Regionale, che le somme erogate a titolo di maggior contributo pubblico siano prioritariamente destinate al pagamento di espropriati e subappaltatori (art. 20).

Per quanto riguarda in particolare i subappaltatori, per i quali prima nulla era detto in convenzione, il concessionario risulta aver concordato con loro un piano di rientro con precise scadenze, al cui rispetto - se vorrà vedersi pagati i lavori eseguiti - è tenuto in base alle regole sull'adempimento.

Nessuna sanzione, analoga a quella prevista per gli espropriati, era possibile introdurre ed è inutile far credere che ciò fosse possibile nella dinamica della ricontrattazione. Gli amici di Confindustria, molti dei quali hanno eccellenti competenze in materia, sanno bene che la materia degli espropri (nella quale il concessionario è delegato dalla Regione e risponde del corretto esercizio del potere delegato) è ben diversa dal subappalto, che è un rapporto tra privati destinato a non rilevare al di fuori dell'appalto.

È certo preciso dovere della Regione esercitare tutti i poteri di controllo che le spettano come concedente anche (ma non solo) a tutela dei subappaltatori, indipendentemente da quel che è scritto in contratto. E sarà fatto con scrupolo e rigore. 

Non sfugge comunque a nessuno che la migliore garanzia di tutela di espropriati, subappaltatori, fornitori, e dei cittadini tutti che vogliono finita la Superstrada, è nella sollecita definizione del closing finanziario. Obiettivo per il quale, come giustamente ci si dà atto, è stato prodotto il massimo sforzo".


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