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Pedemontana, Sinistra Italiana interroga il Governo

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 9 Giugno 2017 alle 12:12 | 0 commenti

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La scorsa settimana la Giunta Regionale del Veneto ha siglato il nuovo accordo con il consorzio privato SIS, concessionario nella realizzazione della Pedemontana. Con il nuovo accordo la Regione Veneto mette a disposizione i fondi mancanti per il completamento dell'opera e per pagare gli espropri, stabilendo che la Regione incasserà i pedaggi della super strada e, contemporaneamente, impegnando il consorzio al versamento di una somma annuale il cui ammontare è predefinito. Dalle informazioni diffuse attraverso la stampa ed i canali di comunicazione ufficiali, non si ricava alcuna certezza che tale ulteriore investimento sarà sufficiente all'effettivo completamento dell'opera, anzi, ciò risulta sempre più marcatamente inverosimile.

L'unico dato certo è che i fondi in questione siano necessari per la mera riapertura dei cantieri ed il pagamento degli espropri; ma sarà sufficiente? Il dubbio è ulteriormente legittimato se si considera che i contraenti del nuovo accordo sono gli stessi già incorsi nei macroscopici errori di estimo sia per quanto riguarda i costi, sia in riferimento al volume di utenza potenziale dell'opera. Il Presidente Luca Zaia ha infatti dichiarato in una prima occasione che le virtuali percorrenze giornaliere a opera realizzata sarebbero state almeno 30.000, salvo poi correggersi in una seconda e più recente occasione, nella quale egli stesso rivede la stima a circa 21.000 percorrenze giornaliere.

Come Sinistra italiana del Veneto, sollecitiamo il Presidente Zaia a fornire maggiori delucidazioni su tutti i numeri dell'opera, specialmente per quanto riguarda costi e percorrenze. Su questo aspetto insiste anche l'interrogazione parlamentare depositata alla Camera dei Deputati dall'On. Giovanni Paglia di Sinistra Italiana: l'emergenza finanziaria legata al progetto della Pedemontana veneta, sottolinea come quest'opera appaia non solo deleteria per il territorio veneto, già abbondantemente compromesso e "consumato", ma anche del tutto non necessaria. I macroscopici errori nella previsione dei costi e nel calcolo delle percorrenze evidenziano a nostro avviso la volontà di costruire false priorità e conferire all'opera medesima un valore "drogato" da ben diversi interessi.

Anche questa, come per tutte le cosiddette "grandi opere" in cantiere, richiama all'inutilità degli interventi e riporta l'attenzione al "sistema" dove si annidano corruzione e clientele.

Le piroette del Presidente Zaia per aggirare l'insolvenza della compagine privata e mettere a carico della collettività i costi dell'opera, hanno provocato un forte aumento delle mobilitazioni di quanti si oppongono a quest'opera, al consumo di suolo e alla cementificazione imponente che si vorrebbe riprodurre.

La interrogazione parlamentare dell'On. Paglia chiede al Governo non solo di avviare una analisi nel rapporto costi - benefici legata al progetto definitivo, il cui iter non è mai stato verificato dal Ministero dell' Ambiente, ma di valutare l'opportunità di "compiere una riflessione complessiva sull'utilità e la pertinenza dell' opera.

All'interno di questo quadro, Sinistra Italiana del Veneto ribadisce la propria contrarietà alla Pedemontana, un'opera inutile e dannosa e si schiera a fianco dei comitati territoriali per riproporre con forza il tema della salvaguardia dell'ambiente e del territorio veneto.

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