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Pfas, marcia dei pFiori "tranquilla": in centinaia manifestano a Montecchio Maggiore e la Miteni conferma posizione e impegni

Di Edoardo Pepe Domenica 14 Maggio 2017 alle 22:56 | 0 commenti

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"L'Acqua pulita salva la vita": all'insegna dello slogan scritto sulle loro magliette i partecipanti alla Marcia dei pFiori, organizzata per sensibilizzare la popolazione e tutti i "controllori" e i "decisori" sul problema dei Pfas, si sono radunati alla vecchia Stazione ferroviaria di Montecchio Maggiore in via dei Trozzi angolo via Passai. Alla preparazione delle bici con le bandierine colorate c'erano famiglie e bambini con prima tappa alla Miteni di Trissino, la fabbrica a 6 km di distanza da Montecchio Maggiore. C'erano Veronica Cecconato, segretaria provinciale del PD, Giovanni Rolando, lo storico ex consigliere comunale e regionale ma sempre più che attivo tra i dem, Jacopo Berti, capogruppo M5S in consiglio regionale, l'ex sindaco di Montecchio Maggiore Maurizio Scalabrin, il segretario generale della Cgil provinciale Giampaolo Zanni, l'ex sindacalista Giuliano Raimondo e tanti altri ancora.

Sull'evento, svoltosi oggi senza problemi di sorta, ha poi inviato una nota anche la Miteni che riferisce che "alcune centinaia di persone hanno manifestato questa mattina davanti allo stabilimento Miteni rivendicando il diritto a un'acqua pulita. Tutto si è svolto in una ventina di minuti in un clima tranquillo e senza incidenti. Lo scorso anno Miteni aveva accolto i manifestanti ma in questa occasione, a seguito dell'aggressione squadrista subita lo scorso marzo e l'annunciata presenza nella manifestazione degli stessi autori dell'aggressione, si è ritenuto per la sicurezza di tutti di tenere di chiusi i cancelli che sono stati adornati con palloncini colorati per dare il benvenuto ai manifestanti. Nelle scorse ore l'amministrare delegato di Miteni, Antonio Nardone, aveva indirizzato una lettera aperta ai manifestanti ricordando che l'11 gennaio scorso il tribunale Superiore delle acque ha emesso una sentenza che indica gli interventi per contenere la presenza dei Pfas a catena lunga nelle acque. I giudici hanno disposto il censimento e la depurazione degli scarichi delle centinaia di aziende che oggi in Veneto usano queste sostanze nella loro produzione. Nardone ha evidenziato come nelle disposizioni contenute nella sentenza Miteni non sia mai nemmeno citata visto peraltro che non produce più da anni questa tipologia di Pfas e sta effettuando le bonifiche in accordo con Arpav".


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