Quotidiano | Categorie: Ambiente

Il nuovo bacino anti-alluvione di Caldogno non si può utilizzare (per ora): l'assessore Matteo Celebron spiega perché

Di Edoardo Andrein Lunedi 29 Ottobre 2018 alle 12:58 | 0 commenti

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Le criticità per il maltempo nella provincia vicentina sono assai più problematiche che in città: nel bassanese il fiume Brenta è sovraccaricato, mentre nell'altovicentino il paese di Posina è isolato. In tanti si stanno chiedendo in queste ore come mai non è stato ancora messo in funzione il nuovo bacino anti-alluvione di Caldogno (nella foto) per il quale sono stati investiti 41 milioni di euro.

A spiegare la situazione è l'assessore del Comune di Vicenza Matteo Celebron, con delega a protezione civile e ambiente:

“il protocollo ufficiale prevede l'utilizzo ad una quota dell'acqua di 5,40 metri: la decisione di metterlo in funzione è delicata, perché se si riempie prima di una situazione di emergenza, poi diventa inutilizzabile”.


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