Roma. Aveva mandato in fibrillazione le due anime delle associazioni e un'infinità di studi legali l'ultimo emendamento parlamentare presentato in sede di Milleproroghe da due deputati del M5S, Vittoria Baldino per la commissione Affari costituzionali e Giuseppe Buonpane per la Bilancio ma non da esponenti della Lega, alla legge 205, quella approvata all'unanimità il 27 dicembre 2017 (ancora in attesa del relativo decreto attuativo previsto per il 30 marzo ma rinviato prima al 31 ottobre e, ora, appena sarà concessa la fìducia sul Milleproroghe, al 31 gennaio 2019) per il "ristoro" delle vittime (azionisti e obbligazionisti) di errate o fraudolente informazioni su Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e quattro banche risolte (nella foto VicenzaPiu.com da sx Zaggia, Cavallari, Conte, Miatello, Vanin).
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Stamattina, mercoledì 27 giugno, il Tribunale fallimentare di Treviso, si legge su La Tribuna di Treviso, "ha decretato lo stato di insolvenza di Veneto Banca. La passività complessiva è stata calcolata in 538,6 milioni di euro, nonostante un intervento dello stato di 2,5 miliardi di euro. Il giudice fallimentare interpellato dal pubblico ministero Massimo De Bortoli dalla Procura di Treviso ha così stabilito che al 25 giugno 2017, data della messa in liquidazione di Veneto Banca e della Banca Popolare di Vicenza, l'istituto di credito trevigiano era insolvente e non in grado di onorare l'emissione obbligazionaria decennale emessa in scadenza il 21 giugno 2017".
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Il fondo per risarcire gli azionisti? - è la domanda a Salvatore Bragantini con cui apre Federico Nicoletti il suo articolo su Il Corriere del Veneto che riprendiamo integralmente. «Se fossi lo Stato non darei nulla. La banca aveva creato strumenti ragionevoli: c'è chi li ha accettati e chili ha rifiutati. Se c'è sempre una volta dopo, nessuno accetterà mai. Tanto poi ti danno di più». Il tentativo fallito di Atlante e i problemi rimasti aperti. Ma anche un Veneto che ha fatto con Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca una sorta di triplo gioco: prima mandandole in crisi, poi non sostenendo il salvataggio e ora, un anno dopo, rifugiandosi nella teoria auto-assolutoria del «complotto» per spiegare i crac.
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Nella notte tra il 12 e 13 luglio 1866, gli Austriaci lasciarono Vicenza - ci scrive Luciano Parolin - La città operosa, industriale, liberale sino all'osso, con imprenditori ingegnosi all'avanguardia, era libera! Il territorio tra Thiene, Schio, Asiago, poco distante dal confine Tirolese, aveva necessità di ferrovie, strade, ponti, stazioni, per far muovere le merci dei cotonifici, lanifici, garziere. La strada tra Malo e Schio, fu costruita su sollecitazione degli imprenditori lanieri tra il 1765 e 1786, con una spesa di £ire Venete 91.663, era insufficiente.Â
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Non ho parole ... Dopo i danni che non ha saputo evitare, l'attenzione maniacale a non lasciar cadere i privilegi consolidati nel tempo ai propri dipendenti, oggetto di recenti rinnovi da parte del chiacchierato ma confermato Governatore, Bankitalia riesce pure ad indispettire i risparmiatori attribuendo un nome al portale di educazione finanziaria a mio avviso del tutto fuori luogo: Quello che conta. Negli ultimi 5 anni è successo di tutto, porte girevoli, rapporti oscuri con Procure e PM, ispettori quantomeno miopi promossi a ruoli apicali, il discusso rinnovo di mandato al Governatore più criticato della storia mentre svariati miliardi di euro di ignari risparmiatori andavano letteralmente in fumo...
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Nell'incontro di ieri organizzato a Schio dalla Casa del Consumatore e di cui vi abbiamo riferito pubblicando anche il video integrale della parte con le domande uffficiali di Elena Bertorelli alla fine uno dei presenti ha fatto una domanda riassuntiva sui rimborsi attesi dai soci BPVi ai quattro relatori:Â Giovanni Coviello, Coordinatore cittadino del Psi di Vicenza e Candidato al Senato Veneto 2 (Vicenza, Padova e Verona), i due candidati alla Camera Luca Canale per M5SÂ e Luca Rosini per 10 Volte Meglio oltre a Massimiliano Dandrea, non candidato larResponsabile della Consulta "Tutela del risparmio" della Lega.
Al Signor Presidente del Consiglio Comunale di Schio, al Signor Sindaco del Comune di Schio INTERROGAZIONE (ai sensi dell'articolo 26 c.1 del R.F.C.C.). OGGETTO: RICHIESTA CHIARIMENTI SULLA SOCIETA' KPMG. Premesso che: ◠con un provvedimento del 18/10/2017 l' Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dopo aver accertato a seguito di complessa e rigorosa istruttoria, che, KPMG S.p.A., KPMG Advisory S.p.A, tra gli altri, "hanno posto in essere un'intesa restrittiva della concorrenza contraria all'articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) consistente in una pratica concordata avente la finalità di condizionare gli esiti della gara Consip", ha condannato le predette a pesanti sanzioni amministrative pecuniarie di ingente importo, in considerazione "della gravità dell'infrazione";
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Riceviamo da Sonia Perenzoni, consigliera M5S di Montecchio Maggioree pubblichiamo: "Reporters sans Frontieres ha inserito l'Italia al 52esimo posto nella classifica mondiale del 2017 sulla libertà di stampa (e quindi di informazione ai cittadini) ma avverte che rimangono ancora molti problemi nell' informazione italiana. Pensiamo che l'informazione bisogna andare a cercarsela direttamente alla fonte, senza utilizzare intermediari. Questo è ciò che ci ha spinto ad organizzare quattro serate informative gratuite ed aperte a tutti i cittadini."Continua a leggere