Tagli da Roma alla sanità, Luca Zaia: "puniti i nostri giovani e incapaci di migliorare l'assistenza ai malati". Pronta la risposta dell'opposizione dem
Giovedi 28 Settembre 2017 alle 16:18
Luca Zaia, presidente della regione Veneto, sostiene desolato in questa nota ufficiale: "In questo paese il futuro dei giovani conta solo a parole. Nei fatti, invece, succede che l'Università di Padova (e le altre venete non stanno meglio) si vede costretta a tagliare 91 posti nei corsi di laurea per le professioni sanitarie (infermieri, ostetriche, dietisti ecc.) perché il Ministero dell'Università ha tagliato pesantemente il numero di posti da mettere a disposizione dei ragazzi. Siamo stanchi di combattere per avere ogni volta ciò che serve allo sviluppo del Veneto e dei Veneti, nella sanità come in tanti altri settori."
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Università, Luca Zaia: "il taglio dei fondi ai tre atenei veneti è una scelta odiosa"
Sabato 16 Settembre 2017 alle 14:46
Il Presidente della regione Veneto Luca Zaia in una nota ufficiale di disapprovazione afferma:"Cinque milioni in meno all'Università di Padova, quasi un milione e mezzo in meno a quella di Venezia, un milione e 700 mila tagliati a Verona, 500 mila allo IUAV. Abbiamo alcuni fra gli atenei più prestigiosi a livello internazionale, che ogni anno si classificano entro i primi cinque posti (spesso al primo) a livello nazionale per qualità e livello della ricerca, e il governo cosa fa? Invece di premiare queste eccellenze, le mortifica e dà più soldi a chi galleggia a metà o a fondo classifica: con la scusa che 'stanno migliorando', elargisce più fondi a una pletora di atenei del centro-sud."
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Associazione allevatori del Veneto: fondamentali interventi mirati con la Regione per le stalle del futuro
Sabato 4 Marzo 2017 alle 17:13
Grande partecipazione oggi al convegno degli allevatori veneti, promosso da Arav, per individuare delle strategie efficaci per uscire dalle difficoltà del settore. I prezzi del latte, dei prodotti lattiero-caseari e della carne sono bassi, ma l'Associazione allevatori del Veneto lavora al fianco degli allevatori, che hanno compreso e dimostrato grande interesse per come attuare dei miglioramenti alle proprie stalle, a partire dall'utilizzo dei dati dei controlli funzionali. "La raccolta dei dati consente al Sistema allevatori un'analisi che permette a tutti di migliorare e crescere, sconfiggendo le difficoltà più frequenti e producendo in un regime di efficienza. Potremo definire questo sistema come solidaristico, perché ciascun allevatore contribuisce a migliorare la redditività della propria impresa e delle altre, in un'ottica di crescita generale".
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Arav presenta la stalla sostenibile a Vicenzagri
Giovedi 2 Marzo 2017 alle 11:42
“Stiamo cercando di reagire ai tagli imposti al settore allevatoriale con l’innovazione ed il benessere animale, per garantire materie prime d’eccellenza fondamentali per la trasformazione in alimenti che tutto il mondo ci invidiaâ€. Con queste parole il presidente della Associazione regionale allevatori del Veneto, Floriano De Franceschi, illustra il convegno in programma sabato 4 marzo alle ore 10 nella sala riunioni dell’Arav a Vicenza, sul tema “La stalla del futuro, rispondere al mercato, benessere degli animali e sostenibilità â€. L’evento si svolgerà questo fine settimana nell’ambito di Vicenzagri, la vetrina dell’agricoltura moderna promossa all’Associazione provinciale Macchine e Attrezzi Agricoli Boschivi di Confcommercio Vicenza, da sempre punto di riferimento per il settore.
Continua a leggereSuccede ora a Bologna (e non solo): "l'appello agli studenti" nel 1943 di Concetto Marchesi, rettore dell'Università di Padova
Sabato 11 Febbraio 2017 alle 09:43
 Leggo dei disordini all'Università di Bologna per la questione degli accessi "limitati" da tornelli e "permessi vari" alla biblioteca universitaria. Ho sempre pensato che l'università e la scuola tutta, debbano essere luoghi aperti, accessibili a tutti quelli che vogliono sapere, imparare, discutere liberamente. Ritengo anche che ci siano altri modi di impedire eventuali prevaricazioni e azioni criminali o delinquenziali ("emergenze", che poi vengono consolidate con la "normalità dell'abitudine", che giustificano spesso limitazioni ai diritti e alle libertà collettive e individuali) con le quali si giustificano l'uso della forza e la violenza contro le manifestazioni e le occupazioni da parte di chi protesta. In poche parole, ribadisco, i luoghi dove si costruisce cultura devono essere usufruibili a chiunque, un diritto che dovrebbe essere incentivato per garantire la libertà di accedere al sapere. Per questo i fatti di Bologna mi spaventano e mi inquietano.
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