Il CoVePa (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa) ci sottopne un approfondimento sul progetto di finanza alla veneziana in cui Luca Zaia soccorre il concessionario. AppaltiLeaks ha già avuto modo di interessarsi della SPV, Superstrada Pedemontana Veneta (vedi articolo precedente), ed oggi ritorna sull’argomento. Lo scorso 29 maggio 2017, presso lo Studio del notaio veneziano Alberto Gasparotti, si sono dati, infatti, appuntamento l’ing. Elisabetta Pellegrini (in nome e per conto della Regione del Veneto) ed il geom. Matterino Dogliani (Amministratore Delegato e legale rappresentante Superstrada Pedemontana Veneta Spa) per stipulare il “Terzo Atto Convenzionale Superstrada Pedemontana Veneta“ (scarica qui il testo integrale). Centoventitrè pagine nelle quali vengono, per l’ennesima volta, modificati i rapporti contrattuali tra concedente e concessionario.
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In relazione ad alcune dichiarazioni alla stampa del vicepresidente di Confindustria Vicenza, Gaetano Marangoni, relative alla tutela di sub-appaltatori e fornitori dei cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) contenute nel contratto stipulato fra la Regione e la concessionaria SIS, l'ufficio stampa della Giunta Regionale diffonde una nota del Commissario regionale per la SPV, Avvocato dello Stato Marco Corsini, che segue tra virgolette. "Colgo l'occasione offerta dagli amici di Confindustria, che comunque ringrazio per la condivisione e l'appoggio al lavoro sin qui svolto per il al celere riavvio della concessione per la Pedemontana Veneta, per intervenire sulla questione degli espropriati e dei subappaltatori.Continua a leggere
Pubblicato l'11 maggio alle 2016, aggiornato il 13 alle 22.20. Oggi vi proponiamo un'intervista video esclusiva all'architetto Massimo Follesa, storico portavoce del CoVePA (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa), sulla sua presa di posizione dell'11 maggio sulle dure osservazioni della Corte dei Conti sullo stato di avanzamento della Superstrada Pedemontana Veneta. Nell'intervista abbiamo iniziato ripercorrendo, a beneficio di chi non conosce in dettaglio la genesi del caso, le varie tappe della travagliatissima opera viaria nata all'epoca di Giancarlo Galan per poi valutare con Follesa le conseguenze di errori di previsione e conclamati "favori" al privato, ulteriormente sottolineati a Luca Zaia il 10 maggio scorso anche dalla Corte dei Conti.
Dopo la notizia del nuovo sequestro delle gallerie della SPV tra Malo e Castelgomberto l'ufficio stampa della Giunta Regionale del Veneto diffonde la seguente nota del Responsabile Unico del Procedimento della Superstrada Pedemontana Veneta: "A seguito dell'incidente mortale avvenuto il 19 aprile 2016, l'Autorità Giudiziaria aveva disposto il sequestro dell'imbocco est della galleria naturale denominata "Malo". Il Concessionario SPV S.p.a. ha comunicato che in data 24.01.2017, a seguito della definizione con il Consulente Tecnico d'Ufficio (CTU) del progetto di messa in sicurezza, l'Autorità Giudiziaria aveva proceduto a un parziale dissequestro per consentire la ripresa delle attività , nella carreggiata nord della galleria. La questione ora posta è, invece, relativa all'utilizzo dei bulloni provvisori che il Concessionario sta utilizzando nel citato progetto di messa in sicurezza, per il sostegno provvisorio della roccia nella calotta della galleria, e della necessità o meno della loro "Marcatura CE".
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"Sequestrate di nuovo le gallerie tra Malo e Castelgomberto di SPV". Saremmo di fronte al paradosso per cui le principali gallerie sarebbero insicure per il Tribunale di Vicenza, mentre Silvano Vernizzi sosteneva che la riprogettazione antisismica dei cls e l'adeguamento della sicurezza delle gallerie di SPV sono costati 140 mln di € dei 458 mln in più rispetto al preliminare (1,8mld €). Centine e bulloni inadeguati, non rispondenti ai dettami di legge oltre alla malagestione del cantiere potrebbero essere alla base della morte di Sebastiano La Ganga. Dalla stampa si apprende che, a quasi un anno dal tragico 19 aprile 2016, quando per primi avevamo lanciato la notizia del gravissimo incidente nella galleria Castelgomberto Malo, il tunnel da 500 mln di € è stato di nuovo posto sotto sequestro dall'autorità giudiziaria di Vicenza.
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Il Presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, ha parlato a Vicenza della Superstrada Pedemontana Veneta esprimendo dure critiche e perplessità , come riferiscono nella nota che pubblichiamo Jacopo Berti (a dx nella foto) e Manuel Brusco consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. "Quello delle opere avviate non può diventare una sorta di estorsione", ha detto Cantone. "Le opere vanno fatte rispettando le regole... c'è bisogno di capire un piano che cambia moltissimo la struttura del project, che cambia il meccanismo del rischio". Il M5S da sempre critico sul project financing commenta le dichirazioni di Cantone. Il Capogruppo Jacopo Berti ricorda: "La Giunta aveva detto che con l'Anticorruzione era tutto a posto, invece Cantone parla di un'illustrazione generica del piano e di un progetto profondamente modificato.".
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Son tre associazioni attente al mondo della produzione e della tutela degli utenti. Stiamo parlando ANLA - Veneto, Codacons Veneto e Federmanager Venezia. L'obiettivo e di richiamare l'attenzione sull'opportunità di far ricadere l'onere delle esigenze di finanziamento dell'opera su chi ne usufruisce.
Ricorrere all'IRPEF appare punitivo di chi, già con la fiscalità generale, contribuisce in misura maggiore di ogni altro area di contribuzione. Senza entrare nel merito dell'opera, richiamiamo che la realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta è l'intervento infrastrutturale più importante attualmente in corso in Italia ed è stato considerata opera strategica per il Veneto fin dagli inizi degli anni novanta del secolo scorso. Occorre, peraltro, sottolineare come i principali beneficiari della Pedemontana siano proprio le Aziende , questo anche secondo le unanimi dichiarazioni di autorevoli rappresentanti delle Associazioni di categoria, da Confindustria a Confartigianato e Confcommercio. Ma al di là degli aspetti progettuali, siamo di fronte ad una vera e propria opera diretta a soddisfare il mondo delle imprese e, per il suo completamento, siamo di fronte ad una "tassa di scopo", la quale deve gravare tendenzialmente, se non unicamente, sulle categorie che ne trarranno beneficio.
La senatrice Laura Puppato ha presentato un'interrogazione urgente al Ministro Graziano Delrio che evidenzia le disastrose, illogiche modalità con cui è stato portato avanti l'intervento della Superstrada Pedemontana Veneta, chiedendo se giunti a questo punto "non ritenga vi sia un concretissimo rischio che l'opera venga definitivamente bloccata dai ricorsi motivati e preannunciati da aziende promotrici escluse dal project e da altri soggetti interessati, a causa dei cambiamenti in corso d'opera" e "se non ritenga risulti doveroso per risolvere l'impasse in cui nuovamente siamo, applicando il principio di sussidiarietà ex. art. 118 Cost. al fine di gestire direttamente l'opera attraverso il Ministero competente.".
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