Le lavoratrici e i lavoratori morti nei luoghi di lavoro da inizio anno al 15 novembre 2018 sono 634 secondo l'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro, l'unico sito che monitora in tempo reale tutti i morti per infortunio sul lavoro, compresi i non assicurati all'INAIL e i lavoratori in nero. Questo numero è pari al totale dei morti sul lavoro del 2017. L'aumento dei decessi è spaventoso. E' la dimostrazione brutale dell'indifferenza, del menefreghismo e della incapacità di chi governa di affrontare il problema con determinazione e severità .
Giorgio Langella, segretario del PCI Veneto, ci invia la risposta, che pubblichiamo, all'invito al convegno promosso da ANPI e Giuristi Democratici di Venerdì 23 giugno ore 17.00 in Sala Stucchi, Palazzo Trissino, Vicenza su "Resistenza e diritto di resistenza. Dalla lotta antifascista all'esperienza No Dal Molin a Vicenza. Con quali mezzi i cittadini possono opporsi alla violazione dei diritti costituzionali?")
Approfitto per esprimere un pensiero (che poi è una richiesta esplicita). Tra i diritti costituzionali violati ogni giorno penso si debbano tenere in debito conto quelli del lavoro, a partire da quelli della sicurezza nei luoghi di lavoro. Dall'inizio dell'anno sono morti oltre 300 lavoratori (è il dato più alto dal quando l'Osservatorio indipendente di Bologna morti sul lavoro - che documenta i caduti sul lavoro, anche quelli "non assicurati Inail" - operai).
«Ancora un incidente mortale sul lavoro: Milos Cvejic di 25 anni, uno "straniero" serbo, poco dopo le 16 nell'azienda Dall'Alba di via IV Novembre di Santorso, di venerdì 14aprile. Morto come il suo compagno Jovica Novic di 42 anni morto anche lui a Santorso alla Valmorbida Snc»: così inizia la nota che pubblichiamo inviataci da Luc Thibault, USB Privato, che aggiunge il suo al nostro commento: «Operaio serbo schiacciato da lastra di ghisa a Santorso: nel 2017 è quinto morto sul lavoro a Vicenza, fra poco non se ne parlerà più». Un "altro" morto, scrive Thibault, che va a rimpinguare la triste moltitudine dei caduti sul lavoro. Caduti, schiacciati, carbonizzati, avvelenati.... Non tutte le loro storie sono raccontate da giornali e tv.
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Da IlGiornalediVicenza.it di ieri: "Operaio 25enne muore schiacciato da lastra di ghisa. SANTORSO. Tragedia poco dopo le 16 nell'azienda Dall'Alba di via IV Novembre. Un operaio di 25 anni, Milos Cvejic, di origini serbe è stato travolto e schiacciato da una pesante lastra di ghisa. L'incidente è avvenuto all'interno della ditta durante la movimentazione di materiale con il carroponte. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e il personale sanitario del Suem. Ogni tentativo di rianimarlo è stato purtroppo inutile. In azienda sono intervenuti anche i carabinieri e i tecnici dello Spisal che stanno compiendo accertamenti". Sono le solite scarne frasi che riportano la notizia di un altro lavoratore morto. E' il quinto, di cui si ha notizia in provincia di Vicenza, dall'inizio dell'anno.
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Sono già due gli incidenti mortali sul lavoro vicentini nel 2017, un segnale da non trascurare per una provincia che già lo scorso anno ha indossato la maglia nera del Veneto. I numeri parlano chiaro: la media degli altri capoluoghi di provincia è di 5 morti all'anno, nel 2016 a Vicenza sono stati 20. Troppi per restare indifferenti. Non rientra nel triste computo il 47enne torinese che ha perso la vita lunedì mattina, mentre cambiava una lampadina all'interno del negozio Mercatone Uno di Carrè. Secondo gli inquirenti, al contrario di quanto era stato ipotizzato in un primo momento, l'uomo si è spento a causa di un malore. Il conto, tuttavia, resta salato.
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