"I lavori per la Superstrada Pedemontana Veneta tornano nel mirino della magistratura dopo il crollo avvenuto a Castelgomberto l'11 settembre scorso: mi auguro che si indaghi a fondo su come è stata fatta la Via, ovvero la Valutazione di impatto ambientale, in quell'area, dove, non dimentichiamolo, c'è stato anche un incidente mortale." L'appello è di Andrea Zanoni, Consigliere regionale del Partito Democratico, all'indomani dell'apertura da parte della Procura di Vicenza di un nuovo fascicolo per crollo colposo sul cedimento avvenuto nei pressi del cantiere Sis.
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"I lavori per la Pedemontana Veneta tornano nel mirino della magistratura dopo il crollo avvenuto a Castelgomberto l'11 settembre scorso: mi auguro che si indaghi a fondo su come è stata fatta la Valutazione di impatto ambientale (Via), in quell'area, dove, non dimentichiamolo, c'è stato anche un incidente mortale". L'appello è di Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, all'indomani dell'apertura da parte della Procura di Vicenza di un nuovo fascicolo per crollo colposo sul cedimento avvenuto nei pressi del cantiere Sis.
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Non ci interessa in questa sede sapere se gli informatori siano stati dirigenti, di livello o meno non importa ma di certo infedeli, della Banca Popolare di Vicenza, che ha recisamente smentito la perpetuazione di un sistema di servilismo mediatico già letale per Vicenza, o professionisti "collegati" in possesso dei dati o, probabile, alcuni interessati a far (mafiosamante) sapere che i vantaggi illeciti da loro avuti erano comuni a tanti altri. Ma ieri, sabato 4 marzo, Il Giornale di Vicenza ha, comunque, reso un servizio oltre che a per ora "ignoti" interessati (girano già ipotesi al riguardo) finalmente anche ai lettori.
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Ancora problemi per la superstrada Pedemontana veneta. Negli scorsi giorni, i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Treviso, su delega del procuratore capo della repubblica di Vicenza Antonino Cappelleri, hanno portato a termine un'articolata indagine riguardante i cantiere della nuova infrastruttura. Gli uomini dell'arma hanno concentrato le loro attenzioni alla "Galleria naturale di Malo" e le opere di scavo del 1° e 2° lotto, che avvengono nei comuni di Malo, Breganze e Castelgomberto. Secondo gli investigatori, sono oltre 65.000 i metri cubi di residui solidi inseriti nel terreno a pressione elevata per consolidare il cemento (Jet Gruoting). Il materiale, analizzato dai tecnici dell'arma, non è risultato pericoloso, tuttavia le operazioni non sono avvenute seguendo le procedure previste.
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Pubblicato il 27 gennaio alle 23.21, aggiornato sabato 4 febbraio alle 16.00 con video qui proposto e annunciato davanti a Don Torta nell'assemblea odierna dell'Associazione "Noi che credevamo nella BPVi", che abbiamo trasmesso in diretta streaming su www.vicenzapiu.tv e le cui repliche saranno disponibili fra poco più di un'ora sullo stesso sito ma anche scaricando l'App gratuita VicenzaPiù Tv, come da informazioni di dettaglio qui riportate. A seguire, in serata, pubblicheremo su questo portale il video integrale dell'assemblea.
Reverendo Monsignor Beniamino Pizziol, sono un devoto cattolico e mi permetto di chiedere a Sua Eccellenza qualche minuto di attenzione per alcune mie povere osservazioni e per una semplice domanda finale a cui vorrei che Lei, dall'alto della sua Fede cristiana, desse una risposta che si richiami alla Carità e induca alla Speranza.
Il procuratore capo di Vicenza Antonino Cappelleri nella sua relazione sul crac della Banca Popolare di Vicenza prospetta l'applicazione di misure cautelari reali: così, conclude Il Messagero Veneto, "la Procura è pronta a procedere con il sequestro di parte del patrimonio della banca (in veste di persona giuridica) e degli altri nove indagati che rappresentavano gli ex vertici dell'istituto di credito. Un passaggio sul quale i pubblici ministeri Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi (titolari dell'inchiesta sulla Popolare) per altro starebbero già lavorando da tempo per quantificare le somme da sottoporre al sequestro. «Il patrimonio della Banca popolare - scrive il procuratore capo nella sua relazione - è stato artatamente sopravvalutato, attribuendo alle quote del proprio capitale un valore esoso rispetto a quello obiettivo»".
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