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Andrea Zanoni (PD): “Regione colpevole sui lupi, allevatori presi in giro da chi dice di difenderli”

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 11 Luglio 2017 alle 16:36 | 0 commenti

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"Questa mozione è utile a qualcuno per cavalcare lo stato d'animo degli allevatori che in realtà vengono presi in giro proprio da chi dice di volerli difendere e rappresenterà per loro un grave danno, poiché uscendo da WolfAlps si vedranno negare le recinzioni antilupo e i cani pastori". Lo dice Andrea Zanoni (Partito Democratico) argomentando il suo ‘no' alla mozione presentata da Sergio Berlato e Nicola Finco che chiede alla Regione di uscire dal progetto europeo, passata alla fine con 26 voti favorevoli, 12 contrari e 5 astensioni, oltre all'espulsione del collega Valdegamberi, "cacciato in seguito a urla e offese indirizzate al sottoscritto mentre stavo illustrando la nostra posizione.

È sconcertante tanta ignoranza: il percorso Life Ue non si può interrompere, pena la restituzione di tutti i fondi già erogati. Inoltre necessita comunque di misure obbligatorie per ulteriori cinque anni dopo la sua fine prevista per maggio 2018. In aula c’è stata pure la penosa, tentata ritirata di Berlato costretto dalla sua stessa maggioranza a fare retromarcia, cambiando e annacquando la richiesta di recessione al Progetto Life sostituendo ‘recedere subito’ con “recedere non ‘appena possibile’, non è passata perché il regolamento non ha consentito in dichiarazione di voto di modificare la mozione”, afferma il vicepresidente della commissione Ambiente, che contesta anche i dati forniti dai presentatori della mozione.  “Gli stessi consulenti della Regione hanno attestato che i lupi in Lessinia non sono migliaia, sono sei, altri quattro o cinque sull’altopiano di Asiago e una coppia sul Grappa e una sul Col Visentin nel Bellunese. In totale quelli accertati con analisi sono 12, al massimo arriviamo a 15. Questo risulta dai monitoraggi ‘genetici’ effettuati dal Corpo forestale. Prima di arrivare agli abbattimenti il Piano nazionale lupo, ancora in fase di approvazione, prevede ben 22 azioni, che riguardano prevenzione, monitoraggio, informazione e studio. E se si arriva all’abbattimento si parla del 5% come soglia massima della popolazione totale, ovvero nel caso del Veneto si potranno abbattere 0.7 lupi, cioè nessun abbattimento”. “Come solito costume – insiste Zanoni – la maggioranza è brava a scaricare su altri le responsabilità, che sono invece in capo alla Giunta. Se si fosse cominciato a fare prevenzione già ad aprile non ci sarebbero state predazioni. Ma siamo in gravissimo ritardo. Grazie ai fondi Life Ue sono stati acquistati tre pastori abruzzesi e consegnati ad altrettanti allevatori della Lessinia, le richieste sono però di almeno altri 20 cani. Nel 2016 sono state fornite delle recinzioni a 12 pastori che sono servite a riparare da eventuali predazioni notturne i capi di bestiame, quest’anno l’acquisto è avvenuto appena una settimana fa e non sono ancora state ancora ‘messe in opera’. Le colpe sono della Regione, non dell’Europa. I fondi finora sono stati utilizzati per gran parte dal Corpo forestale per attività di monitoraggi, analisi e raccolta campioni. E anche il problema dei risarcimenti è dovuto a lungaggini burocratiche imputabili all’Ufficio Caccia regionale. I ritardi di Palazzo Balbi sono la causa principale del clima in atto, proporre traslocazione e sterilizzazione del lupo come vuole fare adesso, fuori tempo massimo, è un’azione inutile e che trova il netto parere negativo con Ispra”. “È quindi una mozione dalle pretese illegali, che si scontra con i dati scientifici a disposizione e va contro le buone tecniche di gestione della fauna selvatica. Non possiamo votare sotto la spinta dell’emotività, a causa di certi servizi mediatici. Non è così che si difendono gli allevatori – avverte Zanoni - Con questa mozione le vere vittime sono proprio loro perché non otterranno più i cani pastori né le recinzioni elettriche mentre i lupi resteranno perché sono specie protette.”


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