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“Tante promesse e zero fatti, il Tribunale di Bassano non aprirà. Le parole del ministro Bonafede chiudono ogni spiraglio. Cosa ha intenzione di fare Zaia che, poco dopo la sua rielezione, aveva dichiarato che se non si fosse mossa Roma, la Regione avrebbe fatto da sé?”. È quanto chiede - in una nota - la consigliera Alessandra Moretti del Partito Democratico, annunciando anche un’interrogazione a risposta immediata in seguito alle dichiarazioni del ministro della Giustizia, che prevede soltanto la creazione di uffici di prossimità ma non il ‘ritorno’ degli sportelli soppressi. 

“A Bassano esiste già un ufficio di prossimità, mentre il Tribunale della Pedemontana è una necessità oggettiva del territorio. Ben 60 sindaci si erano espressi a favore e Zaia aveva annunciato battaglia contro il centralismo romano che bloccava tutto. Adesso, passate le elezioni, svaniscono anche le promesse di Lega e 5 Stelle. Il Governo amico sotto l’albero ha fatto trovare l’ennesimo pacco. Non sarà anche questo colpa della mancata autonomia?”.

Anche il Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale del Veneto Stefano Fracasso interviene a seguito dell'annuncio del Ministro della Giustizia Bonafede di non riaprire il Tribunale di Bassano del Grappa: “Ricordate le promesse elettorali di Lega e 5 stelle durante la campagna elettorale per la riapertura del Tribunale di Bassano? Con una sola dichiarazione del Ministro della Giustizia Alessandro Bonafede, che ha confermato l'impossibilità di aprire il tribunale della Pedemontana, è caduto il castello di sabbia che leghisti e grillini avevano creato illudendo i cittadini veneti e bassanesi. Dov'è finito il contratto di Governo dove era presente la rivisitazione della 'geografia giudiziaria con la riforma del 2012'? Dove sono finiti i grandi discorsi, compresi quelli del Presidente della Regione Luca Zaia che qualche anno fa aveva addirittura dichiarato che il Tribunale ce lo saremmo 'fatti da soli'? Tutto tace, mentre ancora una volta i cittadini sono stati presi in giro da un Governo che è forte solo a parole”.