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Usare meglio i social nella vostra vita privata, per farli diventare preziosi alleati nella nostra vita professionale. Di questo si parlerà nell'incontro promosso giovedì 19 ottobre alle 20.30 nella sala riunioni di Palazzo Cornaggia a Thiene, appuntamento inserito tra le tappe della quinta edizione del Digital Meet, il festival sulla cultura digitale più grande d'Italia. La serata, dal titolo "Il social prende (la) vita", offrirà spunti di riflessione interessanti per prendere maggiore dimestichezza con la nostra dimensione sociale e digitale. 

Sul palco i responsabili dell'Ufficio Comunicazione di CNA Vicenza illustreranno la presentazione "Non perdiamo la faccia!", indicando gli errori più comuni che spesso si commettono non valutando quanto possa incidere un post sbagliato sulla nostra immagine in termini di affidabilità lavorativa. Al loro fianco l'ispettore superiore della Questura di Vicenza Roberto Minervini parlerà invece di sicurezza dei dati, reati e obblighi di legge, cyberbullismo e stalking.

Il Digital Meet 2017 è un progetto di Fondazione Comunica e Talent Garden Padova, promosso con l'obiettivo di avvicinare le piccole e medie imprese alle nuove opportunità del digitale. CNA Vicenza, già Digital Innovation Hub per le imprese del vicentino secondo il Piano nazionale Industria 4.0, partecipa a fianco dei Comuni di Thiene e di Schio, e su proposta di Pasubio Tecnologia, partner dell'associazione per lo sviluppo di servizi digitali con le Pubbliche amministrazioni. La rassegna inizierà proprio giovedì 19 in contemporanea in tutta Italia, per concludersi domenica 22: in totale sono previsti 143 incontri gratuiti in 10 Regioni, tenuti da quasi 300 speaker.

«La reputazione digitale - commenta Cinzia Fabris, presidente di CNA Vicenza - è una forza silenziosa che parla di noi in ogni momento. È fondamentale quindi imparare a controllarla, per essere davvero sicuri di trasmettere il messaggio che più ci rappresenta, a un potenziale cliente come a un potenziale datore di lavoro. Al tempo dei social siamo tutti sotto i riflettori 24 ore su 24, e il personal branding è una parte del nostro lavoro che nessuno può permettersi di trascurare».