Scuola, Stefano Casali (CDV): "deprecabile il divieto imposto in una scuola di Palermo di non pregare. Non tollereremo casi simili in Veneto"
Venerdi 24 Novembre 2017 alle 18:25 | 0 commenti
"Vietato pregare in una scuola di Palermo. Si tratta di un episodio gravissimo ed è inaccettabile e indegno proibire a dei bambini di pregare. Nel Veneto e a Verona non tollereremo casi simili". Lo comunica con una nota il Consigliere regionale Stefano Casali insieme ai colleghi del gruppo Centro Destra Veneto - Autonomia e Libertà Andrea Bassi e Fabiano Barbisan. "La notizia diffusa ieri 23 novembre dai media nazionali ha riportato questo grave episodio accaduto nella scuola materna elementare "Ragusa Moleti" di Palermo. Con una circolare - spiega Casali - il dirigente scolastico ha vietato di recitare la preghiera, come consuetudine, prima della merenda e nell'ora di religione."
"Inoltre - continua Casali - ha fatto rimuovere dalla scuola una statuetta della Madonna ed alcune immagini di Papa Francesco. Decisione presa senza prima consultare i genitori. Tutto questo ha dell'incredibile. Dopo la battaglia contro i crocifissi negli uffici pubblici, questo è l'ennesimo episodio dal gusto censorio nel nome di un laicismo e di un anticlericalismo esasperati. Non tollereremo che casi simili avvengano nella nostra regione."
"Mentre in questi giorni a Verona - puntualizza Casali - grazie all'impegno del sindaco di centrodestra, è in corso il Festival della Dottrina Sociale, promuovendo la città capitale dei valori della famiglia, della solidarietà e ‘capitale' italiana dei principi cattolici e della Chiesa, in Sicilia, guarda caso in una città governata dal Partito Democratico, arriva invece un esempio di oscurantismo incomprensibile che umilia e calpesta le nostre radici e la nostra storia cristiana."
"Proprio in questi giorni abbiamo presentato come Centro Destra Veneto una Mozione volta a sensibilizzare i dirigenti scolastici affinché venga realizzato ed esposto il presepe in tutte le aule del Veneto come simbolo di pace, di concordia, di unione e dei valori dell'Occidente. Invitiamo tutti i docenti, gli alunni e i genitori - concludono i consiglieri Casali, Bassi e Barbisan - a denunciare pubblicamente episodi analoghi nel Veneto. È altrettanto grave e intollerabile il silenzio su questa vicenda di tutti i componenti del Governo, a partire dal ministro dell'Istruzione del PD, Valeria Fedeli. Faccia sentire la sua voce, prenda misure immediate, anche licenziando il dirigente."
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