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Riceviamo da Pietro Bastianello e Paola Antoniazzi, rispettivamente responsabile generale e responsabile quote rosa di Siamo Veneto Schio, la nota ufficiale che segue relativa all'operazione antidroga avvenuta nel centro scledense la settimana scorsa: "Una storia di cronaca locale e un evento sociale globale che purtroppo si intrecciano nella nostra città. L'operazione in zona Castello è solamente una parte dei problemi che interessano Schio e i suoi cittadini."

"Ci uniamo volentieri  - continuano i due esponenti - ai complimenti alle forze dell'ordine che svolgono il loro lavoro di prevenzione e controllo del territorio, ma non facciamo altrettanto con l'amministrazione comunale. Leggiamo commenti sui social che inneggiano al sindaco Valter Orsi come artefice indiretto delle operazioni di polizia e meritevole quindi di complimenti, ma a nostro avviso quando si arriva a operazioni di questo tipo, si evidenzia soltanto un fallimento in essere. Tutti noi frequentiamo la piazza e i bar di Schio e facciamo anche quattro chiacchiere coi cittadini o i commercianti che vivono direttamente lo stato sociale reale della città. Il quadro che ne esce, e non da ora, dice che queste situazioni sono oramai stabili e conosciute da tutti. Zone franche dove si fanno ogni tipo di reato. Luoghi una volta simbolo della città divenuti parchi dell'orrore e di degrado. Strade evitate e piazze abbandonate dopo una certa ora per paura."

"Con riguardo invece all'evento sociale globale - prosegue la nota - Schio sulla carta si presenta bene contro la violenza sulle donne: sportello donna valido e attivo, equipe di professionisti psicologi presso la nostra Ulss, associazioni tipo centro aiuto alla vita, case famiglia per donne in difficoltà...ecc. Poi però non si può girare da sola a certe ore del giorno, soprattutto in centro dove pullulano nugoli di nullafacenti, tutti maschi, che ti guardano dietro...e non si può di certo mandare la propria figlia con le amiche in centro, troppa paura."
"Ieri 25 novembre, ci aspettavamo le quote rosa del consiglio comunale ad aprire la manifestazione e non certo il sindaco. Se sei donna non sei libera, sei debole e facilmente aggredibile.... Le quote rosa non sono un successo, ma un fallimento per noi donne."