Schio, due mostre per conoscere meglio il territorio
Mercoledi 18 Ottobre 2017 alle 14:24 | 0 commenti
Ci sono due mostre in corso, entrambe a Palazzo Fogazzaro, che sono importanti per comprendere e conoscere meglio il territorio in cui viviamo. Apparentemente non sono collegate tra loro, in realtà c'è un comune denominatore che le lega appunto al loro carattere locale. Si tratta delle mostre "Di poche parole ma ben coniate, come le sue monete" dedicata alla collezione numismatica dello scledense Teopisto Strolin e "Metalli Mostri Miniere" sull'estrazione mineraria nel distretto Recoaro-Schio. Entrambe raccontano storie e non sono semplicemente una rassegna di monete l'una e di pietre l'altra.Â
Strolin era una persona semplice che nella vita faceva il custode del macello comunale, ma che assecondando la propria passione per le monete, diventò un esperto consultato in tutta la zona e riconosciuto a livello nazionale.
La sua paziente collezione, di cui sono giunti al Comune 3500 pezzi, comprende anche monete da lui rinvenute negli scavi archeologici della zona e quindi importanti per la storia dei nostri luoghi. Allo stesso modo una memoria consapevole del passato minerario del territorio, permette a tutti di "leggerlo" per riscoprire un paesaggio e un patrimonio di cui siamo parte. I reperti di archeologia industriale e dei minerali legati alle nostre valli, che conservano decine di antiche miniere, in particolare nella Val Mercanti, riconducono alla cultura dell'attività di un'antica arte, quella dell'estrazione e, in seguito, della lavorazione dei metalli che era praticata da Recoaro fino all'Altopiano del Tretto con le miniere d'argento del '500, utilizzato da Venezia per battere moneta o il caolino estratto fino a pochi decenni fa. I molti toponimi come Maglio, Fusine, cognomi come Fusinieri ancora oggi testimoniano le tracce di queste attività . Di particolare rilievo anche il gruppo di reperti archeologici della Collezione Cibin - Gori in comodato al Comune di Schio e che, recentemente riordinati grazie ad una collaborazione con L'università di Padova, vengono qui esposti per la prima volta.
Non ci si deve dunque fermare all'osservazione di reperti messi in mostra ma riconnetterli a un'identità e a una storia che sono peculiari di quest'area, per ricomporre un mosaico topografico - cronologico di cui vogliamo conservare memoria e avere consapevolezza.
"Di poche parole ma ben coniate, come le sue monete", aperta fino al 26 novembre, sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00.
"Metalli Mostri Miniere", aperta fino al 29 ottobre, sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00.
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