Schio, dal 1° Trofeo dell'Omo, 3.050 euro per la Città della Speranza
Lunedi 27 Novembre 2017 alle 14:43 | 0 commenti
Si è svolto in Municipio, alla presenza dell'Assessore allo Sport, Aldo Munarini e del Consigliere Riccardo Sterchele, l'incontro tra gli organizzatori del 1° Trofeo dell'Omo, il torneo di calcetto che si è svolto il 29 e 30 luglio scorsi su una piastra allestita in piazza Statuto, e Andrea Camporese, membro del Comitato Esecutivo della Fondazione Città della Speranza. Denis Agostini, titolare del negozio di articoli sportivi Calciolandia, promotore ed organizzatore dell'evento con la Polisportiva Silenziosa Scledum, ha consegnato a Camporese un assegno da 3.050,00 Euro, frutto della raccolta fondi della due giornate di calcetto.
"Sport e solidarietà - ha dichiarato l'Assessore Munarini - vanno spesso a braccetto e sono molto fiero che un evento sportivo, originale e accattivante come è stata la prima edizione del Trofeo dell'Omo, abbia portato a questo buon risultato in termini di raccolta fondi. La Città di Schio è idealmente e formalmente gemellata con la Fondazione dal 2012, anno in cui la Giunta ha sottoscritto la Charta, il codice deontologico che Città della Speranza ha proposto e continua a proporre ai Comuni, con la consapevolezza che solo un corretto e trasparente agire apre le porte alla fiducia delle persone e delle istituzioni".
Andrea Camporese ha ringraziato gli organizzatori e ripercorso la storia della Fondazione.
"Città della Speranza" è, infatti, una Fondazione nata nel dicembre 1994, con la finalità di raccogliere fondi da destinare alla realizzazione di nuovi reparti di degenza e di day hospital, nonché di laboratori per la ricerca di oncoematologia pediatrica.
In questi anni, dopo aver realizzato a Padova la Clinica di Oncoematologia pediatrica, la Fondazione ha costruito il nuovo Day Hospital e i Laboratori di Ricerca, il nuovo Pronto Soccorso Pediatrico e il Day Hospital Pediatrico. Nel 2010 la Fondazione ha anche realizzato il nuovo Pronto Soccorso Pediatrico dell'ospedale San Bortolo a Vicenza.
L'8 giugno del 2012 infine è stata inaugurata a Padova l'ultima grande opera finanziata dalla Fondazione: l'Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, più conosciuto come Torre della Ricerca, che con i suoi 17.500 mq è il più grande centro di ricerca sulle malattie infantili d'Europa. Ad oggi l'Istituto ospita circa 300 ricercatori, alcuni sono anche cd. "cervelli di ritorno", ma c'è posto per altri 100, perché solo sviluppando la ricerca si può sperare di sconfiggere queste malattie.
Oggi la Clinica di Oncoematologia pediatrica, diretta dal Professor Giuseppe Basso, è collegata ai più importanti centri italiani e mondiali e, grazie ai finanziamenti erogati da Città della Speranza, è Centro di riferimento nazionale per la diagnosi delle leucemie acute e per la caratterizzazione molecolare di linfomi e sarcomi, nonché Centro di coordinamento di protocolli nazionali ed europei di diagnosi e cura di linfomi, sarcomi, tumori cerebrali ed epatici, tumori rari.
Dal 2014 la Clinica è Centro di coordinamento regionale della rete oncologica pediatrica del Veneto.
La Fondazione investe circa 2 milioni l'anno in Ricerca Scientifica e si è dotata di un Comitato Scientifico Internazionale che valuta i progetti da finanziare.
Il legame tra l'Amministrazione comunale, la Città di Schio e la Fondazione è destinato a rafforzarsi sempre più. A breve sarà rinnovata, da una specifica delibera di Giunta, l'adesione dell'Amministrazione scledense alla Charta della Fondazione e una delegazione di Amministratori andrà in visita alla Torre della Ricerca.
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