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Nutritissima la partecipazione, ieri sera, al presidio contro l' arrivo di cinquanta richiedenti asilo organizzato dalle associazioni Vicenza ai Vicentini e Ordine Sociale Alto Vicentino otre al comitato Prima Noi. Circa 250 cittadini di Sarcedo si sono ritrovati presso il parcheggio della Chiesa della Madonnetta, dando vita ad un'assemblea nella quale si sono alternati interventi degli organizzatori del presidio e dei residenti. Parola d' ordine è stato il "no" secco all' ipotesi che Sarcedo sia costretta ad ospitare il nutrito nucleo di sedicenti profughi che la Prefettura intende collocare presso una struttura privata in territorio comunale.

Destinatario principale della protesta è stato il sindaco Luca Cortese, che non ha convinto i propri concittadini con le posizioni espresse nel dibattito pubblico tenutosi il giorno precedente la manifestazione dei comitati del no. Altri soggetti messi sul banco degli imputati sono stati la Prefettura, quale strumento sul territorio delle politiche fallimentari del Governo in campo immigrazione, oltre a quei privati e cooperative che, speculando sul business dell' accoglienza, si rendono complici dell' operato del Prefetto, incuranti dei danni arrecati ai territori ed alle comunità locali.
Dalla piazza di Sarcedo è partito, dunque, l' ennesimo grido di allarme per dire basta ad un sistema generale di gestione dell' immigrazione che sta destabilizzando i territori e creando forti tensioni sociali. La manifestazione si è chiusa con l' invito rivolto dagli esponenti delle associazioni ai cittadini di Sarcedo a tenere alta la guardia ed organizzarsi per essere parte attiva nella gestione del problema, vigilando con attenzione sull' operato del sindaco, rivelatosi, in questo caso, poco trasparente.