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"La Quinta commissione viene ancora bypassata ed esautorata, secondo una modalità che sta diventando consuetudine in questa legislatura. Il Piano di attivazione delle strutture di ricovero intermedie contiene un vizio che penalizza la legittimità stessa dell'atto". Lo affermano Claudio Sinigaglia e Orietta Salemi, consiglieri regionali del Partito Democratico che contestano le modalità di approvazione della delibera di Giunta 1714. "Con questo provvedimento vengono riviste le schede territoriali che, come quelle ospedaliere, sono di competenza della Commissione e dunque l'atto, prima di essere approvato, deve avere il nostro parere", spiegano i due esponenti del Pd .

"Oltretutto - prosegue la nota - molto spesso i posti letto degli Ospedali di comunità sono all'interno degli ospedali a conferma che sono scelte di programmazione socio/sanitaria e non mera applicazione esecutiva. Semplicemente vengono modificate le vocazioni e gli obiettivi delle strutture ospedaliere: sono perciò scelte che spettano al Consiglio tramite la competente Commissione."

"Abbiamo più volte denunciato il modo di operare della Giunta con la complicità del presidente Fabrizio Boron - insistono Sinigaglia e la Salemi - era già successo a fine 2016 con numerose delibere legate all'applicazione della legge sull'Azienda Zero e con lo stesso riparto del Fondo regionale della sanità. Il ruolo dei consiglieri, quelli di opposizione ma anche quelli di maggioranza, non può essere quello di semplici passacarte."

"La delibera - chiudono Sinigaglia e Salemi - presenta un vizio di illegittimità, la Giunta faccia un passo indietro e segua l'iter corretto, in modo da evitare impugnative in sede giudiziaria. Fra l'altro l'assegnazione dei posti letto delle strutture intermedie effettuata dalla Giunta contraddice precedenti assegnazioni effettuate dai direttori generali delle Ulss nel biennio 2014/2016."