Province, Luca Fantò (PSI): "il governo accoglie la nostra istanza per il ripristino di alcune loro essenziali funzioni"
Mercoledi 20 Settembre 2017 alle 21:50 | 0 commenti
Luca Fantò, segretario regionale del PSI del Veneto con questa nota ufficiale informa che: "Il Governo ha accolto e trasmesso al Ministero degli Interni l'atto di indirizzo proposto dai Deputati del PSI e di altre forze politiche e che impegna l'Esecutivo a ripristinare alcune funzioni essenziali delle Province. Posto che il referendum del 4 dicembre 2016 ha sancito la permanenza nella Costituzione delle Province, è necessario ora che si dotino tali enti degli strumenti e delle risorse necessarie per amministrare i territori in esse rientranti."
"Il PSI del Veneto - continua la nota - aveva accolto con soddisfazione l'incremento di fondi deciso dal Governo a favore delle Province per oltre 170 milioni per l'anno 2017. Ora, l'atto d'indirizzo proposto a prima firma dall'on. Oreste Pastorelli, impegna il Governo:
1) a proseguire nello sforzo intrapreso al fine di garantire e incrementare le risorse necessarie ad assicurare l'effettivo esercizio delle funzioni fondamentali da parte delle Province e delle Città metropolitane;
2) ad adottare ogni iniziativa di competenza utile a favorire il ripristino dell'autonomia organizzativa degli enti;
3) ad adottare iniziative, anche di natura normativa, volte al ripristino della piena autonomia finanziaria delle Province e delle Città metropolitane;
4) a rivedere, anche alla luce del voto referendario del 4 dicembre 2016, le funzioni delle Province, di adeguarne la struttura istituzionale, di razionalizzarne i costi e di svilupparne le capacità di cooperazione con altri enti locali e con i Comuni in particolare."
"Il PSI continua, anche sotto la spinta delle proposte che arrivano dalla struttura territoriale del Partito - prosegue Fantò -, nell'impegno volto a sostenere il miglior utilizzo delle risorse per i cittadini. Molto più che semplici parole o velleitarie proposte referendarie localistiche utili solo all'apertura di una prematura e dispendiosa campagna elettorale "ad partitum"".
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