Prima commissione permanente del Consiglio regionale veneto: approvate a maggioranza la rendicontazione 2016 e le nuove disposizioni in materia referendaria
Giovedi 20 Luglio 2017 alle 22:02 | 0 commenti
La Prima commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto ha dato il proprio via libera, dopo aver udito il collegio dei Revisori, al Progetto di legge n. 257, d'iniziativa della Giunta regionale, relativo al Rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2016.
Lo riferisce, a margine dei lavori, il Presidente Marino Finozzi (Lega Nord). "Oggi in Commissione abbiamo innanzitutto sentito il Collegio dei Revisori dei Conti della Regione del Veneto che hanno relazionato in ordine al Rendiconto del 2016: si tratta di un parere positivo, salvo qualche osservazione marginale, alla luce anche del giudizio della Corte dei Conti, la cosiddetta ‘parifica', pure essa sostanzialmente positiva rispetto ai pareri negativi di altri anni. La conseguente e successiva approvazione del Rendiconto ci permette di chiudere la partita del bilancio 2016 con una sostanziale soddisfazione espressa dai Gruppi di maggioranza".
Diversa la posizione espressa da Claudio Sinigaglia (Partito Democratico), Vicepresidente della Prima commissione consiliare. "Un Rendiconto, quello affrontato oggi in Commissione, che finalmente ci dà la possibilità di conoscere più correttamente l'esercizio finanziario, l'esercizio economico e la situazione patrimoniale dell'ente Regione. Qualche passo in avanti è stato fatto, ma ci sono ancora delle ombre che cercheremo di dipanare nel corso dei lavori d'aula del Consiglio regionale. I conti risultano in ordine anche di fronte al parere dei Revisori dei conti, ma è chiaro che ci sono ancora degli interventi da fare, un esempio tra tutti, sulla tempistica e sulla modalità dei pagamenti, materia sulla quale è necessario invitare la Giunta ad intervenire tempestivamente per assicurarne la regolarità ".
Tra gli altri argomenti sul tavolo della Prima commissione, anche il Progetto di legge n. 264, licenziato a maggioranza, volto a modificare l'art. 15 della Legge regionale 12 gennaio 1973, n. 1 "Norme sull'iniziativa popolare per le leggi ed i regolamenti regionali, sul referendum abrogativo e sui referendum consultivi regionali". Con questo Disegno di legge, d'iniziativa della Giunta, si prevede che le operazioni di voto, con particolare riferimento ai referendum consultivi regionali e come previsto dalle disposizioni nazionali in materia, si svolgano dalle ore 7 alle ore 23, anziché fino alle ore 22, delle domeniche per le quali le consultazioni referendarie sono state indette.
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