Quotidiano | Categorie: Politica

Presentate in Consiglio regionale Veneto tre proposte di fusione di Comuni

Di Note ufficiali Mercoledi 11 Gennaio 2017 alle 18:08 | 0 commenti

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"Oggi, nella Prima commissione del Consiglio regionale del Veneto, abbiamo trattato tre argomenti di indubbia rilevanza, ossia tre progetti di fusione tra comuni". Lo afferma, a margine della seduta odierna della Commissione, il Presidente Marino Finozzi (Lega Nord). "Dalla provincia di Verona - prosegue Finozzi - giunge la proposta di riunire in un unico comune, denominato Valdalpone, i comuni di Roncà e San Giovanni Ilarione. Da Belluno, di istituire il nuovo comune Valle del Biois mediante la fusione di Falcade e Canale d'Agordo. Infine, dalla provincia di Vicenza, di riunire nel nuovo comune Arsiero Tonezza i comuni di Arsiero e Tonezza del Cimone. Questi processi di fusione hanno una funzione molto importante: quella di riunire le forze di piccoli comuni e conseguentemente di entrare nelle agevolazioni che la legge regionale e nazionale attribuisce a queste iniziative. È un percorso abbastanza complicato perché prevede tra l'altro anche la formulazione di un referendum con il quale si chiede ai cittadini di questi comuni cosa pensino della proposta di fusione e si sa che, in questi casi, le questioni di ‘campanile' alle volte conservano una certa importanza".

"Oggi - spiega Finozzi - abbiamo affrontato il primo passaggio di questo percorso, quello della presentazione in Commissione della proposta. In seguito, sarà il Consiglio ad approvarla e poi si andrà ad indire il referendum che, per queste tre ipotesi, si terrà presumibilmente in autunno, al fine di giungere alla primavera del 2018 con le elezioni con le quali si andrà ad eleggere la nuova amministrazione, qualora l'esito del referendum fosse in tal senso". Simile a quella del Presidente Finozzi la posizione del Vicepresidente della Prima Commissione Stefano Fracasso (Partito Democratico). "Sono segnali, questi, di vivacità, di discussione e anche di coraggio da parte di alcuni sindaci e di alcune comunità - aggiunge l'esponente democratico - per superare la frammentazione amministrativa che in Veneto è effettivamente troppo elevata. Troppi comuni, spesso troppo piccoli: questa mattina un sindaco, quello di Tonezza, ci diceva che ha in servizio sei dipendenti, ma in realtà sono solo due quelli che possono uscire dagli uffici; con queste dimensioni non si riesce a dare servizi efficienti. Sull'argomento c'è molta vivacità in Veneto: il Consiglio deve sapere assecondare e anche promuovere questi processi di fusione".

 


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