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"Su Miteni serve un intervento immediato e perentorio della Regione, la relazione del NOE ha confermato quanto già avevamo in parte scritto nella relazione della Commissione Ecomafie, la stessa che avevo presentato a Lonigo in una riunione alla presenza di oltre 2.000 persone, Miteni è pienamente responsabile dell'inquinamento della falda ed era a conoscenza da tempo dei pericoli". Lo dice Laura Puppato, senatrice PD.

"La Regione la smetta di fare melina, delibere di giunta come la 360 del Marzo 2017 servono a poco se non c'è la volontà di farle applicare - ha continuato Puppato - abbiamo fin da ora tutti i criteri per intervenire immediatamente, sia economici che scientifici, grazie al lavoro della Commissione Ecomafie e ai finanziamenti dello Stato, 23 milioni per il risanamento del bacino Fratta-Gorzone e 80 milioni per la costruzione di nuove opere acquedottistiche necessarie, sono fondi che rischiamo di perdere avendo da Febbraio, ormai 4 mesi, fermo l'accordo di programma sottoposto dalla sottosegretaria Degani da sottoscrivere, deve esserci una rapida attivazione ad un problema di enorme portata, da parte della Regione".

"Non è davvero chiara la situazione che si sta creando in Veneto, silenzi e contraddizioni, delibere mai attuate, ricusazioni di documenti fondamentali, mancate sottoscrizioni di atti che possono attivare i lavori di costruzione del nuovo acquedotto necessario, creazioni di nuove commissioni regionali d'inchiesta quando c'è il lavoro già fatto a livello nazionale con tecnici e magistrati al seguito...tutto pare deporre a favore di una grande confusione, scarsa capacità di comprenderne l'urgenza e un menare il can per l'aia per allontanare da se il calice amaro, che lascia soli è sempre più arrabbiati centinaia di migliaia di cittadini e famiglie in ben 3 province. Alla prova dei fatti la Regione latita assumendosi ancora una più grande responsabilità " ha concluso.