Ospedale di Santorso, per il Sindaco di Schio Valter Orsi inammissibile la morte del paziente nell'incendio: il Comune si costituisce parte civile
Mercoledi 29 Marzo 2017 alle 18:49 | 0 commenti
"È una nota triste nella storia della nostra comunità e il Comune si sente vicino al proprio concittadino, perito in circostanze ancora da chiarire e in merito alle quali, dopo aver chiesto tempestivamente informazioni all'Azienda Sanitaria subito dopo l'accaduto, ritengo ora di muovermi ufficialmente come struttura". Queste le parole di Valter Orsi, Sindaco di Schio, mentre sono ancora in corso le indagini per chiarire le responsabilità del tragico incendio divampato lo scorso 23 marzo nel reparto Psichiatria dell'Ospedale di Santorso, in seguito al quale ha perso la vita il sessantatreenne scledense Eugenio Carpanedo, ricoverato nella stanza dove si sono sviluppate le fiamme.
Il primo cittadino di Schio ha deciso di intervenire nella sua funzione di responsabile della salute pubblica, dando mandato all'Avvocatura Civica di valutare ogni possibile azione, non esclusa la costituzione di parte civile: "Non solo per tutelare tutti i diritti di immagine ma anche quelli economici derivanti dall'evento".
"La costituzione parte civile - ha aggiunto Orsi- consente inoltre, nell'ambito del processo penale, di conoscere la dinamica degli eventi, di seguire passo a passo istruttoria e procedure, di rimanere informati su tempistiche delle ispezioni, in merito all'impiantistica, struttura e materiale in dotazione all'ospedale, nonché di partecipare attivamente alle indagini che la Procura della Repubblica disporrà ".
Il Sindaco si è detto sgomento per quanto accaduto, sia per la tragica dinamica, sia perché "resta inammissibile che un paziente trovi la morte in questo modo all'interno di una struttura protetta quale dovrebbe essere un ospedale".
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