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Montecchio Maggiore, Renzo Pagliarusco in mostra con "La ragione del dipingere"

Di Comunicati Stampa Mercoledi 3 Maggio 2017 alle 13:25 | 0 commenti

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"La ragione del dipingere" secondo Renzo Pagliarusco. La Nuova Galleria Civica di Montecchio Maggiore dal 6 maggio all'11 giugno ospita le sue opere. Una nuova grande mostra per la Nuova Galleria Civica di Montecchio Maggiore, che dal 6 maggio all'11 giugno ospiterà le opere pittoriche dell'artista locale Renzo Pagliarusco. La mostra, curata da Giuliano Menato e coordinata dall'Ufficio Cultura della Città di Montecchio Maggiore, si intitola "La ragione del dipingere" e verrà inaugurata sabato 6 maggio alle 17,30. Sarà visitabile fino all'11 giugno il sabato e la domenica dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 16 alle 19 con ingresso libero.

Un appuntamento speciale è previsto venerdì 26 maggio alle 20,30 con l'incontro con l'artista e il concerto del "Bel Tempo Quartet", quartetto di jazz melodico composto da Veronica Zatti alla voce, Massimo Fracasso alla tromba, Mauro Facchinetti alla chitarra e Federico Pilastro al contrabbasso.

"La Nuova Galleria Civica di Montecchio Maggiore - scrive il sindaco Milena Cecchetto nella brochure di presentazione - presenta i paesaggi-vedute di Renzo Pagliarusco, un pittore che ha rivolto la sua creatività alla rappresentazione dell'ambiente naturale e delle bellezze architettoniche del nostro territorio. Le opere selezionate per questa mostra, che rivelano un affinamento della tecnica pittorica e una perspicua elaborazione concettuale, sono il frutto di una maturazione espressiva che avvalora la godibilità delle immagini riprese dal vero. Non immune da effetti pittoreschi, l'artista privilegia la densità della materia pittorica, i giochi di ombre, i contrasti tra la fluidità del cielo e la solidità delle architetture. Immagini, le sue, documento di una realtà che fa provare vere emozioni".

"Renzo Pagliarusco - scrive il curatore Giuliano Menato nella presentazione - dipinge la natura con l'occhio dell'artista. Che cosa significa questo? Ch'egli non intende relegare la rappresentazione della natura nel dominio della percezione sensoriale in contrapposizione con la ragione del dipingere. Le sue affascinanti esplorazioni del paesaggio non fanno appello soltanto al nostro entusiasmo visivo ma si rivolgono anche al nostro intelletto per farci comprendere quale parte spetti all'artista nella ripresa di uno spettacolo naturale. Il paesaggio in quanto soggetto artistico stimola la nostra percezione sensoriale, la nostra sensibilità, e favorisce la riflessione, mettendo in moto i nostri processi mentali. I paesaggi artistici, rispecchiando, in maniera più o meno mimetica, il variegato e multicolore ambiente naturale, si caricano inoltre di valori simbolici che ne rivelano le peculiarità culturali. L'artista moderno compensa la perdita della natura attraverso il mezzo artistico, per cui il paesaggio rappresenta una natura che, passata attraverso l'evoluzione delle idee, si basa su un soggettività moderna. Oggi, tuttavia, che le arti figurative hanno acquisito la consapevolezza di poter competere con le scienze umane più sofisticate, generi come il paesaggio, che si ritiene esigano un minore sforzo intellettuale, sono ingiustamente relegati a un ruolo inferiore. Pagliarusco è convinto, invece, della bontà dell'azione culturale, oltre che artistica, da lui compiuta, certo che il paesaggio abbia una funzione importate nella società contemporanea, in cui si è sempre meno sicuri che l'uomo sia parametro e misura di tutte le cose [...]".

Biografia di Renzo Pagliarusco.

Renzo Pagliarusco nasce a Toara di Villaga, (VI) nel 1950. Molto presto si trasferisce con la famiglia ad Alte Ceccato, per stabilirsi poi a Montecchio Maggiore dove tuttora risiede.
Appassionato da sempre di pittura, esordisce come decoratore ceramista sul finire degli anni sessanta. Inizialmente autodidatta disegna e lavora ad acquerello e tempera ed il primo dipinto ad olio su tela è datato 1967.
Dal 1972 frequenta la scuola del maestro Otello de Maria che insegna a "La Soffitta". Questo incontro risulterà fondamentale per ampliare il proprio linguaggio pittorico, dipingendo dal vero, con l'occhio rivolto alla lezione impressionista. Sul finire degli anni ottanta diventa presidente del Circolo "La Soffitta".

Nel 1985 entra nel mondo delle arti grafiche come grafico serigrafo, lavoro che lo accompagnerà per il resto della sua vita lavorativa. Qui approfondisce la conoscenza con la camera oscura, i cromatismi e la tecnica di stampa serigrafica.
Si rivela al pubblico esibendo un più autonomo linguaggio espressivo, in una mostra personale, esponendo nella Galleria Civica di Montecchio Maggiore nel 1997. Ora dopo anni di pittura, conta al suo attivo numerose personali con le quali ha conseguito importanti riconoscimenti.
Quasi contemporaneamente è chiamato ad insegnare ai corsi di serigrafia del Patronato Leone XIII° di Vicenza. Nel 2003 con un gruppo di amici è cofondatore del circolo artistico culturale "Il Cenacolo" di Montecchio Maggiore, che si prefigge di dar vita ad un laboratorio di formazione richiamando appassionati di pittura, modellato e fotografia.
Molte le sue escursioni in Francia, dove predilige dipingere "en plein air" nei luoghi preferiti dagli impressionisti e da altri che come lui cercano l'emozione del colore e della luce. Di recente ha portato il suo cavalletto anche in Cechia ed in Germania dove ha pure esposto più volte nella città Bavarese di Passau.


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