Marano Vicentino, bomba d'acqua: convocato in Comune a Marano il Centro Operativo Comunale per affrontare l'emergenza in sinergia con il Consorzio Alta Pianura Veneta e Alto Vicentino Servizi
Lunedi 22 Maggio 2017 alle 16:16 | 0 commenti
In merito all'evento calamitoso che ha colpito Marano Vicentino nella notte del 14 maggio, con allagamenti in oltre 38 punti del paese per la bomba d'acqua con grandine che si è abbattuta sul paese, il sindaco Piera Moro ha deciso di riaprire una seduta di C.o.c., il "Centro Operativo Comunale", che è responsabile delle attività a livello comunale-locale in base alla legge 225/1992, art. 15.
Il C.o.c., convocato lo scorso mercoledì sera, ha affrontato l'emergenza rispetto ad altri possibili eventi meterologici di questa portata. Il primo problema affrontato dal C.o.c. riguarda l'esondazione dai campi e l'allagamento delle vie Milano, Prole, Venezia e Canè. Una vicenda che deve essere affrontata dal Consorzio Alta Pianura Veneta, in ottemperanza a quanto già progettato dal Comune di Marano e finanziato dalla Regione Veneto, con i lavori a carico esclusivo del Consorzio.
A questo proposito, è stato attivato un incontro urgente con il direttore, il presidente e i tecnici del Consorzio, che è tenuto venerdì sera in municipio a Marano. Un secondo aspetto è la verifica dello stato di assorbimento delle acque bianche e nere dell'impianto fognario del paese, completato 30 anni fa, per assicurarsi che sia ancora adeguato a sostenere gli importanti cambiamenti climatici della nostra epoca. Un professionista incaricato da Alto Vicentino Servizi dovrà monitorare la caduta meteorica e l'effettiva capacità di assorbimento dell'impianto, anche con piovosità estreme, al fine di accertarsi che l'impianto sia ancora in grado di assorbire le abbondanti piogge. Entro il mese di agosto sarà fatta la prima parte della verifica, quindi si proseguirà con l'ispezione di tutto l'impianto e con l'autunno sarà predisposto un piano di intervento, per l'ampliamento e il potenziamento dell'impianto fognario. Inoltre, saranno controllati tutti i possibili allacciamenti impropri o le confluenze sull'impianto fognario di scarichi non autorizzati. Nel frattempo, il sindaco Piera Moro ha incontrato giovedì sera i residenti di via Milano, via Prole, via Venezia e via Canè più duramente colpiti dalla bomba d'acqua; a loro e ad altre situazioni critiche in paese saranno distribuiti i sacchi di sabbia da utilizzare provvisoriamente in momenti di emergenza. I sacchi, riempiti da Protezione civile e Alpini, in distribuzione sono circa 500. Lo stato emergenziale è auspicabile si chiuda il più presto possibile e comunque entro la fine del 2017 dovranno essere portati a termine tutti i due interventi predisposti: esecuzione dei lavori sulla zona Zanine, il monitoraggio e l'eventuale intervento sull'impianto fognario.
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