Quotidiano | Categorie: Lavoro, Fatti, Economia&Aziende

Luxottica, lettera appello di USB e dei lavoratori al patron Leonardo Del Vecchio sulle condizioni di lavoro

Di Note ufficiali Martedi 24 Ottobre 2017 alle 22:40 | 0 commenti

ArticleImage

Riceviamo da Germano Raniero, USB Lavoro Privato, e pubblichiamo: "La morsa sulle vite del commercio si fa sempre più stretta. Gli addetti alle vendite sono schiacciati dalla fiducia disattesa nelle aziende in cui lavorano fino alle carenze strutturali nei contratti di categoria. Spesso senza appigli legali, o meglio, spesso traditi da tutele labili, il lavoro viene svilito, trasformato in manovalanza a basso costo. Accade ovunque, accade anche in quei luoghi del commercio dove invece ci si aspetta una certa professionalità, dove ad esempio si vendono presidi sanitari." 

"E' il caso dei lavoratori e delle lavoratrici - continua il sindacalista - del settore ottico, i tanti che sono confluiti nel Gruppo Luxottica. Frutto della fusione tra i marchi Salmoiraghi&Viganò e VistaSì, il grande gruppo del magnate Leonardo Del Vecchio, sembra perseguire il profitto a danno e a spese dei suoi dipendenti. Ciò però stride, e anche parecchio, con l'immagine pubblica del Signor Del Vecchio, come pure stride col sentore dei dipendenti che in lui hanno visto e ancora vedono la possibilità di lavorare in modo serio, professionale e dignitoso."

"Arriva dunque a questa organizzazione sindacale una segnalazione collettiva, molto sentita. Una lettera aperta che un folto gruppo di dipendenti ha indirizzato proprio a Del Vecchio. La riportiamo di seguito, non tanto perché auspichiamo in un suo intervento, ma a riprova del fatto che i presupposti da parte dei lavoratori e delle lavoratrici ci sono, affinché si possa realizzare un clima lavorativo sereno e rispettoso. Ma tale lettera dimostra altresì che le condizioni di lavoro, anche in Luxottica, come nel resto della GDO e del commercio in genere, siano tutt'altro che dominati dal rispetto del lavoro e delle persone, "operai" li definisce Del Vecchio nei suoi illustri discorsi."

"L'USB da sempre, e davvero, al fianco degli "operai" di ogni categoria, non può sottrarsi dal rappresentare il disagio di questi lavoratori e lavoratrici. Laddove poi la risposta che chiedono questi dipendenti non arrivi, ci impegniamo fin da ora a portare nelle dovute sedi il malessere vissuto."

Passiamo ora alla pubblicazione della lettera dei dipendenti del Gruppo Luxottica, come anticipato nella premessa da Germano Reniero: "Caro signor Del Vecchio, siamo arrivati al punto di rivolgerci direttamente a Lei perché siamo convinti che non sia informato di quanto accade nel territorio. Siamo lavoratrici e lavoratori storici dei marchi Salmoiraghi&Viganò e VistaSì, uomini e donne che da anni si sono impegnati per la crescita e lo sviluppo di queste aziende, ma siamo anche quelli che hanno accolto con maggiore entusiasmo l'accorpamento al Gruppo Luxottica. Il nostro entusiasmo si fonda sulla convinzione che la Sua gestione apporterà un'ulteriore crescita professionale e di immagine ai marchi in cui stiamo investendo le nostre energie ed esperienze. E soprattutto siamo convinti che entrare in un Gruppo come Luxottica introduca finalmente una condotta manageriale all'altezza delle Sue meravigliose affermazioni sul "valore degli operai delle sue aziende."

"Così ancora non è purtroppo - sottolinea la lettera appello -. Noi siamo "quegli operai e quelle operaie" che credono nel progetto Luxottica eppure dal management si sentono attaccati, quotidianamente. Siamo quegli operai e operaie che ricevono lettere di richiamo per motivi futili, siamo capi negozio che si sentono dare dell' "obsoleto" solo perché in azienda da vent'anni, siamo quei venditori spostati come pacchi da negozio in negozio, sfiancati da trasferimenti che hanno un carattere punitivo ma vengono mascherati da esigenze tecnico-organizzative, siamo madri e tutori di familiari con 104 che si vedono costretti in turnazioni selvagge, o peggio alle dimissioni, siamo donne che aprono procedure anti-mobbing, siamo lavoratori e lavoratrici quotidianamente minacciati e ricattati, insultati e sbeffeggiati."

"Ma siamo - sottolinea la lettera - anche lavoratrici e lavoratori, ottici e addetti alle vendite, che hanno ancora tanta passione in questo lavoro e che ancora oggi credono in Lei come Patron di un "fare" innovativo, concreto, attento tanto al profitto quanto al benessere dei Suoi dipendenti. Ci crediamo e ce ne da prova il Suo progetto di Welfare aziendale, come pure la recente estensione dei buoni pasto e il rimborso delle spese scolastiche. Allora noi ora ci chiediamo e Le chiediamo: Lei sa cosa accade a livello territoriale? Noi siamo convinti che Lei non sappia nulla. Siamo convinti che nulla di ciò che accade, ormai da troppo tempo, trapeli dalle maglie fitte del management territoriale. Le chiediamo risposte e soprattutto un intervento immediato e concreto. E siamo convinti di meritarcelo.

seguono firme........(che non alleghiamo avendo deciso di seguire sindacalmente le vicende)."


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Martedi 11 Dicembre 2018 alle 11:47 da Redazione VicenzaPiù (admin)
In Trenta milioni di euro per la soppressione di 50 passaggi a livello (tre nel vicentino): firmato protocollo d’intesa tra Regione e Rfi

Lunedi 10 Dicembre 2018 alle 22:48 da Kaiser
In Trenta milioni di euro per la soppressione di 50 passaggi a livello (tre nel vicentino): firmato protocollo d’intesa tra Regione e Rfi
Gli altri siti del nostro network