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Legge stabilità, Boccia: serve politica shock per occupazione giovanile, per lavoro cerchiamo sintesi su modello contrattuale

Di Redazione Economica VicenzaPiù Lunedi 21 Agosto 2017 alle 14:52 | 0 commenti

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Siamo naturalmente soddisfatti dell'inversione di tendenza che dura da undici trimestri consecutivi in Italia e fa sperare in una vera e propria ripresa". Lo ha dichiarato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, in una intervista a Il Sussidiario.net in occasione della 38esima edizione del Meeting di Cl a Rimini. Tuttavia, ha ammonito Boccia, "quello che temiamo e' che i buoni risultati possano incoraggiare politiche meno attente alla crescita e dunque in grado di minare i risultati raggiunti e compromettere quelli futuri".

"Se l'economia andra' come si prevede, e cioe' migliorando gradatamente, dobbiamo porci il problema di come scaricare l'aumento del Pil sull'occupazione affrontando il principale problema del Paese. Per questo suggeriamo di adottare una misura shock a favore dei giovani assunti stabilmente nelle imprese, cioe' l'azzeramento del cuneo fiscale per i primi tre anni". E' quanto ha affermato il presidente di Confndustria, Vincenzo Boccia, in una intervista a Il Sussidiario.net in occasione della 38esima edizione del Meeting di Cl a Rimini, a proposito della nuova legge di Bilancio.

"Questa proposta darebbe valore al lavoro e metterebbe le nuove generazioni nella condizione di progettare la propria vita dando impulso ai consumi e dunque alla domanda. Con due ulteriori conseguenze positive: fara' aumentare la competitivita' del sistema industriale e lo dotera' di quelle competenze che solo i nativi digitali posseggono per il miglior utilizzo delle tecnologie promosse dal piano Industria 4.0 e che con tutta evidenza sta dando prova di funzionare", ha continuato Boccia, secondo il quale una misura di questo tipo "non sara' un regalo alle imprese, ma un'azione che favorira' il Paese, perche' i giovani che includeremo non sono altro che i figli delle famiglie italiane. Famiglie e imprese sono due facce della stessa medaglia". Oltre a questo, ha aggiunto Boccia: "Sara' certamente necessario sostenere gli investimenti pubblici, attivando tutti quelli finora bloccati, inoltre sara' essenziale continuare nell'opera di semplificazione del sistema. Naturalmente si dovranno mantenere e consolidare i programmi promossi dal governo: dal Jobs Act ai super e agli iper ammortamenti di Industria 4.0 per finire al credito d'imposta per gli investimenti al Sud".

Si sta lavorando anche in questo giorni per capire se si riuscira' ad arrivare a una sintesi" per trovare un accordo con i sindacati sul modello contrattuale. E' quanto ha affermato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, in una intervista a Il Sussidiario.net in occasione della 38esima edizione del Metting Cl a Rimini. "Sono situazioni complesse che vanno approfondite all'interno di una volonta' reciproca di capire se e quali punti di convergenza ci sono per una visione comune", ha sottolineato Boccia nell'intervista che precede la sua partecipazione al Meeting, prevista per venerdi' 25 agosto.

Abbiamo sempre avuto l'intenzione e l'interesse di rilevare Fca'. Cosi' un portavoce di Great Wall Motors al 'Financial Times' con una dichiarazione che riporta le mire del gruppo cinese non solo su Jeep, come emerso invece dalla email citata da 'Automotive News' del presidente di Great Wall, Wang Fengying. Il quotidiano britannico aggiunge che alcuni analisti hanno sollevato dubbi sulla capacita' di Great Wall di finanziare l'acquizione in quanto la capitalizzazione di mercato del costruttore cinese e' pari a 120,9 miliardi di renminbi (18,1 miliardi di dollari) con un utile netto 2016 per 10,6 miliardi di renminbi (1,6 miliardi di dollari) e vendite in calo a fronte di un'agguerrita concorrenza. Nel trimestre a fine giugno Great Wall ha accusato infatti un calo del 4,7% delle vendite, del 13,7% del fatturato e del 78,8% dell'utile netto. Inoltre il suo modello di punta, Haval H6, che copre circa la meta' delle vendite del gruppo, nei primi sette mesi dell'anno ha accusato una flessione del 5,5% delle consegne a 263.872 unita'. Fca, che ha detto di non essere stata contattata da Great Wall, ha una capitalizzazione per circa 16,45 miliardi di euro e un indebitamento industriale netto per 4,2 miliardi. Yale Zhang di China Automotive Foresight, ha indicato in particolare che Fca 'e' troppo grande' per essere acquistata da Great Wall, mentre sarebbe piu' logico che il gruppo cinese rilevasse un singolo brand, come Jeep. 'Great Wall intende diventare leader mondiale nella produzione di Suv e con Jeep potrebbe raggiungere questo obiettivo molto piu' velocemente', indica Zhang, mentre un altro analista con base a Hong Kong ha detto al quotidiano che Great Wall 'non ha molta liquidita' e aumentare l'indebitamento per rilevare Fca rappresenta un grande rischio. Sarei sorpreso inoltre se Fca lasciasse loro solo Jeep'. Fca produce gia' Jeep nell'ex Celeste Impero con il partner locale Guangzhou Automobile (Gac). 

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