La Regione Veneto dà il via alla manovra di bilancio 2018 - 2020
Giovedi 19 Ottobre 2017 alle 19:08 | 0 commenti
Con la presentazione al Tavolo di concertazione generale della Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza Regionale 2018-2020 da parte di Gianluca Forcolin (nella foto), Vicepresidente ed Assessore al bilancio e del Segretario Generale della Programmazione, ha preso il via la manovra di bilancio 2018-2020. La Nota di aggiornamento costituisce il documento di programmazione della Regione del Veneto su cui si basano il bilancio di previsione, la legge di stabilità e il collegato.
Nella Nota di aggiornamento sono contenute 71 linee strategiche, suddivise in 18 Missioni e declinate in precisi obiettivi, che vedranno impegnata, nel prossimo triennio, l'Amministrazione regionale con la piena valorizzazione degli enti e delle società a partecipazione regionale per rafforzare il "Sistema Regione": si va dalle infrastrutture, alla formazione, dalle politiche per le imprese all'agricoltura ed al turismo, dalla sanità alle relazioni internazionali, alla sicurezza. Gli obiettivi contenuti nel documento hanno un taglio fortemente operativo per dare concretezza all'azione regionale; per ciascun di essi sono stati definiti indicatori e target per rendere misurabili i risultati conseguiti.
Sotto il profilo delle risorse messe in campo per attuare quanto programmato, il Vicepresidente ha sottolineato come la Regione abbia sempre rispettato le regole imposte dal patto di stabilità (oggi fiscal compact) e dal pareggio di bilancio, nonostante sia l'unica Regione a Statuto Ordinario a non aver utilizzato la leva fiscale sull'addizionale regionale all'IRPEF e ancorché subisca tagli delle risorse trasferite dallo Stato pari, nel solo 2018, a 224 milioni di euro; situazione, questa, che mette a rischio i servizi erogati, in particolare quelli sociali ed il trasporto pubblico locale, portando al dissesto finanziario anche le Regioni più virtuose come il Veneto, come del resto già accaduto alle ex Province.
"Stiamo facendo i salti mortali - sottolinea il Vicepresidente - per far quadrare i conti senza mettere mano alle tasche dei Veneti attraverso la leva fiscale a disposizione della Regione, senza ridurre i servizi e senza rinunciare a svolgere politiche per le nostre comunità ed il nostro territorio. Il residuo fiscale di 15,4 miliardi di euro deve essere assolutamente rivisto: oggi va a coprire buchi ed inefficienze con cui il Veneto nulla ha da spartire. Ringrazio le categorie economiche e sociali per l'appoggio a questo sforzo comune e per i preziosi contributi alla Nota di aggiornamento, che verranno valutati attentamente, rappresentati al Tavolo in un clima collaborativo e costruttivo".
I temi posti sul tappeto hanno trovato pressoché unanime condivisione al tavolo, riconoscendo come sia indispensabile dare ulteriore slancio al tessuto produttivo ma anche agli enti locali ed ai servizi essenziali, con il coinvolgimento di tutte le parti sociali.
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