Quotidiano | Categorie: Politica, Lavoro

Inserimento lavorativo dei disabili, Pigozzo, Salemi e Sinigaglia (PD): "la Regione ascolti le cooperative sociali, il Pdl 129 rischia di essere dannoso per tutti"

Di Note ufficiali Mercoledi 28 Marzo 2018 alle 10:27 | 0 commenti

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"Favorire l'inserimento di persone svantaggiate nel mondo del lavoro è un dovere, ma l'approccio di questo Progetto di legge è sbagliato. Così otteniamo l'effetto contrario e non aiutiamo nessuno. Anzi". Bruno Pigozzo, Orietta Salemi e Claudio Sinigaglia, Consiglieri regionali del Partito Democratico, contestano l'impostazione del Pdl n. 129 illustrato oggi in Quinta commissione, sulle ‘Norme per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale' che prevede il raddoppio, dal 30% al 60%, dell'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e deboli nelle cooperative sociali.

"Così facendo, anziché dare un'occasione a queste persone, rischiamo di affossarle perché, come ribadito anche dalle associazioni di rappresentanza delle stesse cooperative, diventerebbe impossibile stare sul mercato. Ci sono altri modi per arrivare all'obiettivo. La Regione, per esempio, ha un Fondo ad hoc per l'occupazione di disabili da ben 32 milioni di euro, eppure non è ancora riuscita a investire queste risorse per fare degli inserimenti lavorativi. E nel Programma regionale degli interventi in tema di collocamento mirato per il 2017-2018 non abbiamo alcuna notizia di come verranno spesi i soldi" aggiungono gli esponenti del PD che nelle scorse settimane avevano anche presentato un'interrogazione, al momento senza risposta.
"Quello che serve - affermano gli esponenti democratici - è un controllo più adeguato delle attività della cooperazione, richiedendo loro il bilancio sociale come elemento di trasparenza e valutazione degli esiti dell'inserimento delle persone svantaggiate. Inoltre vanno riattivati i fondi per l'innovazione previsti dalla stessa legge 23 tramite Veneto Sviluppo che purtroppo da anni sono azzerati. Non possiamo fare demagogia su temi così delicati e sulla pelle delle persone più deboli, le alternative per aiutarle sul serio ci sono. La maggioranza ascolti i dubbi delle stesse cooperative e faccia retromarcia".


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