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Incendi, sen. Gianni Girotto di M5S: fermiamo anche quelli in Veneto, sono a rischio la differenziata e la salute dei cittadini

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 21 Settembre 2017 alle 12:46 | 0 commenti

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"La regione Veneto è triste protagonista di una scia di incendi agli impianti di trattamento e riciclo dei rifiuti. Qualcuno sta cercando di erodere la grande esperienza di raccolta differenziata della nostra regione, che vanta percentuali tra le più elevate in Italia. Negli ultimi tre anni si contano a livello nazionale oltre 250 roghi, molti dei quali in Veneto. Le fiamme aggrediscono i centri di raccolta e smaltimento, mandando in fumo carta, plastica e anche rifiuti pericolosi.". Così esordisce il senatore del Movimento 5 Stella Gianni Girotto nella nota che pubblichiamo.

Questi incendi sembrano indicare un'attività criminale con grandi capacità organizzative e operative, in grado di condizionare il mercato di raccolta e smaltimento dei rifiuti. E questo spiega anche il perché dell'improvvisa impennata dei roghi, che colpisce gli impianti di trattamento e causano non solo enormi rischi per la salute e l'ambiente, ma anche la distorsione di sistemi virtuosi che compromettono i benefici della raccolta differenziata ed il riciclo. Questo fenomeno criminale va fermato immediatamente". Così il senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto, primo firmatario di un'interrogazione parlamentare appena presentata.

 

Gli sforzi dei cittadini che ogni giorno differenziano la propria immondizia vengono letteralmente mandati in fumo da chi mira al controllo del ciclo dei rifiuti, annullando l'impegno intrapreso per il raggiungimento della transizione verso un'economia circolare. Gli incendi di fatto rallentano questo processo, minando gli obiettivi di riciclo e mettendo a repentaglio la salute dei cittadini, esposti non solo allo sprigionamento di sostanze cancerogene nell'aria, ma anche alla contaminazione dei terreni e delle acque. I roghi non fanno altro che favorire chi vuole aprire nuove discariche inutili e dannose.

 

Ma perché l'inasprirsi di questo fenomeno? In Italia c'è una gestione dei rifiuti deviata, secondo cui il trattamento della spazzatura ha costi enormemente più alti rispetto all'abbandono in discarica. "Il rifiuto meno lo tocchi più ci guadagni", dice Roberto Pennisi, magistrato della direzione investigativa antimafia ed esperto di crimini ambientali. Se inoltre intervengono i roghi previdenziali, il gioco è fatto: i costi si annullano. Ed ecco perché colpire gli impianti di separazione dei rifiuti conviene. E perché conviene persino rischiare di finire sotto la lente della magistratura.

 

Quelli che in un primo tempo sembravano episodi di racket e intimidazione, oggi appaiono più chiaramente azioni di una precisa strategia da parte di chi vuole dirigere illecitamente il business dei rifiuti. A tal proposito il Movimento 5 Stelle chiede ai ministri dell'Ambiente e degli Interni di sapere quali contromisure sono state adottate per fermare il fenomeno e quali misure a favore delle imprese colpite. Se siano state attivate la Direzione Investigativa Antimafia e le procure competenti; che tipo di verifiche siano state effettuate per conoscere lo stato di contaminazione dei territori colpiti e gli eventuali rischi sanitari.

Ma anche - conclude Girotto - se siano state fatte verifiche attente sul corretto comportamento di alcuni soci del Consorzio Nazionale Imballaggi. E se siano stati compromessi i volumi della raccolta differenziata ed il riciclo dei rifiuti".

 

Link all'interrogazione: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=1044447


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