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A Palazzo Ferro Fini al via l'esame della Proposta di revisione dello Statuto sull'istituto della questione di fiducia

Di Comunicati Stampa Martedi 12 Settembre 2017 alle 23:13 | 0 commenti

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Nella seduta odierna, il Consiglio regionale del Veneto ha iniziato l'esame della Proposta di revisione dello Statuto regionale n. 1, d'iniziativa dei Consiglieri Luca Zaia, Nicola Finco, Silvia Rizzotto, Marino Finozzi, Alessandro Montagnoli, Gabriele Michieletto, Luciano Sandonà, Gianpiero Possamai e Sonia Brescacin, diretta ad introdurre nella forma di governo regionale l'istituto della questione di fiducia. Relatore in aula della Proposta di revisione statutaria, Marino Finozzi, Consigliere regionale della Lega Nord e Presidente della Prima commissione consiliare; correlatore, il Capogruppo del Partito Democratico Stefano Fracasso.

La Proposta è volta ad introdurre l'articolo n. 55-bis alla legge regionale statutaria 17 aprile 2012, n. 1 ‘Statuto del Veneto', rubricato ‘Questione di fiducia'. Con l'inserimento della nuova disposizione, il Presidente della Giunta regionale potrebbe porre la questione di fiducia davanti al Consiglio regionale previso assenso della Giunta.
La fiducia verrebbe richiesta sulla legge di bilancio regionale annuale e pluriennale, sugli atti ad essa collegati, sulle leggi relative alla istituzione di tributi ed imposte regionali, sugli atti di adempimento di obblighi comunitari o da adottare in ottemperanza di termini perentori previsti da leggi dello Stato, e su materie particolarmente rilevanti per la collettività regionale individuate con provvedimento di approvazione del documento di economia e finanza regionale, nonché sull'approvazione o sulla reiezione degli emendamenti relativi ai Progetti di legge testé individuati.
La questione di fiducia andrebbe approvata entro venti giorni, ma non prima di tre, dal giorno in cui è stata presentata, ricorrendo alla maggioranza semplice dei Consiglieri regionali, con voto palese e per appello nominale. L'approvazione della questione di fiducia comporterebbe l'approvazione del provvedimento sul quale è stata posta.
La decadenza del Presidente della Giunta e della Giunta stessa, nonché lo scioglimento del Consiglio regionale, sarebbe conseguente al voto contrario espresso dalla maggioranza assoluta dei Consiglieri sulla questione di fiducia.
La modifica statutaria è subordinata alla procedura di approvazione cosiddetta ‘aggravata' dettata dall'articolo 123 della Costituzione; tale procedura prevede, in estrema sintesi, che la revisione statutaria sia approvata a maggioranza assoluta dai componenti del Consiglio regionale con due successive deliberazioni adottate ad intervallo non minore di due mesi.
La Prima commissione, nella seduta n. 42 del 27 aprile 2016, aveva approvato il provvedimento a maggioranza con il voto favorevole dei rappresentanti dei gruppi consiliari Liga Veneta-Lega Nord, Zaia Presidente, Forza Italia, Fratelli d'Italia-AN-Movimento per la cultura rurale e Siamo Veneto, e con il voto contrario dei rappresentanti dei gruppi consiliari Partito Democratico, Alessandra Moretti Presidente, Lista Tosi per il Veneto e Movimento Cinque Stelle.

 

 

www.consiglioveneto.it


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