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Il referendun regionale consultivo dice sì alla fusione dei comuni di Grancona e San Germano dei Berici

Di Note ufficiali Lunedi 6 Febbraio 2017 alle 17:52 | 0 commenti

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Gli abitanti dei due comuni vicentini di Grancona e San Germano dei Berici sono stati chiamati alle urne per sancire la fusione in un unico comune con il nome di "Val Liona". Gli elettori iscritti nelle liste elettorali risultavano essere complessivamente 2.500, di cui 99 residenti all'estero; i cittadini che si sono presentati alle urne sono stati complessivamente 1.123, dei quali 947 (84,5%) hanno risposto SI alla proposta di fusione mentre 173 (15,4%) hanno risposto NO. Una solo la scheda bianca e due le schede nulle. Il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin, si legge in una nota del Consiglio regionale del Veneto, che ha la delega anche agli enti locali, nell'esprimere la sua soddisfazione per l'esito della tornata referendaria sottolinea come "la Regione del Veneto abbia avviato un percorso di riordino territoriale che pone al centro proprio la promozione e l'incentivazione delle gestioni associate dei comuni e in particolare delle fusioni.

Un percorso che però non vuole rappresentare una forma di imposizione da parte della Regione ma anzi la massima condivisione con il territorio, partendo dall'iniziativa delle amministrazioni comunali fino ad arrivare, attraverso la consultazione referendaria, a dar voce ai singoli cittadini".

"E' diventato un nostro obiettivo strategico - aggiunge - sostenere sul territorio le iniziative, come le fusioni, che hanno come obiettivo lo sviluppo integrato e l'ottimizzazione dell'organizzazione istituzionale, in un contesto nazionale sempre più caratterizzato da tagli dei trasferimenti erariali e riduzione della spesa pubblica. Da tempo la Regione è impegnata a mettere in luce quanto possano essere convenienti le forme di aggregazione tra Comuni, non solo nel segno del risparmio, ma anche dell'efficienza. Un ulteriore impulso è venuto anche dalla recente semplificazione del procedimento referendario per la fusione, attraverso le norme che hanno modificato la specifica disciplina risalente a una legge regionale del 1992."

Entro la settimana sono attesi i dati definitivi dall'Ufficio provinciale per il referendum presso il Tribunale di Vicenza e dall'Ufficio Centrale per il referendum presso la Corte d'Appello di Venezia. Il Consiglio regionale, una volta acquisiti i dati definitivi, provvederà all'approvazione del progetto di legge di fusione dei due Comuni.

Leggi tutti gli articoli su: Gianluca Forcolin

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