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"Le vittime dell'Eccidio di Schio erano innocenti. Non avevano colpa alcuna e sono state vittime due volte: della barbarie dell'odio partigiano e dell'ipocrisia che per anni ha visto l'ufficialità stare per convinzione e convenienza da parte della retorica della Resistenza. Ipocrisia che si è superata definitivamente lo scorso anno con il ritiro della "medaglia della Liberazione" ad uno dei carnefici, il partigiano Teppa. E il fatto che il Vescovo Pizziol si rechi a Schio per celebrare la Messa è senz'altro positivo e finalizzato ad un percorso di autentica pacificazione nazionale". È quanto dichiara in una nota l'assessore regionale del Veneto, Elena Donazzan.