Quotidiano | Categorie: Ambiente, Lavoro, Fatti

Cornedo, l'azienda Galvanoplastica srl è la prima al mondo ad avere eliminato il cromo esavalente dal processo industriale

Di Comunicati Stampa Venerdi 31 Marzo 2017 alle 15:14 | 1 commenti

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Un anno di ricerca, per un investimento da 1 milione di euro. L'Ad Carlo Riva: «Il rispetto dell'ambiente, un valore prima che un obbligo». Legambiente candida l'azienda al "Premio innovazione amica dell'ambiente", e Ikea avvia i primi contatti per conoscere il processo. Una linea produttiva che abbatte interamente l'uso di cromo esavalente: è la rivoluzionaria innovazione tecnologica salva ambiente messa a punto da Galvanoplastica srl, azienda di Cornedo Vicentino attiva sul mercato internazionale nel settore della ricopertura metallica di componenti plastiche tramite processi galvanici. Un risultato unico al mondo, e arrivato dopo un'intensa attività di ricerca andata avanti per un anno. L'azienda ha voluto anticipare i tempi convertendo la produzione alle nuove direttive di settore nel più breve tempo possibile: il cromo esavalente - sostanza cancerogena e mutogena - è stato infatti inserito dall'agenzia chimica europea nel REACH (la lista delle sostanze pericolose) e dal 2013 i processi industriali che ne fanno uso sono andati incontro a un progressivo restringimento normativo in vista della scadenza del 21 settembre 2017, termine ultimo fissato a livello comunitario entro il quale escluderlo completamente da ogni processo produttivo.

 

Galvanoplastica ha finanziato con circa 1 milione di euro il lavoro condotto nell'ultimo anno da Mac Dermid Enthone, polo internazionale di ricerche per l'industria con base negli Usa e sedi staccate in Inghilterra e Germania; la struttura ha operato coordinando l'azienda bresciana Ilmar, specializzata nella produzione di impianti per l'industria galvanica. I risultati raggiunti hanno consentito di mettere a punto un processo interamente "cromo6-free", sia nella parte di mordenzatura solfo-cromica (la graffiatura che rende la superficie plastica più adatta al fissaggio dei metalli) e di cromatura elettrolitica, sia nella formazione di scarti da lavorazione. Il processo, già brevettato, ha consentito di dare vita al moderno impianto denominato Evolve, pronto a entrare in servizio dopo l'ottenimento di VIA (Valutazione d'Impatto Ambientale) e AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), certificazioni per le quali Galvanoplastica ha già presentato domanda presso i tecnici del settore ecologia della Provincia di Vicenza, richiesta coordinata dal Laboratorio Chimico Veneto di Vicenza. Il nuovo processo prevede di utilizzare al posto del cromo nuove sostanze interamente escluse dal REACH, quindi sicure e di più facile smaltimento. Negli scorsi giorni Legambiente Vicenza ha incontrato i vertici dell'azienda, manifestando l'intenzione di candidare la società di Cornedo alla selezione per il premio "Innovazione amica dell'ambiente 2017". Manifestazioni d'interesse per il processo sono giunte da Volkswagen e Mercedes-Benz, che potrebbero declinare all'automotive il risultato ottenuto; Ikea ha invece avviato i primi contatti con Galvanoplastica come potenziale fornitore di lavorazioni su componentistica plastica "total green".

 

Carlo Riva, Amministratore Delegato di Galvanoplastica:

«Abbiamo voluto metterci in regola di fronte a una scadenza per la quale, come spesso capita quando ci sono interessi di molti in mezzo, è già stato richiesto uno slittamento di 4 anni, in fase di approvazione. Ma lo abbiamo fatto comunque, perché noi crediamo che rispettare una norma dall'elevato valore ecologico e sociale sia qualcosa da fare subito, non solo quando diventa un obbligo di legge. Molte aziende del nostro settore hanno pensato di "aggirare" le regole delocalizzando la produzione in altri Paesi come Slovenia o Romania, dove le regole sono più morbide; in questo modo possono continuare a produrre con i vecchi sistemi e contenere i prezzi. Noi invece no: abbiamo scelto di spingerci oltre e di investire, per dare qualcosa che altri non avevano. Per continuare a lavorare per e con il nostro territorio. Oggi siamo orgogliosi di questo risultato ottenuto facendo squadra anche di fronte alle difficoltà che sono sorte lungo la strada. Devo ringraziare tutti: da CNA Vicenza, sempre al nostro fianco di fronte a ogni problema, ai miei dipendenti, che si sono prestati con grande disponibilità ai cambiamenti messi in atto nel processo produttivo. Ed è gratificante pensare che questo traguardo è loro e per loro, visto che migliora anche la sicurezza delle condizioni lavorative».

 

Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale del Veneto:

«Ho voluto fortemente essere presente a questa giornata in cui si festeggia un grande traguardo. In un momento in cui facciamo i conti con un'emergenza ambientale iniziata negli anni ‘70, esempi come questo vanno fatti conoscere, perché dimostrano che c'è la possibilità di fare impresa di qualità con un occhio all'ambiente. Oggi va di moda il dumping ambientale, che consente in alcuni Paesi di operare aggirando l regole e abbattendo i costi di produzione. Ma così i pericoli per la salute si spostano soltanto. Noi amministratori abbiamo il compito di creare cultura d'impresa, negli imprenditori e nei consumatori, affinché adottino scelte consapevoli e responsabili. Grazie a Galvanoplastica e CNA Vicenza per il percorso intrapreso, un esempio per molti»

Stefano Fracasso, Consigliere Regione del Veneto:

«Siamo abituati ad alcuni luoghi comuni: il primo è che tra le necessità di produzione industriale e quelle sociali ci sia sempre un inevitabile conflitto; il secondo è che di fronte alle regole si debba trovare il modo di aggirarle; il terzo, meglio scappare piuttosto che innovare; e il quarto è che le associazioni di categoria non servono a nulla. Ecco Galvanoplastica li ha smentiti uno per uno. Ha tolto il cromo, una bestia nera anche nell'industria conciaria; ha trovato il modo di farlo rispettando le regole, innovando e ancorando la produzione al territorio. E ha trovato in CNA un grande alleato, una realtà che ha detto: se avete bisogno, noi ci siamo».

 

Gianni Cozzi, Amministratore delegato MacDermid Enthone Italia:

«Perché i primi proprio qui? Perché siamo italiani. La nostra missione è partita vent'anni fa, e oggi per la prima volta abbiamo portato i risultati su una produzione di larga scala. Ci voleva la giusta determinazione, la giusta coscienza al rispetto delle regole per la tutela dell'ambiente, e siamo orgogliosi del risultato che abbiamo ottenuto»

 

Henry Sep, Responsabile Marketing MacDermid Enthone

«MacDermid Enthone sente forte la responsabilità di dare prodotti sempre migliori ai nostri partner, ma anche a basso impatto ambientale. Oggi dobbiamo dire grazie a Galvanoplastica se possiamo immaginare un mondo più pulito. Credo che Vicenza, il Veneto ma anche l'Italia debbano essere orgogliosi di questa azienda che rivoluzionerà il futuro».

 

Alessandro Leone, Direttore Generale CNA Vicenza:

«CNA è orgogliosa di essere stata al fianco di Galvanoplastica, perché conferma la nostra missione di crescere assieme alle nostre realtà associate. L'associazione vive solo in sinergia con le aziende. Si parla spesso di manifattura 4.0, innovazione, sviluppo tecnologico... ecco qui siamo di fronte a una piccola impresa che ha investito pesantemente per realizzare il paradigma di sviluppo in ottica green. Le ultime analisi di CNA evidenziano due cose importanti: la prima è che il Veneto è la prima regione per numero di imprese innovative, il 57% tra le iscritte in CCIAA; la seconda è che invece si parla quasi sempre di innovazione di prodotto. Galvanoplastica è invece innovazione di processo: così si spezzano le regole del gioco per vincere la concorrenza pur restando in Italia»

 

Galvanoplastica, socialmente responsabile.

Da sempre sensibile al rispetto delle regole in tema di politiche ambientali, Galvanoplastica ha intrapreso questo percorso in largo anticipo sui tempi stabiliti dalla normativa. Una scelta etica, a difesa dell'ambiente e della qualità del lavoro dei dipendenti, ma anche una scelta sociale, per continuare a tenere la produzione radicata nel territorio e crescere con il tessuto lavorativo locale. Grazie a questa politica, intrapresa fin dalla nomina di Carlo Riva al ruolo di Amministratore Delegato, l'azienda si è lasciata alle spalle il periodo di crisi incontrato a cavallo del 2000. Puntando su ricerca, innovazione e valorizzazione delle potenzialità di mercato in breve i dipendenti sono diventati da 12 agli attuali 50, con un fatturato che tocca ora quasi 6 milioni di euro. Oggi Galvanoplastica vanta una produzione estesa a oltre 21mila articoli, con un portfolio di 180 clienti tra cui si distinguono Electrolux, De' Longhi, Jacuzzi, Versace e Luis Vuitton. La coscienza ecologica resta poi il principale motore del cambiamento aziendale: oltre alla riconversione del processo produttivo, la società ha avviato le procedure per l'ottenimento della certificazione UNI EN ISO 14001, che attesta il rispetto dei più alti standard green a tutti i livelli della struttura. L'azienda è socia CNA Vicenza dal 2001.

 

Il cromo esavalente.

Il cromo esavalente (o triossido di cromo, formula chimica CrO3) è un composto del cromo nel suo stato di ossidazione più elevato, +6, dalle proprietà fortemente ossidanti. È molto tossico, corrosivo, cancerogeno e pericoloso per l'ambiente. Fino al recente passato è stato utilizzato dall'industria in particolare nei settori conciario e galvanico. È un prodotto solubile in acqua e dal peso molecolare elevato, tanto da rendere devastanti i rischi di una accidentale contaminazione a livello di falda. Oggi le normative sui processi industriali tradizionali ne hanno tollerato l'utilizzo a limiti sempre più ristretti, con l'obbligo di smaltirlo attraverso particolari processi chimici per abbatterne la pericolosità prima del conferimento in discarica.


Commenti

Inviato Venerdi 31 Marzo 2017 alle 17:50

Speriamo che anche a Sandrigo la ditta Cromador riesca a trovare una soluzione all'annoso problema degli scarichi in fognatura delle acque di emungimento. anche se, fin dal 2014, l'Arpav ha diffidato la ditta per superamento qualitativo e quantitativo degli scarichi stessi, e anche a seguito dell'interrogazione scritta del consigliere Simone contro, sembra che nulla sia cambiato. Fino a quando? https://labottegadellestorie.org/sandrigo-inquinamento-cromador/
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