Cgil, Cisl e Uil di Vicenza intervengono sulla sanità nell'Alto Vicentino e non solo
Mercoledi 10 Maggio 2017 alle 13:44 | 0 commenti
Con riferimento all'ordine del giorno del 4 Aprile scorso approvato all'unanimità dai Sindaci del Distretto n. 2 , Cgil Cisl Uil hanno inviato in data odierna al Presidente del Comitato e per conoscenza a tutti i Sindaci del Distretto, una lettera di adesione al documento. Cgil Cisl Uil ritengono fondamentale ribadire che il sistema sanitario e socio-sanitario, duramente colpito da tagli nazionali e regionali, ha bisogno, prima di tutto, di essere difeso al di là dei singoli territori distrettuali o di Ulss.
In generale riteniamo che istituzioni, associazioni e forze sociali debbano insieme costruire un percorso comune per: Garantire veramente i livelli di assistenza sanitaria a tutti i cittadini;
Diffondere la medicina nel territorio, con particolare attenzione alla prevenzione ed alla riabilitazione;
Definire quanto prima i livelli di assistenza sociale;
Sviluppare quantitativamente e qualitativamente la rete dei servizi territoriali.
Per quanto riguarda le due nuove Ulss vicentine siamo per affermare che il processo di fusione va condiviso e monitorato attentamente, salvaguardando le buone pratiche esistenti ed utilizzando i risparmi per migliorare e potenziare i servizi.
L'avvio delle medicine di gruppo integrate va sostenuto e valorizzato. Il radicamento di questa attività che ha portato enormi benefici sia ai cittadini che alle casse dell'Ulss, rischia di essere messa in discussione, a torto, rispetto ai futuri investimenti sanitari.
Abbiamo invece bisogno di moltiplicare i punti di riferimento nel territorio come quelli delle Case della salute, degli ospedali di comunità e delle unità riabilitative territoriali. Queste strutture non stanno decollando per mancanza di volontà politica e di finanziamenti. Nel vicentino questi spazi e prestazioni potrebbero benissimo essere accolti all'interno delle case diriposo pubbliche che diventerebbero, a tutti gli effetti,dei centri di servizi rivolti non solo alle persone anziane.
Se poi vogliamo parlare di posti ospedalieri perché non partire dal complessivo sottodimensionamento provinciale? Il rapporto 3,5 posti letto per mille abitanti di cui 0,5 per la riabilitazione risulta deficitario, in particolare proprio nel territorio dell'Alto Vicentino.
Infine, ma non per ultimo, il sistema di emergenza-urgenza. Il Suem è strutturato a livello provinciale, mala distribuzione dei mezzi non risultacosì capillare ed uniforme al fine di garantire a tutti i residenti un servizio efficace ed efficiente.
Cgil Cisl Uil di Vicenza hanno elaborato una piattaforma e si stanno attivando, in questi giorni, per costituire dei tavoli di confronto sia con i Sindaci e le Aziende Ulss, sia con i Comitati di Distretto.Siamo convinti che solo attraverso un patto tra tutti gli attori radicati nel territorio si possa veramente dare risposta ai bisogni della comunità .
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