Quotidiano | Categorie: Politica

Catalogna, premier belga Michel: Puigdemont sarà trattato come qualsiasi altro cittadino Ue

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 31 Ottobre 2017 alle 21:59 | 0 commenti

ArticleImage

Carles Puigdemont "sara' trattato come qualsiasi altro cittadino europeo" e non si trova in Belgio su invito o per iniziativa del governo federale. Questo il messaggio del premier belga liberalcentrista Louis Michel. Evidentemente imbarazzato per la piega che hanno preso gli avvenimenti, Michel ha spiegato che Puigdemont "ha gli stessi diritti e gli stessi doveri" di qualsiasi altro cittadino europeo. Sebbene Puigdemont abbia indicato di non voler chiedere asilo in Belgio, l'argomento aleggia nelle discussioni politiche della giornata. Secondo alcuni e' possibile che il leader catalano aspetti le mosse della magistratura spagnola preparandosi probabilmente a definire una linea di difesa nel caso in cui Madrid ne chieda, quando e se sara' il caso, l'estradizione.

"Noi rispetteremo il risultato delle elezioni del 21 dicembre, quale sara' il risultato: il governo spagnolo fara' altrettanto?". Lo ha dichiarato il leader indipendentista catalano Carles Puigdemont nella conferenza stampa appena conclusa presso il Centro della Stampa nel quartiere comunitario a Bruxelles. Puigdemont ha aggiunto: "Stiamo conducendo un'opposizione politica non giuridica alle decisioni del governo spagnolo". Puigdemont ha chiesto al governo di Madrid il rispetto del responso delle urne, previsto per il prossimo 21 dicembre, anche nel caso in cui dovessero prevalere le forze indipendentiste.

Puigdemont ha chiesto che la Ue "agisca" in fretta. "Il nostro obiettivo e' il dialogo con il governo spagnolo, e tutti noi, le nostre istituzioni seguono questa linea nel rispetto ei valori di pace, del rispetto reciproco, il pluralismo e la neutralita' delle amministrazioni pubbliche". Il governo spagnolo sta agendo "con aggressivita' estrema perseguendo un'idea, alcune persone e non crimini". Crimini che non esistono. Puigdemont ha indicato quattro priorita' del fronte indipendentista. La prima e' denunciare la politicizzazione della Giustizia spagnola e "portare il problema catalano nel cuore istituzionale dell'Europa" a sostegno "dell'impegno dei catalani al diritto dell'autodeterminazione". Questo e' il compito adesso "di una parte del governo catalano me compreso" a Bruxelles

Gli altri membri del governo "continuano la loro attivita' politica a Barcellona come ministri legittimi del governo di Catalogna, lavorando nonostante le limitazioni e la strategia del non confronto del governo centrale". L'opposizione sara' "politica e non legale, cio' implica che non eviteremo le citazioni in giudizio e faremo fronte politicamente a questa grave ingiustizia del governo centrale"

Terza priorita': Puigdemont chiede ai sindacati, alle organizzazioni e ai funzionari pubblici catalani "che restano nei loro ruoli di lavorare per evitare la demolizione del sistema istituzionale catalano". E ancora: "Lavoreremo per rendere impossibile lo smantellamento delle istituzioni catalane"

Infine il voto di dicembre: "Concordiamo in modo assoluto che votare e' il modo di risolvere i problemi, non mandare in carcere politici o cittadini o minacciare i funzionari pubblici"

Quanto all'Europa, "deve reagire, permettere allo Stato spagnolo di fare cio' chef a non e' dialogo, tollerare la violenza esercitata dai gruppi di estrema destra, l'uso di mezzi militari e imprigionare le persone e' la fine dell'idea di Europa".

"Non scappiamo dalle nostre responsabilita', non ci stiamo nascondendo, siamo cittadini europei e possiamo circolare liberamente". Lo ha detto Carles Puigdemont alla conferenza stampa che si e' appena conclusa a Bruxelles. "Sono qui perche' Bruxelles e' la capitale d'Europa, non c'entra nulla il Belgio ne' c'entrano le vicende politiche interne di questo paese".

"Stiamo cercando quelle garanzie che oggi per la Catalogna non ci sono". Lo ha detto il leader indipendentidsta catalano Puigdemont aggiungendo che "se mi fosse garantito un processo giusto tornerei subito in Catalogna per continuare il mio lavoro". Attualmente "in Catalogna si stanno perseguitando delle idee non reati criminali".

"Non sono qui per chiedere asilo politico, sono qui per lavorare in piena sicurezza". Lo ha detto Carles Puigdemont ai giornalisti della stampa europea convocati dal leader catalano. Il premier belga Michel ha gia' indicato che il tema della richiesta di asilo non e' all'ordine del giorno.

Leggi tutti gli articoli su: Belgio, Catalogna, Carles Puigdemont, Louis Michel

Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Martedi 11 Dicembre 2018 alle 11:47 da Redazione VicenzaPiù (admin)
In Trenta milioni di euro per la soppressione di 50 passaggi a livello (tre nel vicentino): firmato protocollo d’intesa tra Regione e Rfi

Lunedi 10 Dicembre 2018 alle 22:48 da Kaiser
In Trenta milioni di euro per la soppressione di 50 passaggi a livello (tre nel vicentino): firmato protocollo d’intesa tra Regione e Rfi
Gli altri siti del nostro network