Castagno delle Piccole Dolomiti, legno tutelato e filiera certificata: incontro a Valdagno
Lunedi 13 Marzo 2017 alle 12:57 | 0 commenti
Hanno preso il via il 1 marzo gli incontri informativi inseriti nelle azioni del progetto di tutela del legno di castagno delle Piccole Dolomiti. Dopo l'apertura a Schio, giovedì 16 marzo il secondo appuntamento si terrà a Valdagno, alle 20.30 presso la sala Marzottini di Via Gaetano Marzotto.
Relatori della serata saranno i tre coordinatori del progetto di tutela del legno di castagno: Marco Grendele, dottore forestale che si occupa di valutazioni ambientali e gestione di progetti complessi, Carlo Klaudatos, dottore forestale che si occupa di valutazioni ambientali e cure fitosanitarie ed Enrico Pozza, anche lui dottore forestale ed impegnano nella difesa idrogeologica e gestione selvicolturale.
Il progetto intende rimettere in moto la filiera del legname di qualità nei paesi delle Piccole Dolomiti, riconoscendo alle foreste e alla loro gestione un valore non solo economico, ma anche ecologico e di salvaguardia idrogeologica del territorio.Â
Il progetto vede un caleidoscopio di partner, dove ciascuno è chiamato a portare le proprie competenze per raggiungere l'obiettivo.
La conduzione del progetto è affidata all'Associazione Forestale Vicentina, affiancata dai tecnici forestali Enrico Pozza (per gli aspetti selvicolturali), Marco Grendele (per la gestione dei finanziamenti) e Carlo Klaudatos (per le cure fitosanitarie) ed è supportato da Veneto Agricoltura e dal Consorzio Legno Veneto. Anche le Amministrazioni locali supportano il progetto. Sono infatti partner i comuni di Brogliano, Recoaro Terme, Schio, Torrebelvicino, Valdagno e Valli del Pasubio (ente capofila), i quali hanno approvato nel 2015 il Protocollo di Intesa denominato "Valorizzazione del legno di castagno delle Piccole Dolomiti".
A questi partner si affiancano poi 5 imprese vicentine del settore legno (Falegnameria Cocco Gabriele, Montagna F.lli srl, Pozza 1865 srl, Profilegno srl e Zordan srl) che vedono nel legname locale un'occasione di mercato.
La necessità di un partenariato così strutturato nasce dalla presa di coscienza delle problematiche connesse alla gestione selvicolturale delle foreste di castagno, e non solo, della zona. Infatti, 40 anni di abbandono delle zone montane hanno causato un peggioramento delle condizioni dei boschi, con il conseguente impoverimento delle risorse forestali su cui la civiltà rurale dei secoli scorsi era riuscita a mantenersi.Â
Il crescente interesse per i prodotti con filiera corta e garantita ha dato l'innesco al progetto: le imprese partner sono a chiedere legname certificato e prodotto nella zona delle Piccole Dolomiti, e a cascata proprietari e ditte forestali si sono messi all'opera per supplire a questa nuova richiesta.
La filiera sta quindi cominciando a rimettersi in moto, e i risultati di questi due anni lo dimostrano.Â
Le azioni intraprese finora sono state: certificazione forestale secondo lo schema PEFC di 30 ettri di boschi privati; organizzazione di tagli dimostrativi per l'ottenimento di legname di pregio; realizzazione di uno schema per la vendita del tondame di castagno; protocollo d'intesa tra 6 comuni dell'Alto Vicentino finalizzato ad ottenere finanziamenti regionali ed attuare azioni di marketing e la realizzazione di un logo e di un sito web per il prodotto Castagno delle Piccole Dolomiti.
I prossimi passi riguarderanno la partecipazione a bandi di finanziamento pubblico per la ricerca e messa in atto di metodologie innovative per la gestione delle superfici forestali e la ricerca e commercializzazione di prodotti forestali innovativi.
Il terzo e ultimo incontro, infine, è in programma per il prossimo 30 marzo, alle 20.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Valli del Pasubio.
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