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Botanica Erotica, i fiori trasgressivi della vicentina Ketra in mostra a Reggio Emilia

Di Comunicati Stampa Giovedi 22 Marzo 2018 alle 14:40 | 0 commenti

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L'artista bassanese Elena Pizzato, in arte Ketra, sabato 24 marzo alle ore 17 inaugura la mostra Erotico/Eretico, a cura del critico internazionale Boris Brollo, presso la galleria Rezarte Contemporanea, a Reggio Emilia. In mostra un nuovo ciclo di opere su plexiglass, intitolato "Botanique Érotique" dove tra le trame coloratissime di bouquet floreali l'artista intreccia eleganti corpi di donne in pose sensuali tra trasgressione e gioco che entrano in dialogo con le estroflessioni in pvc trafitte di borchie dallo spirito burlesque.

La mostra, vietata ai minori di quattordici anni, è accompagnata dalla prefazione di Pascal Quignard, noto scrittore francese autore del saggio "Le Sexe et l'Effroi" ed è strutturata come un percorso emozionale che unisce cinque artisti selezionati dal curatore Brollo; assieme a Ketra, unica vicentina, sono infatti in esposizione opere di Saturno Buttò, Gérard Guyomard, Biagio Pancino e Tono Zancanaro. «È dai tempi del Medioevo - scrive Boris Brollo - che si è identificata l'eresia religiosa, in senso lato, con la sessualità, per colpire l'essere umano nella sua più intima e Libera Natura. Basti ricordare qui i processi al seguito della Controriforma o "La lettera scarlatta" (1850) di Nathaniel Hawthorne sulle Streghe di Salem o, ancora ai nostri tempi, il romanzo di Leonardo Sciascia del 1986: "La Strega e il Capitano". L'idea di fondo è che tutto ciò che è male viene dal libertinaggio e quindi il controllo della sessualità è il controllo sociale dell'individuo».

«Gli animali - scrive Pascal Quignard - sono senza nudità. Un gatto non è nudo. Un pesce rosso non è nudo. Un canarino non è nudo. La nudità, l'ansia per l'altro da sé, la curiosità dell'altro sesso, sono caratteristiche della sessualità umana. Questa ansia è insoddisfatta sin dall'origine. È l'impossibilità del denudarsi della statuaria, l'impossibile fantasmagoria onirica quanto immaginaria, l'intrigo impossibile che i romani cercarono di creare. La denudazione, essendo la rivelazione di ciò che è nascosto dal turbamento dell'altro, è l'impossibile Rivelazione. Questa è l'impossibile Apocalisse».

La mostra sarà visitabile fino al 26 maggio 2018, da martedì a giovedì ore 9.00-12.30, venerdì ore 16.00-19.30, sabato ore 9.00-12.30 e 16.00-19.30, domenica ore 16.00-19.30, chiuso lunedì e festivi. Ingresso libero. Catalogo disponibile in galleria con prefazione di Pascal Quignard e testo critico di Boris Brollo. www.galleriarezarte.it, [email protected]. La mostra sarà ospitata nel mese di ottobre 2018 presso Arte Paolo Maffei di Padova.

Ketra, allo stato Elena Pizzato, nasce a Bassano del Grappa (VI) nel 1979. Diplomata all'Accademia di Belle Arti di Venezia con lode, inizia la sua ricerca dal corpo, sperimentando molteplici materiali, dal silicone alla gomma, dal latex al pvc. Durante una residenza artistica in Olanda perfeziona la sua ricerca in relazione ai concetti di seduzione, costrizione ed estetica inorganica. Il risultato sono opere che spaziano dall'estroflessione alla scultura, fino all'installazione e al video. Ha realizzato mostre personali e collettive in Italia e all'estero, esponendo presso MAM di Mantova, Fortezza Vecchia di Livorno, Casa del Mantegna di Mantova e "15. Biennale di Architettura di Venezia" con la mostra collaterale "Without Land" all'isola di San Servolo. Premiata al concorso RezArte Premio Tricolore (2014), è risultata tra i finalisti di Mantegna Cercasi (2014), Premio Combat (2015), WeFetish (2015), Paratissima e VerniceArtPrize (2018).

Leggi tutti gli articoli su: Elena Pizzato, Ketra, Boris Brollo, Pascal Quignard

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