Banca Alto Vicentino in assemblea con un bilancio positivo
Giovedi 4 Maggio 2017 alle 16:32 | 0 commenti
Assemblea plenaria per i soci di Banca Alto Vicentino domenica 7 maggio al Teatro Astra di Schio alle ore 9,30 per l'approvazione del bilancio della ex Cassa Rurale ed Artigiana di Roana e di Banca Alto Vicentino- Credito Cooperativo di Schio e Pedemonte. Risultati di esercizio positivi per entrambe le banche, che dal 1 gennaio scorso hanno congiunto le loro forze per dar vita ad un'unica BCC di riferimento di tutto il territorio Alto Vicentino. La Banca vede oggi la propria presenza operativa distribuita in 63 Comuni attraverso una rete di 23 filiali chiamate a servire oltre 30 mila clienti e circa 4.400 soci. L'utile ante imposte è di 1,82 milioni di euro, per un utile netto di 1,5 milioni di euro, che deriva dalla somma tra l'utile 2016 di Banca Alto Vicentino (1,07 milioni di euro) e l'utile di Cra Roana (465,23 mila euro).
"Abbiamo condotto a termine un'operazione tra Banche sane e i dati lo confermano - commenta Domenico Drago, Presidente di Banca Alto Vicentino. Il nostro obiettivo principale è sempre stato quello di realizzare con la fusione una struttura aziendale organica, unitaria ed efficiente, in grado di svolgere la propria attività per offrire il miglior servizio ai soci e ai clienti. Oggi le accresciute dimensioni della rete commerciale -continua Drago- ci stanno consentendo di raggiungere economie di scala, permettendo il potenziamento di alcune unità di controllo e di produzione che sono fondamentali tanto per il territorio di Schio, quanto per quello di Pedemonte e dell'Altopiano".
"Cresce il patrimonio netto della Banca con un aggregato che supera gli 80 milioni di euro- spiega il Direttore generale, Roberto Rigato- con indici patrimoniali in aumento. Il total Capital Ratio migliora le già ottime performance dell'anno precedente, attestandosi post fusione al 19,27%. L'indice di solidità della Banca, il CET1, ammonta pure al 19,27%, per un risultato ben oltre la media del sistema bancario e tra i migliori anche nel panorama nazionale delle BCC. Un dato di assoluta soddisfazione- sottolinea Rigato. La raccolta diretta raggiunge quota 623 milioni di euro (+3,67%) con 75 milioni di nuove erogazioni di finanziamenti. I costi operativi sono diminuiti di 292 mila euro (-1,7%), segno dell'attenzione dell'Istituto alla riduzione delle spese. In un'ottica previdente - conclude il Direttore- sono stati operati dalle 2 Banche in fase di pre-fusione ulteriori importanti accantonamenti a fondo svalutazione crediti per complessivi 5,5 milioni di euro".
"In uno scenario che ci vede nel territorio come Istituto solido e ben patrimonializzato- spiega il Presidente Drago- stiamo attualmente lavorando su tre linee principali di sviluppo, innanzitutto con l'acquisizione di nuove quote di mercato. La Direzione sta riorganizzando la Banca in distretti, disegnati in base alle necessità espresse dalle singole comunità , non solo nell'approccio ai servizi bancari, ma anche nella proposta di prodotti e di politiche commerciali- continua. Le quattro aree di sviluppo individuate sono l'area Nord (Val d'Astico), l'area Altopiano dove stiamo ricercando risposte e soluzioni ai settori del turismo, del commercio e del piccolo artigianato, l'area Sud (corrispondente alle filiali di Vicenza) e l'area di Schio, per essere sempre più vicini alle aziende e ad un vivace polo industriale".
Ma non è tutto. Mentre il territorio sta perdendo servizi bancari nelle piccole comunità , Banca Alto Vicentino ha stabilito invece di mandare all'esterno un segnale forte di presidio e di difesa degli interessi locali. "Abbiamo aperto di recente una filiale leggera a Torrebelvicino, una comunità di quasi 6.000 abitanti che rischiava di rimanere senza sportelli bancari- rilancia Drago. Le esigenze di mantenere vivi e vitali i piccoli centri, per assicurare servizi di prossimità per tutelare il risparmio, la previdenza, la consulenza sono sempre maggiori e ci potranno vedere in prima linea nel futuro se le condizioni generali lo permetteranno. Non è vero che tutto si può fare dal pc o dallo smartphone- avverte il Presidente. Le BCC, noi in particolare, si stanno ritagliando uno spazio di nicchia dove altri stanno andando via perché non ricavano abbastanza dall'attività diretta sul territorio.
Una vera e propria missione sociale, che crediamo ci potrà ripagare nel tempo con la fiducia delle persone, oggi alquanto rara e preziosa".
"Per quanto riguarda la Riforma del Credito Coopererativo e l'adesione ad un gruppo- conclude il Presidente- il Consiglio di Amministrazione di Banca Alto Vicentino ha deliberato di proporre ai Soci l'adesione al Gruppo bancario cooperativo che farà capo a Cassa Centrale Banca. Una scelta naturale e coerente rispetto a collaborazioni già in atto da anni. Con Cassa Centrale Banca condividiamo non solo processi operativi e sistema informatico, ma anche affinità che riguardano aspetti territoriali e culturali e progettualità comuni in territori confinanti. Forte legame con le comunità , solidità patrimoniale ed efficienza operativa sono i punti di forza del progetto che abbiamo condiviso".
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