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Autonomia, via libera anche in prima commissione al Progetto di legge statale nr.43

Di Comunicati Stampa Venerdi 10 Novembre 2017 alle 18:41 | 0 commenti

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È arrivato nel pomeriggio di oggi 10 novembre il via libera, a maggioranza, da parte della Prima commissione, al Progetto di legge statale n. 43 sull'autonomia regionale. "L'assemblea legislativa rispetta i tempi prefissati - ha dichiarato al termine dei lavori il Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti - la legge 15 del 2014 prevedeva che, dopo il referendum, il Presidente della Giunta depositasse in Consiglio regionale la proposta di legge con la quale poi andrà a trattare a Roma."

"La prossima settimana - sottolinea Ciambetti - andremo in Aula per approvare proprio il Pdls 43 e quindi il Veneto si presenterà a Roma con una legge particolare che specifica ogni competenza, con intenti e obiettivi chiari, un lavoro molto più puntuale e preciso rispetto, ad esempio, a quello che ha fatto l'Emilia che si è presentata con una Mozione. Quindi anche nella metodologia il Veneto si distingue per efficacia ed efficienza e soprattutto per gli scopi che intende raggiungere."

"Oggi l'argomento più discusso è stato senza dubbio quello legato alle risorse legate all'autonomia - ha affermato il Presidente della Prima commissione Marino Finozzi (Lega Nord), relatore in aula del Provvedimento - ossia la loro quantificazione e il come richiederle. Fin dall'inizio abbiamo chiesto i 9/10 su alcune tipologie di tassazione Irpef, Ires e Iva per giungere ad una cifra di 18 miliardi e mezzo di euro; è una base di partenza, credo si tratti di una buona legge che consegniamo nelle mani del Presidente Luca Zaia."

"Stiamo cercando di far capire che la richiesta così come formulata indebolisce la trattativa - dichiara il Vicepresidente della Prima commissione Claudio Sinigaglia, esponente del Partito Democratico il cui Capogruppo, Stefano Fracasso, votando contro il Progetto di legge statale, sarà correlatore in aula del Provvedimento - perché chiedere quasi 19 miliardi in più rispetto ad un bilancio regionale che in questo momento è di 14 miliardi appare poco credibile: secondo noi non lo è. Cosa significa chiedere tre miliardi in più per la sanità solo per il Veneto? Chiaro che in fase trattativa si alza il prezzo, ma si deve partire da cifre credibili. Analoghe considerazioni per le materie: indichiamo delle priorità, come l'istruzione, le scuole paritarie, il lavoro, la formazione delle professioni sanitarie, materie che andrebbero approfondite meglio e per le quali la richiesta di autonomia ha un senso. Siamo convinti che ci vuole autonomia per il Veneto, ma la trattativa deve essere seria e credibile."

Massimiliano Barison, consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia, dal canto suo afferma: "Come ho fatto notare nel corso della seduta di commissione mi aspettavo che ben più di 7 parlamentari veneti su 74 partecipassero alle audizioni di questo importante Progetto di Legge, figlio di un Referendum consultivo conclusosi in un plebiscito e che ha affidato alla Regione un mandato popolare chiaro e senza precedenti."

"Con la seduta di oggi è stato approvato in commissione il testo che ora passerà prima al Consiglio regionale e poi al Parlamento - continua - non posso non ripetere l'invito che da capogruppo di Forza Italia ho fatto oggi ai Consiglieri regionali e ai Parlamentari veneti, perché sappiano mettere da parte casacche e beghe di partito e sostenere all'unisono questa richiesta di maggiore Autonomia già dalla prossima settimana quando si aprirà il tavolo di trattativa con il Governo."

"C'è bisogno che dalle parole si passi ai fatti, perché siamo convinti che la Regione e gli Enti Locali veneti, e quindi comuni, province e comunità montane, sulle 23 competenze richieste possano indubbiamente fare meglio dello Stato - spiega ancora Barison - nessuno intende creare un nuovo centralismo regionale, semplicemente sostenere un percorso di sussidiarietà in cui ogni livello istituzionale deve fare ciò che sa fare meglio. Non è una mera questione economica, si pensi soprattutto al fatto che le reali stime su costi e trasferimenti possono essere prodotte solo a livello ministeriale: è una questione di meritocrazia."

"Per raggiungere questo obiettivo però serve un voto trasversale e ampio su questo Pdls, prima a livello regionale e poi a livello nazionale. Il Veneto deve fare squadra per evitare si ripetano scene come quelle accadute ieri in Commissione Sanità dove diversi gruppi hanno deciso di non esprimere il proprio voto - conclude Barison - c'è la necessità di accelerare questo processo e di affidare al Presidente Zaia un mandato unanime che, unito al chiaro esito referendario, possa permettergli di ottenere dal Governo le migliori condizioni di Autonomia per la nostra Regione."

Nelle fasi iniziali dei lavori della Prima Commissione sono stati uditi sul tema dell'autonomia i parlamentari veneti Marco Marin (Forza Italia), Roger De Menech (PD), Erika Stefani (Lega Nord), Bartolomeo Amidei (FdI-AN), Federico D'Incà (M5S), Michele Mognato (Art. 1 - MDP) e Simonetta Rubinato (PD).


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