Allarme in Provincia, Variati chiede aiuto a Mattarella: "Non ci sono più soldi"
Lunedi 13 Febbraio 2017 alle 16:31 | 0 commenti
"Entro il 31 marzo dovremmo presentare il bilancio , ma se le cose non cambiano non ci saranno nemmeno i soldi per garantire i servizi e pagare gli stipendi". A lanciare l'allarme, nella sua veste di presidente della provincia, è Achille Variati che a margine della conferenza stampa in cui ha indicato le nuove deleghe date ai sindaci in Consiglio provinciale, ha spiegato ai giornalisti la difficile situazione dell'ente. Dopo i tagli e la manovra di abolizione delle Provincie, che abolite non sono, le casse sono inesorabilmente vuote, mentre, almeno fino al 2018 restano ancora gli oneri, vedi alla voce servizi al cittadino che senza un bilancio non si possono assolvere.Â
"Dopo il No al referendum ci troviamo ad operare in una situazione anticostituzionale - spiega Variati- sono stati chiesti tagli pesanti e ora le provincie, non solo quella di Vicenza, non hanno più i soldi per garantire i servizi essenziali ai cittadini. Per questo giovedì sarò a Roma in qualità di rappresentate di tutti i miei colleghi presidenti di provincia per portare la loro voce al Governo".
Una giornata che si preannuncia campale: Variati dovrà tentare, infatti, di far eliminare l'ultima maxirata che le provincie dovrebbero versare entro marzo allo Stato. Per Vicenza, ballano sul piatto 20 milioni di euro. Come Presidente dell'Upi, Variati chiederà  inoltre le risorse necessarie per le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria di scuole e strade. Una sfida in cui il sindaco di Vicenza spera di avere uno speciale alleato: "Ho chiesto di essere ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, (l'incontro deve ancora essere confermato), affinché intervenga presso il Governo e sia eliminato il terzo taglio. Chiediamo nuove risorse per viabilità ed edilizia per poter adempiere alle manutenzioni ordinarie e straordinarie. Lasciare 130mila chilometri di strade e 5.000 scuole con 2 milioni di studenti al proprio destino è pericoloso".
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