Acque del Chiampo informa del nuovo sversamento di sostanze inquinanti nella Roggia di Arzignano
Venerdi 6 Ottobre 2017 alle 19:11 | 0 commenti
Ieri pomeriggio 5 ottobre 2017, è stato effettuato un altro sversamento di sostanze, questa volta di liquide rossastre nel corso d'acqua Roggia di Arzignano, nella parte sinistra, in via Quarta Strada. È il secondo caso nella zona dopo quello di sei giorni fa, e anche questa volta sembrerebbe trattarsi di reflui di origine industriale, scaricati abusivamente nella rete meteorica, che attraversa tutta la zona industriale e termina nel ramo sinistro del corso d'acqua Roggia di Arzignano. Anche in questo caso, individuato l'imbrattamento nella rete meteorica della fognatura si è provveduto immediatamente a segnalare l'episodio all'Arpav.
Un gruppo di operatori e mezzi specializzati hanno circoscritto il danno, raccogliendo il refluo e portandolo per lo smaltimento all'impianto di depurazione di Acque del Chiampo, previa analisi della sostanza.
"La collaudata sinergia tra Arpav e Acque del Chiampo ha prodotto ottimi risultati, - ha commentato il Consigliere Delegato di Acque del Chiampo Andrea Pellizzari, - consentendo un'azione celere ed efficace, arginando ancora una volta l'impatto negativo sull'ambiente, che il refluo avrebbe potuto produrre, e bonificando tempestivamente il corso d'acqua. Sono sicuro che entro breve gli ispettori dell'Arpav individueranno i responsabili, presentando loro il conto per la violazione della normativa ambientale. Sulla tutela dell'ambiente e della salute non si transige".
"La cosa che più mi colpisce è questo nuovo sversamento a così breve distanza dal primo - afferma invece il Presidente di Acque del Chiampo Renzo Marcigaglia - di come ci siano persone che ancora oggi non si rendono conto dei danni che provoca il rilascio di determinate sostanze inquinanti nell'ambiente circostante. Mi auguro che vengano individuati presto i responsabili - continua Marcigaglia - e se anche questa volta non si sono fortunatamente verificati danni gravi per l'ambiente, il merito è sicuramente delle squadre operative dell'Arpav e di Acque del Chiampo, a cui va il nostro plauso".
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