"Veneto da gustare", una serie di escursioni in Veneto, vi invita a dare "uno sguardo sui Monti Berici di Lonigo, tra ville storiche e natura incantata. Quattro passi per rilassarsi e ammirare le bellezze naturali ed antropiche del sud ovest vicentino: i Monti di Lonigo, tra ville storiche e natura incantata"
Uno dei vantaggi che deriva dall'essere circondati da colline è l'avere a portata di mano un ambiente naturale che - salvo condizioni meteo avverse, come alcune gelate di quest'anno - è facilmente accessibile anche nella stagione fredda, quando andare in montagna implica uscite ben più impegnative in cui a volte non si ha voglia di cimentarsi. Dall'autunno, in cui è presente un'ampia gamma di colori, fino all'attuale periodo invernale, affilato da mille trasparenze, i Berici ci riservano scorci ampi all'orizzonte e una natura da rimirare nel suo continuo cambiar di veste. Ovviamente, prima di avventurarvisi, è necessario monitorare le condizioni meteo e quelle del terreno (pronti anche a rinunciare qualora non fossero idonee) ed equipaggiarsi in modo adeguato, a cominciare dalle calzature (scarpe da ginnastica o scarponcini, in entrambi i casi con buona suola antiscivolo).
Con "Veneto da gustare" inizia una serie di escursioni in Veneto tra cultura ed enogastronomia che "battezziamo" con "Il museo della civiltà contadina veneta a Grancona, tra i vigneti dei colli Berici e la sopressa vicentina dop", un viaggio nel passato delle tradizioni vicentine per rivivere i valori e i sapori della gente veneta L'itinerario
Nel cuore dei Colli Berici, nel piccolo comune di Grancona, si trova il museo della civiltà contadina veneta, fondato nel 1995 dall'ex primo cittadino Carlo Etelni (nel video) La prima accoglienza del Museo viene simbolicamente gestita dal capitello dell'emigrante, dedicato alla Madonna del Monte Berico, che sembra augurare ai visitatori un religioso ritorno al passato.
"La commissione d'inchiesta sulle Ecomafie ha approvato all'unanimità la relazione sui Pfas (sostanza perfluoro acriliche) che hanno inquinato per anni il territorio di Padova, Vicenza e Verona. E' stato un lavoro lungo e approfondito che si è avvalso di decine di audizioni e della collaborazione di specialisti nel settore giuridico, scientifico e sanitario. Sono state determinate con chiarezza indubitabile sia le responsabilità che gli obblighi che dovranno essere assunti con la massima urgenza". Lo afferma in una nota la senatrice Laura Puppato, capogruppo Pd in commissione d'inchiesta Ecomafie. "Nel testo si è stabilito che nelle zone colpite - spiega - vi è una percentuale superiore all'11% di mortalità tra i residenti rispetto alla base statistica generale, con particolare riguardo a patologie dell'apparato endocrino e cardiovascolare. Continua a leggere
Sabato mattina, tra le 11.00 alle 12.00, attivisti di Legambiente e del Coordinamento acque libere da Pfas si sono dati appuntamento a Cologna Veneta, in località Sule nei pressi dello scarico del collettore ARICA sul fiume Fratta Gorzone, per un colorato BLITZ. Un flash mob che ha avuto come obiettivo quello di denunciare e protestare, seppur in forma carnevalesca, nei confronti delle massime autorità regionali sia politiche che sanitarie, circa la grottesca situazione che il caso inquinamento da PFAS ha scatenato in questi anni. "Oggi, con una settimana di anticipo rispetto al carnevale di Venezia - dichiarano le associazioni del coordinamento - apriamo il nostro Carnevale, quello dei PFAS: LA TERRA DELLE BUGIE.
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"Voglio ringraziare il Ministero della Salute, dice in una nota l'onorevole Daniela Sbrollini, in particolare il Sottosegretario Davide Faraone, per la tempestività nella risposta a questa interrogazione. Il Governo intero ha preso a cuore la questione dell'inquinamento in Veneto dovuto ai PFAS in seguito alle diverse sollecitazioni venute dai parlamentari veneti. L'Istituto Superiore di Sanità è l'organo preposto per il Ministero della Salute e si è attivato immediatamente per il monitoraggio delle condizioni attuali sul territorio. Oltre alle indagini già effettuate intende approfondire insieme alla Regione Veneto i potenziali rischi che potrebbero emergere in futuro per la salute pubblica.Continua a leggere
"Il lupo è salvo, almeno per ora: è stata rinviata al 23 febbraio pv la trattazione del tema degli abbattimenti controllati per diminuire la popolazione del lupo nelle aree in cui la convivenza con l'uomo si sta facendo problematica". Lo annuncia in una nota il consigliere regionale del Movimento Cinque StelleSimone Scarabel che "esprime soddisfazione per il rinvio". "Avevo personalmente invitato il Governatore del Veneto - ricorda il consigliere regionale - a schierarsi contro la proposta ministeriale. Non si tratta certo di una vittoria, ma almeno c'è tempo per lavorare in ordine alla questione dell'abbattimento controllato. Speriamo che da qui al 23 febbraio i pochi che erano favorevoli al progetto, così come proposto dal Ministero, possano ripensarci".
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"La sottosegretaria all'Ambiente Barbara Degani ha risposto, in Commissione Ambiente, alla nostra interrogazione sull'escavazione di cinque pozzi per l'acqua potabile sulla riva destra del Brenta nel comune di Carmignano e sul prelievo di ghiaia per il rafforzamento dell'argine sinistro del fiume fra i comuni di Cittadella, Carmignano e Fontaniva. La risposta è in parte tranquillizzante e in parte interlocutoria. Per questo abbiamo chiesto al ministero di proseguire l'attività di monitoraggio e di prevedere una più stretta interlocuzione tra Autorità di Bacino nazionale, dicastero e Regione con gli amministratori locali e i comitati di cittadini per arrivare a decisioni condivise su questi temi". Lo dicono, in una nota, i senatori del Pd eletti in Veneto Gianpiero Dalla Zuanna e Laura Puppato.
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"Prendiamo atto con grande soddisfazione della decisione di Agno Chiampo Ambiente che, tornando sui suoi passi, ha deciso di prorogare per un altro anno la concessione della gestione dell'Ecocentro di Arzignano alla Cooperativa Insieme".
Queste le dichiarazioni del primo cittadino di Arzignano, Giorgio Gentilin, dopo aver appreso della decisione di prorogare fino al 31 dicembre 2017 il contratto con Insieme Società Cooperativa Sociale per la gestione dell'Ecocentro.
Questa mattina – comunica l'azienda Miteni in una nota ufficiale del 30 gennaio - sono stati notificati gli avvisi di garanzia per nove manager di Miteni per fatti ancora da accertare. Nel contempo è stata posta sotto sequestro l’area in cui i tecnici ambientali Miteni hanno nei giorni scorsi ritrovato un deposito di materiale di presumibile origine industriale, fuori dallo stabilimento e in prossimità del torrente Poscola. Per l’esecuzione degli atti disposti dall'autorità giudiziaria – è scritto nella nota - il personale dell’azienda ha dato piena disponibilità e collaborazione, così come l’attuale proprietà e l’attuale gestione hanno fatto fin dal suo insediamento, con ogni istituzione.
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